Politica
«Gli amici e gli amici degli amici»
In tanti sul terrazzo di Palazzo di Città per i piromusicali. SEL: «Una volgare dimostrazione di potere»
Giovinazzo - martedì 25 agosto 2015
02.00
Quello che vedete in foto è il terrazzo del Comune di Giovinazzo, insolitamente popolato domenica sera, durante lo spettacolo piromusicale.
«Sia chiaro, ci dispiace sollevare il caso proprio durante i giorni della Festa Patronale, ma vorremmo sapere dagli amministratori di Giovinazzo e dal Sindaco, - s'interroga Sinistra Ecologia e Libertà - chi ha inopportunamente e abusivamente occupato il terrazzo della Casa dei Cittadini, manco fosse il tinello di casa propria?».
«Chi si è avvantaggiato di un bene pubblico, - continuano ancora nella missiva inoltrataci dal Segretario cittadino, Nando Depalo - sfruttando il proprio ruolo e il proprio potere, per poter assistere allo spettacolo, mentre migliaia di persone hanno atteso pazienti in piedi e in spazi ristretti anche due ore? Erano presenti - si chiedono da SEL - Assessori, Consiglieri comunali, loro parenti?».
«Ecco, ci attendiamo delle risposte e delle scuse alla Città, - concludono i vendoliani - perché si tratta di una volgare dimostrazione di potere».
Fin qui Sinistra Ecologia e Libertà della sezione giovinazzese.
Il Sindaco, Tommaso Depalma, da noi sentito in via informale, ci ha detto che cercherà di comprendere come siano andate le cose. Ha poi però tenuto a replicare: «So solo che il Comune di Giovinazzo era aperto e sul terrazzo - ha detto - c'erano cittadini di tutti i tipi. Quindi nessun uso dedicato. Io di certo lì sopra non c'ero, ma dal mare ho visto la presenza di persone e pensavo fossero coloro che anche durante la Processione hanno ripreso tutto dal terrazzo».
«Ciò non significa - ha continuato - che condivida quanto accaduto domenica scorsa che, è evidente, è frutto di una svista nella gestione di quegli spazi, fatta assolutamente in buona fede e senza alcun tentativo di fare figli e figliastri. Stamattina che ci saranno nuovamente i dipendenti - ha voluto evidenziare Depalma - cercherò di capire come era stata organizzata la vigilanza dell'accesso del Palazzo di Città».
«Per il resto, credo che sia chiaro che non c'è stata nessuna premeditazione o nessuna furbata. Solo un errore di gestione. Può capitare - ha poi chiosato secco - l'importante è che non ricapiti».
«Sia chiaro, ci dispiace sollevare il caso proprio durante i giorni della Festa Patronale, ma vorremmo sapere dagli amministratori di Giovinazzo e dal Sindaco, - s'interroga Sinistra Ecologia e Libertà - chi ha inopportunamente e abusivamente occupato il terrazzo della Casa dei Cittadini, manco fosse il tinello di casa propria?».
«Chi si è avvantaggiato di un bene pubblico, - continuano ancora nella missiva inoltrataci dal Segretario cittadino, Nando Depalo - sfruttando il proprio ruolo e il proprio potere, per poter assistere allo spettacolo, mentre migliaia di persone hanno atteso pazienti in piedi e in spazi ristretti anche due ore? Erano presenti - si chiedono da SEL - Assessori, Consiglieri comunali, loro parenti?».
«Ecco, ci attendiamo delle risposte e delle scuse alla Città, - concludono i vendoliani - perché si tratta di una volgare dimostrazione di potere».
Fin qui Sinistra Ecologia e Libertà della sezione giovinazzese.
Il Sindaco, Tommaso Depalma, da noi sentito in via informale, ci ha detto che cercherà di comprendere come siano andate le cose. Ha poi però tenuto a replicare: «So solo che il Comune di Giovinazzo era aperto e sul terrazzo - ha detto - c'erano cittadini di tutti i tipi. Quindi nessun uso dedicato. Io di certo lì sopra non c'ero, ma dal mare ho visto la presenza di persone e pensavo fossero coloro che anche durante la Processione hanno ripreso tutto dal terrazzo».
«Ciò non significa - ha continuato - che condivida quanto accaduto domenica scorsa che, è evidente, è frutto di una svista nella gestione di quegli spazi, fatta assolutamente in buona fede e senza alcun tentativo di fare figli e figliastri. Stamattina che ci saranno nuovamente i dipendenti - ha voluto evidenziare Depalma - cercherò di capire come era stata organizzata la vigilanza dell'accesso del Palazzo di Città».
«Per il resto, credo che sia chiaro che non c'è stata nessuna premeditazione o nessuna furbata. Solo un errore di gestione. Può capitare - ha poi chiosato secco - l'importante è che non ricapiti».