Attualità
Giovinazzo unita sotto il tricolore - FOTO e VIDEO
Celebrata ieri la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
Giovinazzo - martedì 5 novembre 2024
Giovinazzo ha celebrato ieri, 4 novembre, la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate unendo idealmente tutte le forze politiche e sociali sotto la bandiera tricolore.
Alle 11.00 il raduno a Palazzo di Città e poi la Santa Messa in San Domenico, officiata da don Cesare Pisani, vicario vescovile cittadino, alle presenza delle autorità locali civili e militari. Nell'omelia, il parroco di Sant'Agostino ha ricordato il valore di uomini e donne che quotidianamente si impegnano sul territorio per il bene e la pace e per contrastare il male. Al termine della celebrazione eucaristica, don Cesare Pisani ha benedetto la nuova bandiera tricolore che sarebbe poi stata issata in Villa Comunale.
Dalla parrocchia San Domenico, intorno a mezzogiorno, è ripartito il corteo guidato dalle associazioni d'Armi che ha quindi deposto una corona di fiori ai piedi del monumento ai caduti in Villa "Palombella". Commovente il rito dell'alzabandiera ed il ricordo delle vittime della Prima Guerra Mondiale.
«Mai più», è stato il monito del vicensindaco Gaetano Depalo, il quale ha ricordato il valore di quanti caddero sul confine orientale tra il 1915 ed 1918 e quanto importante per il senso unitario fu l'arrivo a Roma del Milite Ignoto, dal 1921 simbolo di una generazione annientata dalla guerra. Ed oggi più che mai la Repubblica ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cervone, che ha rimarcato quanto le forze armate e le forze dell'ordine, di polizia e di Protezione Civile siano essenziali nel presidio del territorio e troppo spesso il loro impiego sia vilipeso anziché elogiato. Loro, presenti sempre, in ogni scenario, soprattutto nei più catastrofici.
Il "Silenzio" suonato da una tromba è stato il culmine di una cerimonia semplice e molto sentita, a cui hanno preso parte l'ANMI, l'Associazione Nazionale Carabinieri e quella dell'Arma Aeronautica. A coordinarla Nicola Martinucci dell'ANMI Giovinazzo.
Il sunto in immagini sotto il nostro articolo.
Alle 11.00 il raduno a Palazzo di Città e poi la Santa Messa in San Domenico, officiata da don Cesare Pisani, vicario vescovile cittadino, alle presenza delle autorità locali civili e militari. Nell'omelia, il parroco di Sant'Agostino ha ricordato il valore di uomini e donne che quotidianamente si impegnano sul territorio per il bene e la pace e per contrastare il male. Al termine della celebrazione eucaristica, don Cesare Pisani ha benedetto la nuova bandiera tricolore che sarebbe poi stata issata in Villa Comunale.
Dalla parrocchia San Domenico, intorno a mezzogiorno, è ripartito il corteo guidato dalle associazioni d'Armi che ha quindi deposto una corona di fiori ai piedi del monumento ai caduti in Villa "Palombella". Commovente il rito dell'alzabandiera ed il ricordo delle vittime della Prima Guerra Mondiale.
«Mai più», è stato il monito del vicensindaco Gaetano Depalo, il quale ha ricordato il valore di quanti caddero sul confine orientale tra il 1915 ed 1918 e quanto importante per il senso unitario fu l'arrivo a Roma del Milite Ignoto, dal 1921 simbolo di una generazione annientata dalla guerra. Ed oggi più che mai la Repubblica ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio comunale, Francesco Cervone, che ha rimarcato quanto le forze armate e le forze dell'ordine, di polizia e di Protezione Civile siano essenziali nel presidio del territorio e troppo spesso il loro impiego sia vilipeso anziché elogiato. Loro, presenti sempre, in ogni scenario, soprattutto nei più catastrofici.
Il "Silenzio" suonato da una tromba è stato il culmine di una cerimonia semplice e molto sentita, a cui hanno preso parte l'ANMI, l'Associazione Nazionale Carabinieri e quella dell'Arma Aeronautica. A coordinarla Nicola Martinucci dell'ANMI Giovinazzo.
Il sunto in immagini sotto il nostro articolo.