Eventi e cultura
Giovinazzo Teatro, divertimento con “Il Borghese gentiluomo” della compagnia Calandra
Esordio di successo per la ventesima edizione della rassegna organizzata da Moduloesse e FITA Puglia
Giovinazzo - lunedì 26 agosto 2019
10.06
Essere o apparire? Questo il dilemma portato in scena ieri sera dalla compagnia Calandra di Tuglie sul palcoscenico di Giovinazzo Teatro, la rassegna che chiude l'Estate Giovinazzese, in un'originale versione de "Il Borghese gentiluomo" di Molière.
Centrale nell'adattamento della compagnia salentina è rimasta l'ossessione del protagonista molieriano Monsieur Jourdain, divenuto il Signor Buridano nella pièce che porta alla regia la firma di Giuseppe Miggiano, di assumere comportamenti nobili, ma ancora più in evidenza è il ridicolo che quell'atteggiarsi inevitabilmente comporta. Buridano sceglie l'apparire e si espone così alle beffe di chiunque entri in contatto con lui, dai maestri che chiama a raccolta per apprendere l'arte della musica, della danza, della scherma e della filosofia, fino alla sua stessa famiglia ed alla servitù, complici nel mettere in atto l'astuto piano di far sposare la figlia Lucilla con il giovane Cleante, fatto passare per il figlio del Gran Turco, e di attribuire al borghese il titolo di "Mammalucco".
Un adattamento esilarante, quello della Calandra, che non ha mai tradito l'originale, anzi ne ha esaltato il messaggio mettendo in evidenza in particolare la compassione suscitata dalle maniere goffamente affettate del borghese protagonista e facendo riflettere sulla stretta attualità del mostrarsi per quello che non si è. Bravissimi gli interpreti nel rimarcare il forte contrasto tra ciò che realmente è e ciò che si vuole far credere e nel riprodurre con battute divertenti e giochi di parole la comicità insita nella pièce molieriana.
I lunghi applausi del pubblico hanno riconosciuto l'efficacia dello spettacolo e confermato la qualità tecnico-artistica del fare teatro della compagnia, di cui gli attori hanno dato prova già in altre apprezzatissime interpretazioni nell'ambito della rassegna giovinazzese e su altri palcoscenici regionali e nazionali. Un successo il loro che ha chiuso in bellezza il primo settimana di Giovinazzo Teatro, iniziato con il sold out di sabato della compagnia La Terra Smossa, in scena con la pièce di Tennessee Williams "Un tram chiamato desiderio".
«Abbiamo un pubblico sempre più affezionato e maturo – ha affermato in apertura Franco Martini, storico organizzatore della manifestazione insieme al Comitato Regionale F.I.T.A. Puglia -. In questo luogo si crea una sintonia particolare tra gli attori e la platea. Per questo non vogliamo deludere le aspettative di chi ci segue, puntando sulla varietà del programma», ha chiosato il numero uno di Gruppo Teatro Moduloesse.
Le aspettative non verranno certamente deluse nel prossimo fine settimana, quando sul palco del Giardino "Dott.ssa Sabina Anemone Ressa" della Scuola Elementare "San Giovanni Bosco" saranno rappresentate le pièce sperimentali "Dioniso contro Orfeo" di Luigi Facchino e "PsicoShakespeare" di Fabiano Marti.
Centrale nell'adattamento della compagnia salentina è rimasta l'ossessione del protagonista molieriano Monsieur Jourdain, divenuto il Signor Buridano nella pièce che porta alla regia la firma di Giuseppe Miggiano, di assumere comportamenti nobili, ma ancora più in evidenza è il ridicolo che quell'atteggiarsi inevitabilmente comporta. Buridano sceglie l'apparire e si espone così alle beffe di chiunque entri in contatto con lui, dai maestri che chiama a raccolta per apprendere l'arte della musica, della danza, della scherma e della filosofia, fino alla sua stessa famiglia ed alla servitù, complici nel mettere in atto l'astuto piano di far sposare la figlia Lucilla con il giovane Cleante, fatto passare per il figlio del Gran Turco, e di attribuire al borghese il titolo di "Mammalucco".
Un adattamento esilarante, quello della Calandra, che non ha mai tradito l'originale, anzi ne ha esaltato il messaggio mettendo in evidenza in particolare la compassione suscitata dalle maniere goffamente affettate del borghese protagonista e facendo riflettere sulla stretta attualità del mostrarsi per quello che non si è. Bravissimi gli interpreti nel rimarcare il forte contrasto tra ciò che realmente è e ciò che si vuole far credere e nel riprodurre con battute divertenti e giochi di parole la comicità insita nella pièce molieriana.
I lunghi applausi del pubblico hanno riconosciuto l'efficacia dello spettacolo e confermato la qualità tecnico-artistica del fare teatro della compagnia, di cui gli attori hanno dato prova già in altre apprezzatissime interpretazioni nell'ambito della rassegna giovinazzese e su altri palcoscenici regionali e nazionali. Un successo il loro che ha chiuso in bellezza il primo settimana di Giovinazzo Teatro, iniziato con il sold out di sabato della compagnia La Terra Smossa, in scena con la pièce di Tennessee Williams "Un tram chiamato desiderio".
«Abbiamo un pubblico sempre più affezionato e maturo – ha affermato in apertura Franco Martini, storico organizzatore della manifestazione insieme al Comitato Regionale F.I.T.A. Puglia -. In questo luogo si crea una sintonia particolare tra gli attori e la platea. Per questo non vogliamo deludere le aspettative di chi ci segue, puntando sulla varietà del programma», ha chiosato il numero uno di Gruppo Teatro Moduloesse.
Le aspettative non verranno certamente deluse nel prossimo fine settimana, quando sul palco del Giardino "Dott.ssa Sabina Anemone Ressa" della Scuola Elementare "San Giovanni Bosco" saranno rappresentate le pièce sperimentali "Dioniso contro Orfeo" di Luigi Facchino e "PsicoShakespeare" di Fabiano Marti.