Eventi e cultura
Giovinazzo si trasforma nell'Inferno di Dante (FOTO)
Successo per la due giorni di Borgo Infernum nel centro storico. Il nostro commento a margine
Giovinazzo - domenica 22 gennaio 2023
1.24
«È stato bellissimo».
Il commento quasi unanime dei tanti spettatori arrivati dai comuni viciniori, da tutta la Puglia e finanche dalla Basilicata rende l'idea di quanto riuscita sia stata la performance di "Borgo Infernum", format che ha riproposto alcuni dei canti più celebri della Divina Commedia di Dante Alighieri, coinvolgendo, venerdì 20 e sabato 21 gennaio, il pubblico in un entusiasmante percorso itinerante nel centro storico giovinazzese.
LA PERFORMANCE
Eccellente il lavoro portato avanti in sinergia dal Laboratorio della Scuola comunale di Musica "Filippo Cortese", dalla compagnia teatrale "Il Carro dei comici" di Molfetta, sotto la regia di Francesco Tammacco e la direzione artistica di Gianpaolo Sinesi, in collaborazione con Evolve MCEC e col prezioso apporto della locale Pro Loco, capace di lavorare bene in fase di accreditamento e pre-filtraggio.
Teatro, musica, danza, videomapping e scenografie azzeccate hanno trasformato piazza Costantinopoli, via Gelso, il sagrato della chiesa dello Spirito Santo, piazza Benedettine e piazza Meschino in cornici ideali per mettere in scena i versi danteschi. E noi ve lo raccontiamo attraverso le nostre foto.
Giusta la scelta di spegnere la pubblica illuminazione in tante zone del centro storico e di raccogliere in gruppi a numero limitato gli spettatori (120-130 per spettacolo), meno quella di non far pagare alcun biglietto. Uno sforzo organizzativo di questo tipo, le professionalità coinvolte, ci permettiamo di scrivere, avrebbero meritato il pagamento congruo di un ingresso.
Toccanti le esibizioni che hanno richiamato i versi che il Sommo Poeta dedica a Minosse, Paolo e Francesca ed al Conte Ugolino, convincente il richiamo al cuore del XXVI canto, quello in cui Ulisse racconta la sua morte. Caronte ha guidato il pubblico verso i gironi, che mai come ieri sera hanno fatto apparire sospeso nel tempo e bellissimo il borgo antico di Giovinazzo. ALCUNE CONSIDERAZIONI A MARGINE
Si può far meglio?
Tantissimo è stato fatto ed è stato fatto bene. Si può migliorare con la comunicazione destinata alle testate, ad esempio, non basta quella social, dalle pubblicazioni dei media arrivano i maggiori flussi di spettatori, e si può migliorare anche allungando il numero delle serate dedicate alle rappresentazioni, evitando di tagliar fuori troppa gente che non ha potuto prenotare (c'era tutto esaurito in pochissimi giorni).
Ed in questo gli organizzatori non possono essere lasciati soli, l'impresa non è semplice, l'allestimento è complesso e per questo motivo gli amministratori giovinazzesi (a proposito, un plauso va all'intuizione di Cristina Piscitelli) possono e devono spingere sull'acceleratore, facendo sì che possa essere ripetuta quella che non può restare un'esperienza isolata.
L'ottimo lavoro fatto dalla "Filippo Cortese" e dagli attori de "Il Carro dei comici" con la Pro Loco ha ora bisogno di essere "istituzionalizzato". Giovinazzo ha una grossa opportunità: divenire, grazie a professionisti della musica, del teatro e dello spettacolo, la città che porta in scena Dante grazie ad un centro storico invidiato da molti, ogni anno e non solo per due serate, ma per alcuni giorni, rendendo il tutto un format di grande richiamo. Saranno poi regista, attori e figuranti a capire come modellare questo spettacolo per farlo diventare sempre diverso nel tempo.
"Borgo Infernum" funziona, se non altro perché ha richiamato a Giovinazzo, in pieno gennaio e con temperature rigide, un pubblico folto ed in buona parte colto. Non era forse questo ciò di cui avevamo bisogno per qualificarci come località turistica tout court? Parole d'ordine destagionalizzare e puntare sulla qualità degli arrivi.
Il commento quasi unanime dei tanti spettatori arrivati dai comuni viciniori, da tutta la Puglia e finanche dalla Basilicata rende l'idea di quanto riuscita sia stata la performance di "Borgo Infernum", format che ha riproposto alcuni dei canti più celebri della Divina Commedia di Dante Alighieri, coinvolgendo, venerdì 20 e sabato 21 gennaio, il pubblico in un entusiasmante percorso itinerante nel centro storico giovinazzese.
LA PERFORMANCE
Eccellente il lavoro portato avanti in sinergia dal Laboratorio della Scuola comunale di Musica "Filippo Cortese", dalla compagnia teatrale "Il Carro dei comici" di Molfetta, sotto la regia di Francesco Tammacco e la direzione artistica di Gianpaolo Sinesi, in collaborazione con Evolve MCEC e col prezioso apporto della locale Pro Loco, capace di lavorare bene in fase di accreditamento e pre-filtraggio.
Teatro, musica, danza, videomapping e scenografie azzeccate hanno trasformato piazza Costantinopoli, via Gelso, il sagrato della chiesa dello Spirito Santo, piazza Benedettine e piazza Meschino in cornici ideali per mettere in scena i versi danteschi. E noi ve lo raccontiamo attraverso le nostre foto.
Giusta la scelta di spegnere la pubblica illuminazione in tante zone del centro storico e di raccogliere in gruppi a numero limitato gli spettatori (120-130 per spettacolo), meno quella di non far pagare alcun biglietto. Uno sforzo organizzativo di questo tipo, le professionalità coinvolte, ci permettiamo di scrivere, avrebbero meritato il pagamento congruo di un ingresso.
Toccanti le esibizioni che hanno richiamato i versi che il Sommo Poeta dedica a Minosse, Paolo e Francesca ed al Conte Ugolino, convincente il richiamo al cuore del XXVI canto, quello in cui Ulisse racconta la sua morte. Caronte ha guidato il pubblico verso i gironi, che mai come ieri sera hanno fatto apparire sospeso nel tempo e bellissimo il borgo antico di Giovinazzo. ALCUNE CONSIDERAZIONI A MARGINE
Si può far meglio?
Tantissimo è stato fatto ed è stato fatto bene. Si può migliorare con la comunicazione destinata alle testate, ad esempio, non basta quella social, dalle pubblicazioni dei media arrivano i maggiori flussi di spettatori, e si può migliorare anche allungando il numero delle serate dedicate alle rappresentazioni, evitando di tagliar fuori troppa gente che non ha potuto prenotare (c'era tutto esaurito in pochissimi giorni).
Ed in questo gli organizzatori non possono essere lasciati soli, l'impresa non è semplice, l'allestimento è complesso e per questo motivo gli amministratori giovinazzesi (a proposito, un plauso va all'intuizione di Cristina Piscitelli) possono e devono spingere sull'acceleratore, facendo sì che possa essere ripetuta quella che non può restare un'esperienza isolata.
L'ottimo lavoro fatto dalla "Filippo Cortese" e dagli attori de "Il Carro dei comici" con la Pro Loco ha ora bisogno di essere "istituzionalizzato". Giovinazzo ha una grossa opportunità: divenire, grazie a professionisti della musica, del teatro e dello spettacolo, la città che porta in scena Dante grazie ad un centro storico invidiato da molti, ogni anno e non solo per due serate, ma per alcuni giorni, rendendo il tutto un format di grande richiamo. Saranno poi regista, attori e figuranti a capire come modellare questo spettacolo per farlo diventare sempre diverso nel tempo.
"Borgo Infernum" funziona, se non altro perché ha richiamato a Giovinazzo, in pieno gennaio e con temperature rigide, un pubblico folto ed in buona parte colto. Non era forse questo ciò di cui avevamo bisogno per qualificarci come località turistica tout court? Parole d'ordine destagionalizzare e puntare sulla qualità degli arrivi.