Attualità
Giovinazzo ricorderà i martiri delle foibe
La tragedia istriano-giuliano-dalmata in un appuntamento del 10 febbraio
Giovinazzo - giovedì 4 febbraio 2016
13.18
Una tragedia taciuta troppo a lungo. Si scrive sempre così quando si raccontano i fatti accaduti in Istria, Dalmazia e Venezia-Giulia all'indomani della seconda guerra mondiale, relativi all'infoibamento di migliaia di civili operato dai soldati titini. Infoibamento, da foibe, le grandi cavità carsiche in cui vennero gettati migliaia di nostri connazionali, molti dei quali dopo essere stati legati e sparati alle spalle.
Dal 2006 è stato istituito dalla Presidenza della Repubblica il "Giorno del ricordo" (la legge di riferimento è la n. 92 del 30 marzo 2004), che cade ogni anno il 10 febbraio, dedicato a tutte quelle vittime ed alle migliaia di esuli scacciati dalla loro terra dagli jugoslavi. Nella nostra cittadina si è iniziato a celebrare questa "solennità civile nazionale" solo da qualche anno.
Giovedì 10 febbraio, a partire dalle ore 18.00, la sala San Felice ospiterà una serata, dal titolo "Storia e memoria come valori nella Giornata del Ricordo", che si preannuncia molto toccante. L'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo, guidato da Marianna Paladino, in collaborazione con quello alla Pubblica Istruzione, retto da Michele Sollecito, ha organizzato un incontro con Giuseppe Dicuonzo Sansa, classe 1944, esule polesano e Consigliere Nazionale delegato per le attività operative del Centro-sud dell'Associazione di Esuli istriani "Famiglia Dignanese", oltre che intellettuale e scrittore raffinato.
I suoi genitori dovettero scappare dalla furia dei comunisti titini ed arrivarono a Barletta, dove Dicuonzo vive tutt'oggi, dopo essere divenuto Dottore in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Bari. Impegnato nel sociale e nel volontariato, cerca di educare i giovani nelle scuole del centro-sud ad una corretta conoscenza della tormentata storia degli italiani della Venezia Giulia. È attualmente Delegato provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) e si fregia del titolo di Cittadino del "Libero Comune di Pola in Esilio".
Con lui, prenderanno parte alla serata anche i ragazzini del 2° Istituto Comprensivo e la loro Dirigente Scolastica, Carmela Rossiello, ed il Consigliere regionale, Domenico Damascelli. L'incontro sarà moderato dal nostro caporedattore, Gianluca Battista.
Giovinazzo si è per troppi anni stupidamente divisa. Era stato Enrico Modigliani, ex parlamentare ebreo vittima delle leggi razziali, ad evidenziare come «l'indifferenza uccida il ricordo». Le vittime delle foibe sono ancora oggetto di becere discussioni nel nostro Paese, come se i morti innocenti avessero colore politico. Serate come quella di mercoledì 10 febbraio possono solo aiutare a restituire dignità ad un popolo dimenticato, ricordato solo in sporadiche occasioni istituzionali ed in un bellissimo spettacolo teatrale con Simone Cristicchi intitolato "Magazzino 18".
Dal 2006 è stato istituito dalla Presidenza della Repubblica il "Giorno del ricordo" (la legge di riferimento è la n. 92 del 30 marzo 2004), che cade ogni anno il 10 febbraio, dedicato a tutte quelle vittime ed alle migliaia di esuli scacciati dalla loro terra dagli jugoslavi. Nella nostra cittadina si è iniziato a celebrare questa "solennità civile nazionale" solo da qualche anno.
Giovedì 10 febbraio, a partire dalle ore 18.00, la sala San Felice ospiterà una serata, dal titolo "Storia e memoria come valori nella Giornata del Ricordo", che si preannuncia molto toccante. L'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo, guidato da Marianna Paladino, in collaborazione con quello alla Pubblica Istruzione, retto da Michele Sollecito, ha organizzato un incontro con Giuseppe Dicuonzo Sansa, classe 1944, esule polesano e Consigliere Nazionale delegato per le attività operative del Centro-sud dell'Associazione di Esuli istriani "Famiglia Dignanese", oltre che intellettuale e scrittore raffinato.
I suoi genitori dovettero scappare dalla furia dei comunisti titini ed arrivarono a Barletta, dove Dicuonzo vive tutt'oggi, dopo essere divenuto Dottore in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Bari. Impegnato nel sociale e nel volontariato, cerca di educare i giovani nelle scuole del centro-sud ad una corretta conoscenza della tormentata storia degli italiani della Venezia Giulia. È attualmente Delegato provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) e si fregia del titolo di Cittadino del "Libero Comune di Pola in Esilio".
Con lui, prenderanno parte alla serata anche i ragazzini del 2° Istituto Comprensivo e la loro Dirigente Scolastica, Carmela Rossiello, ed il Consigliere regionale, Domenico Damascelli. L'incontro sarà moderato dal nostro caporedattore, Gianluca Battista.
Giovinazzo si è per troppi anni stupidamente divisa. Era stato Enrico Modigliani, ex parlamentare ebreo vittima delle leggi razziali, ad evidenziare come «l'indifferenza uccida il ricordo». Le vittime delle foibe sono ancora oggetto di becere discussioni nel nostro Paese, come se i morti innocenti avessero colore politico. Serate come quella di mercoledì 10 febbraio possono solo aiutare a restituire dignità ad un popolo dimenticato, ricordato solo in sporadiche occasioni istituzionali ed in un bellissimo spettacolo teatrale con Simone Cristicchi intitolato "Magazzino 18".