Vita di città
Giovinazzo non dimentica Luciano Pignatelli - FOTO
Ieri la cerimonia in occasione del 36° anniversario della sua tragica scomparsa
Giovinazzo - martedì 5 dicembre 2023
Giovinazzo non dimentica Luciano Pignatelli, il carabinieri giovinazzese morto 36 anni fa, il 4 dicembre 1987, per mano di alcuni malviventi all'inseguimento dei quali si era lanciato dopo una rapina a Castel Morrone, nel casertano, nonostante fosse fuori servizio.
Morì trucidato con il collega Carmelo Ganci, a bordo di una Fiat Ritmo, tra Castel Morrone e Piana di Monte Verna. Venne trucidato dai rapinatori dopo che l'auto su cui viaggiava era rimasta impantanata. Per quel duplice efferato omicidio hanno pagato Francesco Mauriello, Antonio Basco e Pasquale Spierto, tutti condannati in via definitiva all'ergastolo nel 2009.
Giovinazzo ieri, 4 dicembre, ha onorato la memoria di Luciano Pignatelli con una celebrazione eucaristica nella chiesa del SS Crocifisso e la deposizione di corone di fiori sulla tomba del carabinieri Medaglia d'Oro al Valor Militare e nella locale caserma, a lui intitolata come l'Aula consiliare di Palazzo di Città.
L'Associazione Nazionale Carabinieri Giovinazzo, guidata da Sabino Barbolla, ha dunque rinnovato l'omaggio all'uomo, al ragazzo figlio di Giovinazzo che dette la sua vita mosso solo da senso del dovere, per amore dello Stato e della legalità, in difesa dei cittadini. La sua grande virtù, come ricordato nella celebrazione eucaristica presieduta dal cappellano militare don Antonio Cassano.
Presente alla cerimonia il sindaco Michele Sollecito, che ha sottolineato come Pignatelli sia esempio tangibile per le nuove generazioni, la vicepresidente del Consiglio comunale, Annamaria Sollecito, nonché i vertici della Compagnia dei Carabinieri di Molfetta, della locale Stazione dell'Arma e quelli dell'Ufficio Locale Marittimo.
Con la nostra galleria fotografica vi raccontiamo questa giornata carica sempre di significato per l'intera comunità cittadina.
Morì trucidato con il collega Carmelo Ganci, a bordo di una Fiat Ritmo, tra Castel Morrone e Piana di Monte Verna. Venne trucidato dai rapinatori dopo che l'auto su cui viaggiava era rimasta impantanata. Per quel duplice efferato omicidio hanno pagato Francesco Mauriello, Antonio Basco e Pasquale Spierto, tutti condannati in via definitiva all'ergastolo nel 2009.
Giovinazzo ieri, 4 dicembre, ha onorato la memoria di Luciano Pignatelli con una celebrazione eucaristica nella chiesa del SS Crocifisso e la deposizione di corone di fiori sulla tomba del carabinieri Medaglia d'Oro al Valor Militare e nella locale caserma, a lui intitolata come l'Aula consiliare di Palazzo di Città.
L'Associazione Nazionale Carabinieri Giovinazzo, guidata da Sabino Barbolla, ha dunque rinnovato l'omaggio all'uomo, al ragazzo figlio di Giovinazzo che dette la sua vita mosso solo da senso del dovere, per amore dello Stato e della legalità, in difesa dei cittadini. La sua grande virtù, come ricordato nella celebrazione eucaristica presieduta dal cappellano militare don Antonio Cassano.
Presente alla cerimonia il sindaco Michele Sollecito, che ha sottolineato come Pignatelli sia esempio tangibile per le nuove generazioni, la vicepresidente del Consiglio comunale, Annamaria Sollecito, nonché i vertici della Compagnia dei Carabinieri di Molfetta, della locale Stazione dell'Arma e quelli dell'Ufficio Locale Marittimo.
Con la nostra galleria fotografica vi raccontiamo questa giornata carica sempre di significato per l'intera comunità cittadina.