Politica
Giovinazzo con i marò
Votata all'unanimità un'interpellanza di Ruggero Iannone
Giovinazzo - domenica 7 giugno 2015
12.34
Approvato il rendiconto finanziario per l'esercizio di gestione relativo al 2014, con una ferma opposizione del Partito Democratico e del centro-destra, il Consiglio Comunale giovinazzese, venerdì tornato a riunirsi in sala Pignatelli, ha scritto una pagina a suo modo storica della politica locale.
L'idea era partita con un'interpellanza del Consigliere Comunale di Forza Italia, Ruggero Iannone. Poi è stata accolta all'unanimità da tutta l'Aula: sul balcone centrale di Palazzo di Città è stato esposto uno striscione che ricorda la dolorosissima e grottesca vicenda dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, ancora in attesa di esser giudicati da un Tribunale indiano, dopo oltre tre anni di una detenzione che va ben oltre il Diritto Internazionale.
"Riportiamo a casa i nostri marò" è la scritta che campeggia sul palazzo del Municipio, a sancire finalmente la vicinanza della nostra comunità ad una vicenda umana, prima ancora che giudiziaria, tremenda ed assurda allo stesso tempo. «Spero che questa mia iniziativa, condivisa da tutti i presenti, - ha detto Iannone - venga seguita da tutti i comuni italiani, affinché il nostro Governo sia maggiormente stimolato a portare a compimento il loro rientro per il desiderio di noi tutti».
Intanto sul fronte europeo si registra la sospensione della ratifica degli accordi commerciali tra l'Unione Europea e l'India, il Free-Trading Agreement (FTA), cioè l'accordo per creare un'area di libero scambio. L'accordo ha visto una brusca battuta d'arresto, anche se fonti ufficiali dell'Unione Europea non ce ne sono. Il tutto, secondo molti media nazionali, sarebbe da ricondurre proprio alla vicenda dei due nostri militari.
L'idea era partita con un'interpellanza del Consigliere Comunale di Forza Italia, Ruggero Iannone. Poi è stata accolta all'unanimità da tutta l'Aula: sul balcone centrale di Palazzo di Città è stato esposto uno striscione che ricorda la dolorosissima e grottesca vicenda dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, ancora in attesa di esser giudicati da un Tribunale indiano, dopo oltre tre anni di una detenzione che va ben oltre il Diritto Internazionale.
"Riportiamo a casa i nostri marò" è la scritta che campeggia sul palazzo del Municipio, a sancire finalmente la vicinanza della nostra comunità ad una vicenda umana, prima ancora che giudiziaria, tremenda ed assurda allo stesso tempo. «Spero che questa mia iniziativa, condivisa da tutti i presenti, - ha detto Iannone - venga seguita da tutti i comuni italiani, affinché il nostro Governo sia maggiormente stimolato a portare a compimento il loro rientro per il desiderio di noi tutti».
Intanto sul fronte europeo si registra la sospensione della ratifica degli accordi commerciali tra l'Unione Europea e l'India, il Free-Trading Agreement (FTA), cioè l'accordo per creare un'area di libero scambio. L'accordo ha visto una brusca battuta d'arresto, anche se fonti ufficiali dell'Unione Europea non ce ne sono. Il tutto, secondo molti media nazionali, sarebbe da ricondurre proprio alla vicenda dei due nostri militari.