Vita di città
Giovinazzo città di pace, bimbi ucraini accolti da associazioni locali
Arrivano nuovamente da Boyarka e saranno in Puglia per le prossime due settimane
Giovinazzo - lunedì 15 luglio 2024
16.10
«La Comunità di Boyarka (Ucraina) è tornata a Giovinazzo per regalare un sorriso ai bambini ucraini! Saranno ospiti della nostra città per le prossime due settimana grazie alla coprogettazione delle nostre associazioni e cooperative del territorio. Sarebbe bello un giorno poter ospitare anche i bambini di Gaza, un'altra zona del mondo devastata dalla guerra. Lavoriamo per costruire relazioni di pace».
Così il sindaco Michele Sollecito dopo aver salutato la delegazione ucraina quest'oggi, 15 luglio, nell'Aula Pignatelli di Palazzo di Città. Il progetto è reso possibile grazie all'azione concreta del Consorzio Metropolis, della Caritas diocesana e cittadina, di Charisma, della Pro Loco Giovinazzo e del SerMolfetta. Un piccolo ma importante contributo che cerca di restituire parziale serenità a giovanissimi e giovanissime interiormente dilaniati da una guerra che va avanti da 2 anni e mezzo e che non vede spiragli di conclusione.
Giovinazzo si rivela dunque ponte di pace, come avrebbe voluto don Tonino Bello, una goccia nell'Oceano della discordia, ma tenacemente aggrappata a quel senso di accoglienza che ne fa una comunità divisa su tante questioni interne, mai su principi e valori fondanti la nostra democrazia e terra dove il senso cristiano della carità ha ancora una rilevanza notevole.
Così il sindaco Michele Sollecito dopo aver salutato la delegazione ucraina quest'oggi, 15 luglio, nell'Aula Pignatelli di Palazzo di Città. Il progetto è reso possibile grazie all'azione concreta del Consorzio Metropolis, della Caritas diocesana e cittadina, di Charisma, della Pro Loco Giovinazzo e del SerMolfetta. Un piccolo ma importante contributo che cerca di restituire parziale serenità a giovanissimi e giovanissime interiormente dilaniati da una guerra che va avanti da 2 anni e mezzo e che non vede spiragli di conclusione.
Giovinazzo si rivela dunque ponte di pace, come avrebbe voluto don Tonino Bello, una goccia nell'Oceano della discordia, ma tenacemente aggrappata a quel senso di accoglienza che ne fa una comunità divisa su tante questioni interne, mai su principi e valori fondanti la nostra democrazia e terra dove il senso cristiano della carità ha ancora una rilevanza notevole.