Vita di città
Giovinazzo città costruttrice di Pace
Ieri la manifestazione cittadina per il cessate il fuoco in Ucraina ed in altre aree del mondo
Giovinazzo - lunedì 7 marzo 2022
Decine di giovinazzesi ieri mattina, domenica 6 marzo, hanno deciso di metterci la faccia. Decine di giovinazzesi hanno ribadito come questo lembo di terra sulle rive dell'Adriatico, che guarda ad Est da sempre senza timori, è per la Pace e ripudia la guerra.
Marcia per la Pace, dunque, per le strade cittadine, nel mezzo di una distratta movida che a volte sembra essere composta da gente fuori dal suo stesso tempo. I rappresentanti delle associazioni cattoliche e laiche, dello sport, del mondo della politica locale senza distinzione di colori, hanno sfilato per chiedere a gran voce lo stop della guerra insensata scatenata in Ucraina da Vladimir Putin, non da tutto il popolo russo.
Le parole di don Tonino sono risuonate come un dolce, ma allo stesso tempo fermo richiamo alle nostre coscienze, ad essere presenti come "Costruttori di Pace", sempre, non ad intermittenza o quando sentiamo il pericolo più vicino a casa nostra. Il cristiano non si gira dall'altra parte, opera attivamente per la Pace, si sporca le mani.
Tra i manifestanti anche una bandiera afghana, a ricordare le crudeltà che il regime talebano sta perpetrando ai danni della sua stessa popolazione, soprattutto femminile, grazie ad un complice silenzio di un opulento Occidente che dimentica presto le travi nei propri occhi per scorgere la pagliuzza in quello altrui.
Giovinazzo è dunque ancora una volta costruttrice di Pace. Nella parrocchie, mentre fuori si svolgeva la marcia partita e conclusasi in piazza Vittorio Emanuele II, i parroci invitavano i fedeli a "donare con moderazione" perché purtroppo i corridoi umanitari sono sotto attacco dei russi ed i viveri ed i rifornimenti di medicinali non stanno del tutto arrivando a destinazione. Nei prossimi giorni Ministero dell'Interno e Croce Rossa Italiana, in accordo con la Caritas nazionale daranno ulteriori indicazioni sul come comportarsi.
Giovinazzo ripudia la guerra, abbraccia i popoli di tutto il mondo sotto assedio e si apre alla solidarietà. Questa è la nostra comunità, questa la nostra gente.
Marcia per la Pace, dunque, per le strade cittadine, nel mezzo di una distratta movida che a volte sembra essere composta da gente fuori dal suo stesso tempo. I rappresentanti delle associazioni cattoliche e laiche, dello sport, del mondo della politica locale senza distinzione di colori, hanno sfilato per chiedere a gran voce lo stop della guerra insensata scatenata in Ucraina da Vladimir Putin, non da tutto il popolo russo.
Le parole di don Tonino sono risuonate come un dolce, ma allo stesso tempo fermo richiamo alle nostre coscienze, ad essere presenti come "Costruttori di Pace", sempre, non ad intermittenza o quando sentiamo il pericolo più vicino a casa nostra. Il cristiano non si gira dall'altra parte, opera attivamente per la Pace, si sporca le mani.
Tra i manifestanti anche una bandiera afghana, a ricordare le crudeltà che il regime talebano sta perpetrando ai danni della sua stessa popolazione, soprattutto femminile, grazie ad un complice silenzio di un opulento Occidente che dimentica presto le travi nei propri occhi per scorgere la pagliuzza in quello altrui.
Giovinazzo è dunque ancora una volta costruttrice di Pace. Nella parrocchie, mentre fuori si svolgeva la marcia partita e conclusasi in piazza Vittorio Emanuele II, i parroci invitavano i fedeli a "donare con moderazione" perché purtroppo i corridoi umanitari sono sotto attacco dei russi ed i viveri ed i rifornimenti di medicinali non stanno del tutto arrivando a destinazione. Nei prossimi giorni Ministero dell'Interno e Croce Rossa Italiana, in accordo con la Caritas nazionale daranno ulteriori indicazioni sul come comportarsi.
Giovinazzo ripudia la guerra, abbraccia i popoli di tutto il mondo sotto assedio e si apre alla solidarietà. Questa è la nostra comunità, questa la nostra gente.