Eventi e cultura
Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne: le iniziative della Fidapa Giovinazzo
Partita la campagna cartellonistica "Ora basta"
Giovinazzo - venerdì 20 novembre 2020
19.04
La Sezione Fidapa di Giovinazzo (in foto una manifestazione degli anni passati, ndr) intende celebrare nel miglior modo possibile, nonostante il periodo di emergenza sanitaria, la Giornata Internazionale di Lotta alla violenza sulle Donne, che in tutto il mondo è fissata per il 25 novembre prossimo.
UNA CAMPAGNA DIFFERENTE
Per questo è partita la campagna intitolata "ORA BASTA", organizzata da Fidapa col Patrocinio del Comune di Giovinazzo. Si tratta di una campagna che utilizzando i cartelloni pubblicitari intende inviare un messaggio semplice, ma di forte impatto per sensibilizzare la popolazione tutta, senza distinzione di genere e fascia d'età, su una tematica che non è mai passata d'attualità e che, se mai fosse possibile, ha visto una recrudescenza con il distanziamento fisico imposto dal Governo.
GLI OBIETTIVI
«L'obiettivo della campagna - spiegano dalla Fidapa - è quello di prevenire e combattere la violenza di genere attraverso forme di pubblicità responsabili, utilizzando nuove tecnologie per favorire e amplificare la diffusione di messaggi di lotta alla violenza e di informazione.
Quando si tratta di violenza sulle donne - continua la nota - il dovere si antepone a qualsiasi altro atteggiamento: si deve denunciare, si deve parlare, si deve proteggere, si deve punire. Obiettivo è allora quello di puntare su attività di supporto, prevenzione ed educazione, in modo da poter creare un clima di rispetto condiviso da tutti».
CONTENUTI
1) Creazione di un'immagine da trasformare in poster da apporre dal giorno 16 al giorno 30 novembre:
a)sia su un grande cartellone pubblicitario (6x3),
b) sia sulle plance del paese (una settimana nel periodo a cavallo del 25 novembre)
c) sia da proiettare sulla facciata di un palazzo in Piazza Vittorio Emanuele II (il 25 novembre)
2) Pulizia, illuminazione in rosso e messa a dimora di piantine di ciclamino nell'aiuola sita in piazza Sant'Agostino e dedicata, nel 2017, alle donne vittime di femminicidio;
3) Illuminazione in rosso della panchina rossa sita nel Parco Scianatico e ad esse dedicate nel 2015;
4) Illuminazione in rosso della Fontana dei Tritoni in piazza Vittorio Emanuele II.
TENERE ALTA LA GUARDIA
L'anglicismo "lockdown" è sinonimo di dolore in Italia così come nel resto del mondo per via di un'emergenza sanitaria epocale. Ma per molte donne è sinonimo anche di violenza domestica, reiterata, senza scampo. In questo periodo di distanziamento fisico, in troppe hanno dovuto condividere spazi chiusi con i loro "aguzzini" domestici. Ed i primissimi dati non sono incoraggianti. Per questo l'azione della Fidapa riveste, più che mai in questo disgraziatissimo 2020, un ruolo fondamentale.
«Sono state 142 le vittime del fenomeno nel 2018, ad ottobre 2019 se ne contavano già 94, secondo i dati Istat ed Eures - ricordano ancora le attiviste giovinazzesi per i diritti delle donne: in media una ogni tre giorni. Secondo il rapporto Eures, riferito al 2018, il 78%, delle donne assassinate, è stato ucciso tra le mura domestiche, principalmente da compagni o ex partner, già denunciati dalle vittime nel 28% dei casi.
Nel 2020, durante la chiusura per l'emergenza sanitaria sono triplicati gli omicidi che hanno avuto come vittima una donna, arrivando a un femminicidio ogni due giorni. L'ambito di maggior pericolosità oggi è quello familiare, dove avvengono oltre la metà degli omicidi in Italia».
Fidapa vuol dunque dire difesa dei Diritti umani fondamentali e condanna di tutti quegli atteggiamenti, fisici o verbali, che intendono calpestare quegli stessi diritti. È tempo di consapevolezza, di marciare unite alla maggioranza degli uomini sinora troppo silenziosa. È tempo di alzare la testa e di restituire un futuro alle tante, troppe vittime.
UNA CAMPAGNA DIFFERENTE
Per questo è partita la campagna intitolata "ORA BASTA", organizzata da Fidapa col Patrocinio del Comune di Giovinazzo. Si tratta di una campagna che utilizzando i cartelloni pubblicitari intende inviare un messaggio semplice, ma di forte impatto per sensibilizzare la popolazione tutta, senza distinzione di genere e fascia d'età, su una tematica che non è mai passata d'attualità e che, se mai fosse possibile, ha visto una recrudescenza con il distanziamento fisico imposto dal Governo.
GLI OBIETTIVI
«L'obiettivo della campagna - spiegano dalla Fidapa - è quello di prevenire e combattere la violenza di genere attraverso forme di pubblicità responsabili, utilizzando nuove tecnologie per favorire e amplificare la diffusione di messaggi di lotta alla violenza e di informazione.
Quando si tratta di violenza sulle donne - continua la nota - il dovere si antepone a qualsiasi altro atteggiamento: si deve denunciare, si deve parlare, si deve proteggere, si deve punire. Obiettivo è allora quello di puntare su attività di supporto, prevenzione ed educazione, in modo da poter creare un clima di rispetto condiviso da tutti».
CONTENUTI
1) Creazione di un'immagine da trasformare in poster da apporre dal giorno 16 al giorno 30 novembre:
a)sia su un grande cartellone pubblicitario (6x3),
b) sia sulle plance del paese (una settimana nel periodo a cavallo del 25 novembre)
c) sia da proiettare sulla facciata di un palazzo in Piazza Vittorio Emanuele II (il 25 novembre)
2) Pulizia, illuminazione in rosso e messa a dimora di piantine di ciclamino nell'aiuola sita in piazza Sant'Agostino e dedicata, nel 2017, alle donne vittime di femminicidio;
3) Illuminazione in rosso della panchina rossa sita nel Parco Scianatico e ad esse dedicate nel 2015;
4) Illuminazione in rosso della Fontana dei Tritoni in piazza Vittorio Emanuele II.
TENERE ALTA LA GUARDIA
L'anglicismo "lockdown" è sinonimo di dolore in Italia così come nel resto del mondo per via di un'emergenza sanitaria epocale. Ma per molte donne è sinonimo anche di violenza domestica, reiterata, senza scampo. In questo periodo di distanziamento fisico, in troppe hanno dovuto condividere spazi chiusi con i loro "aguzzini" domestici. Ed i primissimi dati non sono incoraggianti. Per questo l'azione della Fidapa riveste, più che mai in questo disgraziatissimo 2020, un ruolo fondamentale.
«Sono state 142 le vittime del fenomeno nel 2018, ad ottobre 2019 se ne contavano già 94, secondo i dati Istat ed Eures - ricordano ancora le attiviste giovinazzesi per i diritti delle donne: in media una ogni tre giorni. Secondo il rapporto Eures, riferito al 2018, il 78%, delle donne assassinate, è stato ucciso tra le mura domestiche, principalmente da compagni o ex partner, già denunciati dalle vittime nel 28% dei casi.
Nel 2020, durante la chiusura per l'emergenza sanitaria sono triplicati gli omicidi che hanno avuto come vittima una donna, arrivando a un femminicidio ogni due giorni. L'ambito di maggior pericolosità oggi è quello familiare, dove avvengono oltre la metà degli omicidi in Italia».
Fidapa vuol dunque dire difesa dei Diritti umani fondamentali e condanna di tutti quegli atteggiamenti, fisici o verbali, che intendono calpestare quegli stessi diritti. È tempo di consapevolezza, di marciare unite alla maggioranza degli uomini sinora troppo silenziosa. È tempo di alzare la testa e di restituire un futuro alle tante, troppe vittime.