Turismo
Giapponesi nel centro storico di Giovinazzo per dipingere "en plein air"
Amano la nostra pietra bianca, la nostra storia e la nostra vita "slow"
Giovinazzo - giovedì 7 novembre 2024
Viaggiare, si sa, aiuta ad aprirsi agli altri, a crescere, a migliorarsi in molti casi. La conoscenza tra popoli e culture differenti produce i suoi frutti anche e forse soprattutto in campo artistico.
Un gruppo di cittadini giapponesi è in questi giorni nel Nord Barese per apprezzare paesaggi rurali, costieri ed urbani, e nelle scorse ore alcuni di loro (da Tokyo, Osaka, Kobe e Yokohama) si sono fermati nel nostro borgo antico. Sono in Puglia per una esperienza di conoscenza visiva e finanche tattile del romanico pugliese, della pietra bianca tufacea e si sono soffermati nell'incantevole borgo antico giovinazzese per dipingere ad acquerello rosoni, campanili, piazze, vicoli e corti, una istantanea con una tecnica antica in tempi moderni.
Li abbiamo incontrati in silenzio, seduti per terra, non tutti giovanissimi per la verità, intenti nel cogliere particolari di piazza Costantinopoli, piazza Meschino, piazza Benedettine. Dipingere all'aria aperta, con i loro pennelli ed il gioco di colori tenui hanno tentato di riprodurre su carta la bellezza secolare della nostra arte, quella che tantissimi giovinazzesi quotidianamente ignorano o, peggio, calpestano. La vita lenta ("slow" con un anglismo) del borgo antico li ha rapiti perché appartengono
Incontro tra popoli per la crescita di entrambi, si è sempre detto e scritto, e questa volta a ringraziare per garbo, educazione e rispetto, contrariamente a quanto qualcuno possa pensare, dovremmo essere noi.
Un gruppo di cittadini giapponesi è in questi giorni nel Nord Barese per apprezzare paesaggi rurali, costieri ed urbani, e nelle scorse ore alcuni di loro (da Tokyo, Osaka, Kobe e Yokohama) si sono fermati nel nostro borgo antico. Sono in Puglia per una esperienza di conoscenza visiva e finanche tattile del romanico pugliese, della pietra bianca tufacea e si sono soffermati nell'incantevole borgo antico giovinazzese per dipingere ad acquerello rosoni, campanili, piazze, vicoli e corti, una istantanea con una tecnica antica in tempi moderni.
Li abbiamo incontrati in silenzio, seduti per terra, non tutti giovanissimi per la verità, intenti nel cogliere particolari di piazza Costantinopoli, piazza Meschino, piazza Benedettine. Dipingere all'aria aperta, con i loro pennelli ed il gioco di colori tenui hanno tentato di riprodurre su carta la bellezza secolare della nostra arte, quella che tantissimi giovinazzesi quotidianamente ignorano o, peggio, calpestano. La vita lenta ("slow" con un anglismo) del borgo antico li ha rapiti perché appartengono
Incontro tra popoli per la crescita di entrambi, si è sempre detto e scritto, e questa volta a ringraziare per garbo, educazione e rispetto, contrariamente a quanto qualcuno possa pensare, dovremmo essere noi.