
Sanità
Gerry Gadaleta-Caldarola è il nuovo primario del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Barletta
La nostra intervista al medico giovinazzese con la passione per la musica
Giovinazzo - lunedì 1 aprile 2019
Vi raccontiamo l'esperienza di un giovinazzese, un tempo studente di Medicina, che con grande impegno e tanti sacrifici ha raggiunto un obiettivo di rilevante importanza: diventare primario. Il dottor Gennaro Gadaleta-Caldarola, Gerry per gli amici, classe 1964, è da pochi giorni il nuovo primario dell'Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Oncologia dell'Ospedale "Mons. R. Dimiccoli" di Barletta. A lui abbiamo posto alcune domande per entrare nel suo mondo professionale. L'ambito in cui il dottor Gadaleta è impegnato, l'Oncologia, è certamente uno dei campi medici più delicati, ma questo non gli ha impedito di continuare a coltivare affetti e la sua grande passione per la musica, di cui vi raccontiamo nel nostro approfondimento.
Con la consueta affabilità ci ha risposto e quella che vi proponiamo è la nostra breve ma significativa chiacchierata.
Perché ha scelto Oncologia?
Ho scelto di fare l'oncologo per due motivi:1) il fascino dell'Oncologia in quanto branca della Medicina in continua evoluzione; 2) un lavoro in cui si instaura una delle relazioni più importanti tra medico e paziente. Durante gli studi in Medicina ho sempre sognato di fare ricerca sul cancro, anche se successivamente ho scelto di dedicarmi alla clinica e quindi al contributo che puoi dare ogni giorno al paziente. Attualmente seguo infatti numerosi studi clinici nel nostro reparto. Il paziente oncologico, vorrei sottolinearlo, ha bisogno di essere informato, incoraggiato, supportato e rispettato, per cui basta dare veramente poco per far sentire molta vicinanza, quella che noi chiamiamo "qualità percepita".
La mission quale è?
Il mio percorso di studi ha portato a coniugare quotidianamente nel lavoro il rigore scientifico nell'assicurare ai pazienti oncologici i migliori trattamenti che le evidenze della letteratura internazionale offrono ed il rispetto e l'attenzione ai bisogni del paziente oncologico, in quanto persona.
Di cosa si sta occupando attualmente?
Come Responsabile dell'Unità Operativa Semplice "Terapie Innovative" del nostro reparto ho seguito in questi anni grossi miglioramenti nella cura dei tumori dovuti a nuovi farmaci. Siamo passati dalle terapie tradizionali come la chemioterapia e la terapia ormonale, alle terapie a bersaglio molecolare ed all'attuale immunoterapia.
Dottore, in base alla sua esperienza cosa consiglia ai giovani d'oggi?
Vorrei esortare i giovani a studiare in modo da preparare il proprio futuro lavorativo con solide basi culturali ed a credere nel proprio lavoro, portandolo avanti con tenacia anche in un momento storico, come quello che stiamo vivendo, particolarmente delicato da questo punto di vista.
Il rispetto verso le persone, la sensibilità e l'attenzione sono i principi che Gerry Gadaleta mette in atto ogni giorno seguendo pari passo la cura del paziente. Ecco che la sua professionalità e le sue competenze, andando incontro ai bisogni delle persone nel rispetto del concetto di umanizzazione, lo hanno premiato nella sua carriera. A lui le sincere congratulazioni della nostra redazione al completo.
Sotto questo articolo i suoi studi, la sua carriera e qualche particolare della sua vita privata.
Con la consueta affabilità ci ha risposto e quella che vi proponiamo è la nostra breve ma significativa chiacchierata.
Perché ha scelto Oncologia?
Ho scelto di fare l'oncologo per due motivi:1) il fascino dell'Oncologia in quanto branca della Medicina in continua evoluzione; 2) un lavoro in cui si instaura una delle relazioni più importanti tra medico e paziente. Durante gli studi in Medicina ho sempre sognato di fare ricerca sul cancro, anche se successivamente ho scelto di dedicarmi alla clinica e quindi al contributo che puoi dare ogni giorno al paziente. Attualmente seguo infatti numerosi studi clinici nel nostro reparto. Il paziente oncologico, vorrei sottolinearlo, ha bisogno di essere informato, incoraggiato, supportato e rispettato, per cui basta dare veramente poco per far sentire molta vicinanza, quella che noi chiamiamo "qualità percepita".
La mission quale è?
Il mio percorso di studi ha portato a coniugare quotidianamente nel lavoro il rigore scientifico nell'assicurare ai pazienti oncologici i migliori trattamenti che le evidenze della letteratura internazionale offrono ed il rispetto e l'attenzione ai bisogni del paziente oncologico, in quanto persona.
Di cosa si sta occupando attualmente?
Come Responsabile dell'Unità Operativa Semplice "Terapie Innovative" del nostro reparto ho seguito in questi anni grossi miglioramenti nella cura dei tumori dovuti a nuovi farmaci. Siamo passati dalle terapie tradizionali come la chemioterapia e la terapia ormonale, alle terapie a bersaglio molecolare ed all'attuale immunoterapia.
Dottore, in base alla sua esperienza cosa consiglia ai giovani d'oggi?
Vorrei esortare i giovani a studiare in modo da preparare il proprio futuro lavorativo con solide basi culturali ed a credere nel proprio lavoro, portandolo avanti con tenacia anche in un momento storico, come quello che stiamo vivendo, particolarmente delicato da questo punto di vista.
Il rispetto verso le persone, la sensibilità e l'attenzione sono i principi che Gerry Gadaleta mette in atto ogni giorno seguendo pari passo la cura del paziente. Ecco che la sua professionalità e le sue competenze, andando incontro ai bisogni delle persone nel rispetto del concetto di umanizzazione, lo hanno premiato nella sua carriera. A lui le sincere congratulazioni della nostra redazione al completo.
Sotto questo articolo i suoi studi, la sua carriera e qualche particolare della sua vita privata.