Cronaca
Galizia dopo i fatti di Mirandola: «Massima solidarietà al corpo di Polizia Locale»
In una nota il cordoglio per l'intera comunità emiliana colpita dal folle gesto di un marocchino
Giovinazzo - mercoledì 22 maggio 2019
«Profondo rammarico per quanto accaduto nel modenese e massima solidarietà per il corpo della Polizia Locale, che ha vissuto e gestito in primissimo piano la vicenda».
Così la deputata giovinazzese del MoVimento 5 Stelle, Francesca Galizia, all'indomani sanguinosi fatti di Mirandola, in provincia di Modena, località in cui si è consumato un fatto di sangue alla ribalta delle cronache nazionali.
Un ragazzo di 18 anni, di origine marocchina, ha forzato la sede del corpo di Polizia Locale della cittadina emiliana, appiccando il fuoco. Dal comando, posto al pian terreno di un immobile adibito a civile abitazione, le fiamme si sono propagate ai piani superiori, in cui hanno trovato la morte una donna di 84 anni e la sua badante ucraina. Ben 17 le persone intossicate. Il giovane annovera diversi precedenti penali e fonti investigative hanno rivelato che avrebbe dovuto essere espulso dall'Italia. Un furto o una vendetta contro i vigili all'origine del folle gesto.
«Esprimo tutta la mia partecipazione emotiva per i familiari delle persone coinvolte nell'incendio - ha affermato Francesca Galizia - e sono particolarmente vicina agli agenti di Mirandola. Se fosse confermata l'origine dolosa dell'incendio sarebbe un fatto gravissimo - ha continuato -, che rende ancora più urgente un intervento di riforma a supporto di tutto il corpo della Polizia Locale, sempre parecchio esposto.
Da mesi mi interesso perché ciò avvenga - ha continuato l'esponente pentastellata -: mi sono, infatti, interfacciata più volte con il sindacato di categoria, il Sulpl, nonché con le associazioni della Polizia Locale, tra le quali anche l'Anvu. Ho accolto le loro istanze e con loro abbiamo pensato ad una proposta di riforma che desse più forza a tutto il comparto, perché più forza per la Polizia Locale significa più sicurezza per noi cittadini. In Parlamento - ha chiosato Galizia - si è già operativi e presto i risultati saranno tangibili».
Così la deputata giovinazzese del MoVimento 5 Stelle, Francesca Galizia, all'indomani sanguinosi fatti di Mirandola, in provincia di Modena, località in cui si è consumato un fatto di sangue alla ribalta delle cronache nazionali.
Un ragazzo di 18 anni, di origine marocchina, ha forzato la sede del corpo di Polizia Locale della cittadina emiliana, appiccando il fuoco. Dal comando, posto al pian terreno di un immobile adibito a civile abitazione, le fiamme si sono propagate ai piani superiori, in cui hanno trovato la morte una donna di 84 anni e la sua badante ucraina. Ben 17 le persone intossicate. Il giovane annovera diversi precedenti penali e fonti investigative hanno rivelato che avrebbe dovuto essere espulso dall'Italia. Un furto o una vendetta contro i vigili all'origine del folle gesto.
«Esprimo tutta la mia partecipazione emotiva per i familiari delle persone coinvolte nell'incendio - ha affermato Francesca Galizia - e sono particolarmente vicina agli agenti di Mirandola. Se fosse confermata l'origine dolosa dell'incendio sarebbe un fatto gravissimo - ha continuato -, che rende ancora più urgente un intervento di riforma a supporto di tutto il corpo della Polizia Locale, sempre parecchio esposto.
Da mesi mi interesso perché ciò avvenga - ha continuato l'esponente pentastellata -: mi sono, infatti, interfacciata più volte con il sindacato di categoria, il Sulpl, nonché con le associazioni della Polizia Locale, tra le quali anche l'Anvu. Ho accolto le loro istanze e con loro abbiamo pensato ad una proposta di riforma che desse più forza a tutto il comparto, perché più forza per la Polizia Locale significa più sicurezza per noi cittadini. In Parlamento - ha chiosato Galizia - si è già operativi e presto i risultati saranno tangibili».