Eventi e cultura
"Futuro Anteriore" presentato a Giovinazzo. Consigli per una lettura di qualità
L'incontro con alcuni autori al Fronte del Porto
Giovinazzo - venerdì 2 luglio 2021
15.27
Il libro è un buon amico che offre compagnia in ogni momento. Durante le vacanze estive leggere è un'ottima attività rilassante e tra le proposte recenti pubblicate dopo la pandemia, ne indichiamo una che è stata presentata ieri sera, 1° luglio, nella suggestiva cornice di Fronte del Porto a Giovinazzo. Si tratta di "Futuro Anteriore", una raccolta di racconti nata dall'idea del giornalista e scrittore Michele Marolla, originario di Giovinazzo. Per questa sua idea concepita in pieno lockdown, tra marzo e aprile del 2020, ha chiesto un contributo ad una schiera di amici tra cui Gabriella Genisi, Paola Barbato, Dionisio Ciccarese, Gianni Spinelli, Davide Grittani, Alessandra Colucci, Bepi Costantino, Valentino Losito, Annamaria Minunno, Caterina Ambrosecchia e Grazia Rongo.
Nello scritto di Damiano Nirchio è invece di segno totalmente opposto, un inno alla fantasia, una fiaba, con finale aperto in cui i protagonisti sono un nonno e la sua nipotina.
Il giornalista Michele Marolla ha dal canto suo immaginato l'incontro tra un giornalista e il diavolo, non quello vestito di rosso con le corna, ma un piccolo «povero diavolo», al quale ha fatto esprimere tutta la cattiveria che c'è stata nel periodo emergenziale. «Questo progetto -ha poi affermato l'ex firma della Gazzetta del Mezzogiorno - dal buio ha visto l'accendersi di una lampadina utile ad ogni autore per proiettarsi in avanti. La nostra speranza è che si torni realmente ad una normalità che ci veda migliori perché, purtroppo, questo in pandemia non è accaduto se non i primi giorni, quando si cantava sui balconi l'inno nazionale. Il covid non ci ha reso migliori, come qualcuno ha affermato. Dobbiamo riprendere in mano la nostra vita nella normalità, diversa da quella che c'era prima della pandemia, e migliorare davvero», è stata la sua considerazione a margine.
A cominciare dal titolo, abbiamo scoperto che "Futuro Anteriore" è in realtà un gioco grammaticale di tempistica verbale che fa riferimento alla «vita che verrà» e che il libro si apre con un racconto, scritto dallo stesso Marolla, anziché con una prefazione classica.
«In pieno lockdown, intellettuali, politici, scrittori, giornalisti hanno scritto per raccontare quello che stavamo vivendo, un tunnel senza la luce in fondo - ci ha detto il curatore del libro -. L'idea è un atto di ribellione, dobbiamo immaginare adesso la vita futura perché altrimenti ci arriveremo impreparati. Ecco che i racconti, scritti in pandemia, sono stati ambientati nel 2021 perché il racconto deve cominciare nel 2021 dopo questo lungo periodo di emergenza».
La selezione degli autori è nata così: «Ho coinvolto persone con professionalità differenti - ha spiegato Marolla -, e conoscendo la sensibilità di tutti, ho pensato di creare questa raccolta per avere una lettura diversificata, che potremmo definire ventuno libri in uno. In questa raccolta si dà al lettore modo di immaginare, fantasticare, ridere, riflettere, sorridere, piangere, emozionarsi e lasciarsi andare nei ricordi».
La lettura di certo toccherà le corde più intime di ciascuno in modo differente ed il lettore, come spesso accade nelle raccolte, potrà innamorarsi dell'intero testo o assaporare il gusto intenso solo di quelli scritti da autori con cui è entrato in empatia. Di certo è un libro da portare in vacanza, per chi ci andrà, godibile in ogni modo.
«Ognuno ha raccontato la propria esperienza - ha proseguito Marolla - che ci fa capire come ognuno di noi vede la vita che verrà. Siamo diversi, ciascuno racconta immaginando la rinascita, il ritorno alla normalità, la continuità della vita e lo ha fatto con ironia, emozione, sognando utilizzando dei personaggi. Nel mio racconto un giornalista incontra un " povero diavolo" mandato in pensione dalla cattiveria degli umani; lo scritto condurrà il lettore ad una riflessione sulla cattiveria in forma ironica, divertente perché arricchita da paradossi. L'autore Giuseppe de Pinto ha scritto sulla fragilità umana mista a finanza e all'uso delle tecnologie avanzate; Domenico Mortellaro, criminologo, racconta di una ragazza che durante il lockdown ha incrementato la sua attività di spaccio nella movida della Bari bene e lei stessa ne diventa vittima; l'attore Damiano Nirchio tocca le corde della sensibilità attraverso il racconto di un nonno ospite in una casa di riposo che dialoga con la nipotina attraverso il tablet. Tutte le situazioni narrate mescolano bene realtà e fantasia. Li possiamo definire ventuno specchi di una realtà appena appena deformata», è stata la conclusione tra l'amaro e l'ironico di Marolla.
Il curatore del testo narrativo, ringraziando tutti gli autori, considera questa opera collettiva una grande sfida: ha chiesto agli scrittori di immaginare il futuro in un momento claustrofobico ed ogni racconto è stato consegnato entro il 30 luglio 2020. Il libro è un puzzle composto da storie di dieci pagine, venti racconti scritti ed uno divertente a fumetti con protagonista la pupazzetta Greis, creata da Grazia Rongo, volto noto del Tg Norba, scelta per completare una realtà narrativa a trecentosessanta gradi.
Non è esclusa una nuova raccolta che invece racconti questo nuovo anno, sospeso tra ritorni a quello che era e paure per quello che sarà forse ancora per un po'.
LA PRESENTAZIONE A GIOVINAZZO
«Dopo un anno e mezzo ritrovarsi in presenza, faccia a faccia, mi da un'emozione particolare», ha esordito il curatore del libro Michele Marolla. Tra il pubblico presente all'incontro Veronica Vuoto, della casa editrice Gelsorosso, che ha curato la pubblicazione del libro. Le letture sono state di Damiano Francesco Nirchio, attore notissimo a Giovinazzo. L'ingegnere elettronico Giuseppe de Pinto, autore del racconto "Sciamaninn! (Dimentichiamoci questa città)", propone un personaggio che è un «sicario nel settore high tech». Il racconto del criminologo Domenico Mortellaro illustra la drammatica realtà quotidiana in periodo pandemico, in cui la criminalità non si è di fatto mai fermata. Un periodo in cui, ha affermato lo stesso autore, «ha fatto lucrosi affari ampliandoli in maniera esponenziale».Nello scritto di Damiano Nirchio è invece di segno totalmente opposto, un inno alla fantasia, una fiaba, con finale aperto in cui i protagonisti sono un nonno e la sua nipotina.
Il giornalista Michele Marolla ha dal canto suo immaginato l'incontro tra un giornalista e il diavolo, non quello vestito di rosso con le corna, ma un piccolo «povero diavolo», al quale ha fatto esprimere tutta la cattiveria che c'è stata nel periodo emergenziale. «Questo progetto -ha poi affermato l'ex firma della Gazzetta del Mezzogiorno - dal buio ha visto l'accendersi di una lampadina utile ad ogni autore per proiettarsi in avanti. La nostra speranza è che si torni realmente ad una normalità che ci veda migliori perché, purtroppo, questo in pandemia non è accaduto se non i primi giorni, quando si cantava sui balconi l'inno nazionale. Il covid non ci ha reso migliori, come qualcuno ha affermato. Dobbiamo riprendere in mano la nostra vita nella normalità, diversa da quella che c'era prima della pandemia, e migliorare davvero», è stata la sua considerazione a margine.
MICHELE MAROLLA CI GUIDA TRA LE PAGINE DEL LIBRO
Abbiamo incontrato proprio Michele Marolla, giornalista professionista di spessore, poco prima della presentazione giovinazzese, per entrare con lui in questo progetto editoriale a cui hanno contribuito i tre autori giovinazzesi presenti al Fronte del Porto, Giuseppe de Pinto, Domenico Mortellaro e Damiano Francesco Nirchio.A cominciare dal titolo, abbiamo scoperto che "Futuro Anteriore" è in realtà un gioco grammaticale di tempistica verbale che fa riferimento alla «vita che verrà» e che il libro si apre con un racconto, scritto dallo stesso Marolla, anziché con una prefazione classica.
«In pieno lockdown, intellettuali, politici, scrittori, giornalisti hanno scritto per raccontare quello che stavamo vivendo, un tunnel senza la luce in fondo - ci ha detto il curatore del libro -. L'idea è un atto di ribellione, dobbiamo immaginare adesso la vita futura perché altrimenti ci arriveremo impreparati. Ecco che i racconti, scritti in pandemia, sono stati ambientati nel 2021 perché il racconto deve cominciare nel 2021 dopo questo lungo periodo di emergenza».
La selezione degli autori è nata così: «Ho coinvolto persone con professionalità differenti - ha spiegato Marolla -, e conoscendo la sensibilità di tutti, ho pensato di creare questa raccolta per avere una lettura diversificata, che potremmo definire ventuno libri in uno. In questa raccolta si dà al lettore modo di immaginare, fantasticare, ridere, riflettere, sorridere, piangere, emozionarsi e lasciarsi andare nei ricordi».
La lettura di certo toccherà le corde più intime di ciascuno in modo differente ed il lettore, come spesso accade nelle raccolte, potrà innamorarsi dell'intero testo o assaporare il gusto intenso solo di quelli scritti da autori con cui è entrato in empatia. Di certo è un libro da portare in vacanza, per chi ci andrà, godibile in ogni modo.
«Ognuno ha raccontato la propria esperienza - ha proseguito Marolla - che ci fa capire come ognuno di noi vede la vita che verrà. Siamo diversi, ciascuno racconta immaginando la rinascita, il ritorno alla normalità, la continuità della vita e lo ha fatto con ironia, emozione, sognando utilizzando dei personaggi. Nel mio racconto un giornalista incontra un " povero diavolo" mandato in pensione dalla cattiveria degli umani; lo scritto condurrà il lettore ad una riflessione sulla cattiveria in forma ironica, divertente perché arricchita da paradossi. L'autore Giuseppe de Pinto ha scritto sulla fragilità umana mista a finanza e all'uso delle tecnologie avanzate; Domenico Mortellaro, criminologo, racconta di una ragazza che durante il lockdown ha incrementato la sua attività di spaccio nella movida della Bari bene e lei stessa ne diventa vittima; l'attore Damiano Nirchio tocca le corde della sensibilità attraverso il racconto di un nonno ospite in una casa di riposo che dialoga con la nipotina attraverso il tablet. Tutte le situazioni narrate mescolano bene realtà e fantasia. Li possiamo definire ventuno specchi di una realtà appena appena deformata», è stata la conclusione tra l'amaro e l'ironico di Marolla.
Il curatore del testo narrativo, ringraziando tutti gli autori, considera questa opera collettiva una grande sfida: ha chiesto agli scrittori di immaginare il futuro in un momento claustrofobico ed ogni racconto è stato consegnato entro il 30 luglio 2020. Il libro è un puzzle composto da storie di dieci pagine, venti racconti scritti ed uno divertente a fumetti con protagonista la pupazzetta Greis, creata da Grazia Rongo, volto noto del Tg Norba, scelta per completare una realtà narrativa a trecentosessanta gradi.
Non è esclusa una nuova raccolta che invece racconti questo nuovo anno, sospeso tra ritorni a quello che era e paure per quello che sarà forse ancora per un po'.