Cronaca
Furto di ortaggi e agrumi sventato dalla Vigile Rurale
Ladri messi in fuga, indagano i Carabinieri. Recuperati svariati chili di cavoli, agrumi, arance e mandarini
Giovinazzo - giovedì 6 dicembre 2018
21.39
Due ladri di ortaggi sono stati sorpresi e messi in fuga, nel pomeriggio di ieri, dagli uomini del Consorzio La Vigile Rurale, durante una perlustrazione in località Pezza d'Avena, in agro di Bitonto.
I vigilanti hanno sorpreso le due persone in una zona compresa fra la strada provinciale 88 che porta a Giovinazzo, l'autostrada A14 e la Poligonale di Bitonto. I due individui erano intenti a raccogliere cavoli all'interno di un fondo agricolo, quando sono intervenute le guardie campestri mettendo in fuga i due malviventi e allertando i Carabinieri della locale Stazione, subito giunti sul posto.
Nell'auto dei malviventi, una Fiat Panda, sono stati ritrovati una grande quantità di cavolfiori appena rubati, oltre a svariati chili di arance e mandarini contenuti in due secchi. La refurtiva è stata interamente consegnata al legittimo proprietario, mentre l'autovettura rinvenuta sarà esaminata dagli investigatori a caccia di possibili indirizzi utili ad indirizzare le indagini.
Il sospetto degli inquirenti è che i beni sottratti (cavolfiori, arance e mandarini, per un valore di centinaia di euro) sarebbero stati venduti sottobanco in qualche bancarella abusiva agli angoli della città di Bitonto.
I vigilanti hanno sorpreso le due persone in una zona compresa fra la strada provinciale 88 che porta a Giovinazzo, l'autostrada A14 e la Poligonale di Bitonto. I due individui erano intenti a raccogliere cavoli all'interno di un fondo agricolo, quando sono intervenute le guardie campestri mettendo in fuga i due malviventi e allertando i Carabinieri della locale Stazione, subito giunti sul posto.
Nell'auto dei malviventi, una Fiat Panda, sono stati ritrovati una grande quantità di cavolfiori appena rubati, oltre a svariati chili di arance e mandarini contenuti in due secchi. La refurtiva è stata interamente consegnata al legittimo proprietario, mentre l'autovettura rinvenuta sarà esaminata dagli investigatori a caccia di possibili indirizzi utili ad indirizzare le indagini.
Il sospetto degli inquirenti è che i beni sottratti (cavolfiori, arance e mandarini, per un valore di centinaia di euro) sarebbero stati venduti sottobanco in qualche bancarella abusiva agli angoli della città di Bitonto.