Cronaca
Furti in casa a Giovinazzo. Nel mirino un'Audi A3 sospetta
Un colpo riuscito in vico I via Napoli, un altro tentato nella vicina Terlizzi. Al lavoro i Carabinieri
Giovinazzo - venerdì 5 novembre 2021
Due furti in abitazione (il reato che più di ogni altro incide direttamente sulla percezione dei cittadini, perché ci fa sentire deboli e soprattutto indifesi, quando ne veniamo colpiti), uno riuscito e uno tentato in pochi giorni. Ma un solo comune denominatore, un'Audi A3 di colore nero con a bordo tre ladri a volto coperto.
Numeri non allarmanti, sia ben chiaro. Il colpo andato a buon fine è quello di Giovinazzo, in un appartamento di vico I via Napoli (a fare gola come sempre monili in oro, gioielli e contanti, nda), mentre quello fallito ha avuto per teatro un'abitazione di Terlizzi, in via Siena, nei pressi dell'ufficio postale: in questo caso, i banditi hanno tentato di introdursi all'interno ignari del fatto che i proprietari stessero in casa. Una volta scoperti si sono dati alla fuga a mani vuote per le vie adiacenti.
Il tam tam, intanto, ha raggiunto in pochi istanti le pagine dei popolari social, mentre i Carabinieri (l'episodio di Giovinazzo, avvenuto il 28 ottobre scorso, è stato denunciato, quello di Terlizzi soltanto segnalato, nda), che indagano nel più stretto riserbo, si sono messi sulle tracce dei tre ladri, temerari e dotati di ogni arnese da scasso, fuggiti a bordo di un'Audi A3 di colore nero, sulla quale si sono concentrate le attenzioni dei militari, certi che si tratti sempre degli stessi malviventi.
L'autovettura, stando ai cittadini-sentinelle, si muove al calar delle tenebre, in particolar modo in periferia. A bordo ci sarebbero tre persone ben imbacuccate per non farsi riconoscere (mascherina anti Covid-19 sul volto e un cappello in testa, nda) che prediligerebbero gli appartamenti al piano terra con l'affaccio su strada (agendo a pianterreno, i malviventi possono sfruttare una via di fuga sicura e rapida, nda) e al primo piano, quelli in cui l'accessibilità è particolarmente agevole.
Il modus operandi, però, risulterebbe assai rudimentale: la tecnica, infatti, è quella del bumping, che serve per aprire con la forza le porte d'ingresso attraverso un pezzo di ferro, un cacciavite, un grimaldello o con il piede di porco, il classico strumento che permette di scassinare porte e finestre datate, in particolar modo al piano terra. Le indagini sono in corso pure con l'ausilio delle immagini della videosorveglianza che potrebbero aver immortalato il passaggio dell'auto sospetta.
I Carabinieri, intanto, una volta recepite le segnalazioni dei cittadini, hanno aumentato i consueti pattugliamenti sul territorio, in particolar modo nelle ore serali e nelle zone periferiche e residenziali. Inoltre è necessaria la collaborazione dei cittadini. Molto spesso basta una semplice segnalazione per sventare un furto.
Numeri non allarmanti, sia ben chiaro. Il colpo andato a buon fine è quello di Giovinazzo, in un appartamento di vico I via Napoli (a fare gola come sempre monili in oro, gioielli e contanti, nda), mentre quello fallito ha avuto per teatro un'abitazione di Terlizzi, in via Siena, nei pressi dell'ufficio postale: in questo caso, i banditi hanno tentato di introdursi all'interno ignari del fatto che i proprietari stessero in casa. Una volta scoperti si sono dati alla fuga a mani vuote per le vie adiacenti.
Il tam tam, intanto, ha raggiunto in pochi istanti le pagine dei popolari social, mentre i Carabinieri (l'episodio di Giovinazzo, avvenuto il 28 ottobre scorso, è stato denunciato, quello di Terlizzi soltanto segnalato, nda), che indagano nel più stretto riserbo, si sono messi sulle tracce dei tre ladri, temerari e dotati di ogni arnese da scasso, fuggiti a bordo di un'Audi A3 di colore nero, sulla quale si sono concentrate le attenzioni dei militari, certi che si tratti sempre degli stessi malviventi.
L'autovettura, stando ai cittadini-sentinelle, si muove al calar delle tenebre, in particolar modo in periferia. A bordo ci sarebbero tre persone ben imbacuccate per non farsi riconoscere (mascherina anti Covid-19 sul volto e un cappello in testa, nda) che prediligerebbero gli appartamenti al piano terra con l'affaccio su strada (agendo a pianterreno, i malviventi possono sfruttare una via di fuga sicura e rapida, nda) e al primo piano, quelli in cui l'accessibilità è particolarmente agevole.
Il modus operandi, però, risulterebbe assai rudimentale: la tecnica, infatti, è quella del bumping, che serve per aprire con la forza le porte d'ingresso attraverso un pezzo di ferro, un cacciavite, un grimaldello o con il piede di porco, il classico strumento che permette di scassinare porte e finestre datate, in particolar modo al piano terra. Le indagini sono in corso pure con l'ausilio delle immagini della videosorveglianza che potrebbero aver immortalato il passaggio dell'auto sospetta.
I Carabinieri, intanto, una volta recepite le segnalazioni dei cittadini, hanno aumentato i consueti pattugliamenti sul territorio, in particolar modo nelle ore serali e nelle zone periferiche e residenziali. Inoltre è necessaria la collaborazione dei cittadini. Molto spesso basta una semplice segnalazione per sventare un furto.