Politica
Fumi dalla discarica, de Gennaro: «Fuori i documenti»
Il candidato sindaco in un video postato su Facebook: «Ecco cosa succede. Vogliamo chiarezza»
Giovinazzo - lunedì 31 ottobre 2016
15.52
Un'area, posta all'interno del V lotto, in cui è stata sequestrata Procura della Repubblica di Bari l'area di muro a secco lungo la strada vicinale di San Pietro Pago, dove non ci sono fiamme visibili ma una colonna di fumo costante, che si autoalimenta dal terreno e dalle crepe naturali della roccia.
Nulla può essere escluso, purtroppo. Ma nel mare di dubbi l'unica certezza è che dalla discarica di Giovinazzo fuoriescono fumi sospetti, «vapori caldi e maleodoranti, segno di una attività anomala all'interno della discarica» che potrebbero essere la causa delle emissioni maleodoranti che «a partire dal 13 ottobre, quindi da quasi 20 giorni» secondo Daniele de Gennaro, si sentono nell'agro cittadino e dei quali non si riesce a venire a capo.
Il fumo che esce potrebbe probabilmente derivare da gas che potrebbero essere esplosi e successivamente sprigionati nel sottosuolo a causa della presenza, spiegano gli specialisti dei Vigili del Fuoco «di sostanze infiammabili ed esplodenti» liberate nell'aria non solo dal V lotto, ma anche da una zona a ridosso del I lotto ormai saturo e su cui sono state abbancate numerose tonnellate di rifiuti solidi urbani. E questo causerebbe emissioni maleodoranti e fastidiose che hanno allarmato i cittadini.
Oggi è intervenuto su Facebook, con un video, il candidato sindaco della coalizione politica formata dai movimenti PrimaVera Alternativa e Abbracciamo la Città e da Sinistra Italiana. «Questa situazione è drammatica - afferma l'avvocato giovinazzese - perché potrebbe sintomatica di un danno ambientale in atto e che si stia verificando sul territorio. Noi, a questo punto, pretendiamo chiarezza e vogliamo che le istituzioni, il Comune di Giovinazzo e la Regione Puglia, mettano nelle nostre disponibilità tutti i documenti.
Abbiamo il dovere di ricevere le relazioni di sopralluogo che sono state effettuate dai Vigili del Fuoco, dal Corpo Forestale dello Stato, dall'Ufficio Tecnico - ha insistito nel video che vi riportiamo l'amministrativista - ed i verbali di sequestro eventualmente in possesso del Comune di Giovinazzo fatti dalla Procura della Repubblica di Bari. Noi su questo punto non molleremo e non arretreremo di un centimetro.
Domani 1 novembre - conclude de Gennaro - saremo in piazza Vittorio Emanuele II dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle ore 18.30 alle ore 21.00 con un banchetto informativo per rendere edotta la cittadinanza dei rischi che la nostra cittadina sta correndo e della necessità che la fase della post-gestione della discarica sia seguita in maniera corretta e secondo la vigente normativa».
Nulla può essere escluso, purtroppo. Ma nel mare di dubbi l'unica certezza è che dalla discarica di Giovinazzo fuoriescono fumi sospetti, «vapori caldi e maleodoranti, segno di una attività anomala all'interno della discarica» che potrebbero essere la causa delle emissioni maleodoranti che «a partire dal 13 ottobre, quindi da quasi 20 giorni» secondo Daniele de Gennaro, si sentono nell'agro cittadino e dei quali non si riesce a venire a capo.
Il fumo che esce potrebbe probabilmente derivare da gas che potrebbero essere esplosi e successivamente sprigionati nel sottosuolo a causa della presenza, spiegano gli specialisti dei Vigili del Fuoco «di sostanze infiammabili ed esplodenti» liberate nell'aria non solo dal V lotto, ma anche da una zona a ridosso del I lotto ormai saturo e su cui sono state abbancate numerose tonnellate di rifiuti solidi urbani. E questo causerebbe emissioni maleodoranti e fastidiose che hanno allarmato i cittadini.
Oggi è intervenuto su Facebook, con un video, il candidato sindaco della coalizione politica formata dai movimenti PrimaVera Alternativa e Abbracciamo la Città e da Sinistra Italiana. «Questa situazione è drammatica - afferma l'avvocato giovinazzese - perché potrebbe sintomatica di un danno ambientale in atto e che si stia verificando sul territorio. Noi, a questo punto, pretendiamo chiarezza e vogliamo che le istituzioni, il Comune di Giovinazzo e la Regione Puglia, mettano nelle nostre disponibilità tutti i documenti.
Abbiamo il dovere di ricevere le relazioni di sopralluogo che sono state effettuate dai Vigili del Fuoco, dal Corpo Forestale dello Stato, dall'Ufficio Tecnico - ha insistito nel video che vi riportiamo l'amministrativista - ed i verbali di sequestro eventualmente in possesso del Comune di Giovinazzo fatti dalla Procura della Repubblica di Bari. Noi su questo punto non molleremo e non arretreremo di un centimetro.
Domani 1 novembre - conclude de Gennaro - saremo in piazza Vittorio Emanuele II dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle ore 18.30 alle ore 21.00 con un banchetto informativo per rendere edotta la cittadinanza dei rischi che la nostra cittadina sta correndo e della necessità che la fase della post-gestione della discarica sia seguita in maniera corretta e secondo la vigente normativa».