Eventi e cultura
Franco Martini riporta Leopardi in scena
"Giacomo e l'Amore" alla "Tommaso Fiore" di Bari
Bari - sabato 28 febbraio 2015
13.01
«Pregio non ha, non ha ragion la vita se non per lui, per lui ch'all'uomo è tutto». Così scriveva Giacomo Leopardi ed a lui Franco Martini ha voluto dedicare un recital, già andato in scena l'estate scorsa presso la Vedetta sul Mediterraneo a Giovinazzo.
Questa sera, ad accompagnarlo, all'interno dell'auditorium della scuola di primo grado "Tommaso Fiore" di Bari, ci sarà Bianca Sorrentino. Due voci calde guideranno lo spettatore in un viaggio nelle liriche del poeta recanatese, in un vortice di emozioni che cristallizzeranno il tempo, riportandolo indietro a quel romanticismo lucido di cui Leopardi era portatore. Un crescendo di versi immortali accompagnati dalle belle musiche di Vito della Valle di Pompei, che già incantarono il pubblico giovinazzese.
Franco Martini non smette di sperimentare, di mettersi alla prova, e come spesso gli capita finisce con un successo figlio della passione e del gran lavoro dell'ex professore di liceo. Il suo non può essere più considerato, dopo tanti anni in cui ha calcato le scene, un teatro meramente amatoriale. È invece ricerca, elaborazione dei testi mai fine a se stessa, passione infinita per la letteratura e per il teatro, plasmati per il godimento emotivo del pubblico. Di amatoriale ha ben poco tutto questo, vista la grande preparazione di chi propone spettacoli di assoluto livello.
Questa sera il sipario si alzerà alle ore 20.30, per una pièce che vede alla regia lo stesso Franco Martini, concepita dal Gruppo Teatro Moduloesse in collaborazione con l'associazione Orizzonti. Dopo averla vista, forse, non penserete più a Giacomo Leopardi come ad un irriducibile pessimista.
Questa sera, ad accompagnarlo, all'interno dell'auditorium della scuola di primo grado "Tommaso Fiore" di Bari, ci sarà Bianca Sorrentino. Due voci calde guideranno lo spettatore in un viaggio nelle liriche del poeta recanatese, in un vortice di emozioni che cristallizzeranno il tempo, riportandolo indietro a quel romanticismo lucido di cui Leopardi era portatore. Un crescendo di versi immortali accompagnati dalle belle musiche di Vito della Valle di Pompei, che già incantarono il pubblico giovinazzese.
Franco Martini non smette di sperimentare, di mettersi alla prova, e come spesso gli capita finisce con un successo figlio della passione e del gran lavoro dell'ex professore di liceo. Il suo non può essere più considerato, dopo tanti anni in cui ha calcato le scene, un teatro meramente amatoriale. È invece ricerca, elaborazione dei testi mai fine a se stessa, passione infinita per la letteratura e per il teatro, plasmati per il godimento emotivo del pubblico. Di amatoriale ha ben poco tutto questo, vista la grande preparazione di chi propone spettacoli di assoluto livello.
Questa sera il sipario si alzerà alle ore 20.30, per una pièce che vede alla regia lo stesso Franco Martini, concepita dal Gruppo Teatro Moduloesse in collaborazione con l'associazione Orizzonti. Dopo averla vista, forse, non penserete più a Giacomo Leopardi come ad un irriducibile pessimista.