Politica
Francesca Galizia: «Investire Recovery Fund su donne e giovani per appiattire differenze tra Nord e Sud»
Le dichiarazioni della Capogruppo pentastellata nella Commissione Politiche europee
Giovinazzo - giovedì 25 marzo 2021
Comunicato Stampa
«Il Recovery fund è l'occasione che abbiamo per investire su futuro del Mezzogiorno, giovani e pari opportunità. Non possiamo permettere che il Paese continui ad andare a due velocità e dobbiamo garantire gli stessi servizi e le stesse opportunità a tutti i cittadini. E questo, in linea con quanto detto anche dal premier Draghi, deve essere un obiettivo primario del governo».
Lo dichiara la deputata giovinazzese del Movimento 5 Stelle, Francesca Galizia, capogruppo della commissione Politiche europee della Camera.
«Riduzione delle disuguaglianze sociali, accesso al lavoro per donne e giovani, servizi efficienti e infrastrutture sono i punti chiave su cui l'azione politica deve concentrarsi per eliminare i divari territoriali. Tutti temi che il Movimento 5 Stelle ha sempre portato avanti per creare quella sinergia fondamentale tra politiche su investimenti, lavoro, sanità e servizi – prosegue la deputata pugliese 5 Stelle – In questo modo, possiamo migliorare significativamente la quotidianità dei cittadini, diminuendo il divario tra Nord e Sud. Un obiettivo da raggiungere tramite il Pnrr, su cui si è incentrato il question time che settimana scorsa abbiamo rivolto al ministro Carfagna, la quale ci ha rassicurato che al Sud verrà investito almeno il 34% delle risorse del Piano di Ripresa e Resilienza, percentuale che sale al 48% in ambito agricolo e al 50% negli investimenti in infrastrutture e nel trasporto urbano sostenibile sino all'83% per la cosiddetta 'manutenzione stradale 4.0'. Soglia che nel parere approvato dalla Commissione Politiche europee abbiamo chiesto di innalzare perché risulta del tutto inadeguata rispetto all'obiettivo di ridurre disuguaglianze, colmare il gap di competitività e opportunità in termini di diritti e servizi essenziali e per questa via rafforzare significativamente la coesione territoriale. Per troppo tempo sono state vanificate le risorse destinate al Mezzogiorno – conclude Francesca Galizia – Nel 2017, per esempio, 647 opere pubbliche in tutta Italia sono state avviate ma non completate. Adesso abbiamo l'opportunità di mettere in campo progetti efficaci e mirati per rendere il nostro Paese più omogeneo e in grado di garantire gli stessi servizi a tutti i cittadini».
Lo dichiara la deputata giovinazzese del Movimento 5 Stelle, Francesca Galizia, capogruppo della commissione Politiche europee della Camera.
«Riduzione delle disuguaglianze sociali, accesso al lavoro per donne e giovani, servizi efficienti e infrastrutture sono i punti chiave su cui l'azione politica deve concentrarsi per eliminare i divari territoriali. Tutti temi che il Movimento 5 Stelle ha sempre portato avanti per creare quella sinergia fondamentale tra politiche su investimenti, lavoro, sanità e servizi – prosegue la deputata pugliese 5 Stelle – In questo modo, possiamo migliorare significativamente la quotidianità dei cittadini, diminuendo il divario tra Nord e Sud. Un obiettivo da raggiungere tramite il Pnrr, su cui si è incentrato il question time che settimana scorsa abbiamo rivolto al ministro Carfagna, la quale ci ha rassicurato che al Sud verrà investito almeno il 34% delle risorse del Piano di Ripresa e Resilienza, percentuale che sale al 48% in ambito agricolo e al 50% negli investimenti in infrastrutture e nel trasporto urbano sostenibile sino all'83% per la cosiddetta 'manutenzione stradale 4.0'. Soglia che nel parere approvato dalla Commissione Politiche europee abbiamo chiesto di innalzare perché risulta del tutto inadeguata rispetto all'obiettivo di ridurre disuguaglianze, colmare il gap di competitività e opportunità in termini di diritti e servizi essenziali e per questa via rafforzare significativamente la coesione territoriale. Per troppo tempo sono state vanificate le risorse destinate al Mezzogiorno – conclude Francesca Galizia – Nel 2017, per esempio, 647 opere pubbliche in tutta Italia sono state avviate ma non completate. Adesso abbiamo l'opportunità di mettere in campo progetti efficaci e mirati per rendere il nostro Paese più omogeneo e in grado di garantire gli stessi servizi a tutti i cittadini».