Cronaca
Fra gli ulivi di Giovinazzo l'ennesima centrale per il riciclaggio di auto
La scoperta delle Guardie Campestri. Ritrovate una Opel Corsa e una Hyundai Kona entrambe cannibalizzate
Giovinazzo - domenica 8 maggio 2022
L'ennesima centrale per il riciclaggio delle auto è stata scoperta in una zona rurale nelle campagne di Giovinazzo, al confine con Bitonto: due le scocche ritrovate, occultate fra gli alberi d'ulivo. Si tratta di una Opel Corsa, rinvenuta in località Peragineto, e di una Hyundai Kona, in località Recatania, entrambe cannibalizzate.
Nel corso degli ordinari pattugliamenti del territorio rurale - rafforzati dopo l'escalation di furti d'auto registrata in città - le Guardie Campestri hanno approfondito i controlli e scoperto l'ennesima officina a cielo aperto. Dopo le analisi del caso svolte in collaborazione con la Polizia Locale, gli uomini del Consorzio di via Gioia hanno scoperto che le due scocche erano state rubate, in entrambi i casi a Bari. Infine sono state sequestrate e messe a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Purtroppo, il mercato illecito delle auto rubate è inarrestabile e non passa giorno che non vengano effettuate denunce di mezzi rubati. Un fenomeno allarmante i cui dati, forniti ogni anno dal Ministero dell'Interno, confermano che spariscono quasi 9 auto ogni ora. Inoltre, a dispetto di una maggior diffusione di sofisticati sistemi antifurto, i topi d'auto aguzzano l'ingegno e sfidano le tecnologie ai danni non soltanto dei legittimi proprietari, ma anche delle compagnie assicurative.
Un fenomeno, dunque, sempre in fermento che vede coinvolte vere e propri gruppi criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le vetture e infine una "piattaforma logistica" in grado di ripulire i pezzi nei numerosi circuiti dei demolitori compiacenti.
Nel corso degli ordinari pattugliamenti del territorio rurale - rafforzati dopo l'escalation di furti d'auto registrata in città - le Guardie Campestri hanno approfondito i controlli e scoperto l'ennesima officina a cielo aperto. Dopo le analisi del caso svolte in collaborazione con la Polizia Locale, gli uomini del Consorzio di via Gioia hanno scoperto che le due scocche erano state rubate, in entrambi i casi a Bari. Infine sono state sequestrate e messe a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Purtroppo, il mercato illecito delle auto rubate è inarrestabile e non passa giorno che non vengano effettuate denunce di mezzi rubati. Un fenomeno allarmante i cui dati, forniti ogni anno dal Ministero dell'Interno, confermano che spariscono quasi 9 auto ogni ora. Inoltre, a dispetto di una maggior diffusione di sofisticati sistemi antifurto, i topi d'auto aguzzano l'ingegno e sfidano le tecnologie ai danni non soltanto dei legittimi proprietari, ma anche delle compagnie assicurative.
Un fenomeno, dunque, sempre in fermento che vede coinvolte vere e propri gruppi criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le vetture e infine una "piattaforma logistica" in grado di ripulire i pezzi nei numerosi circuiti dei demolitori compiacenti.