Politica
Forza Giovinazzo contro gli ambientalisti "ad orologeria"
Dalla Segreteria un reportage sugli interventi in Villa Comunale del 2010
Giovinazzo - giovedì 6 febbraio 2020
13.28
«Quanta poca conoscenza del recente passato o più semplicemente quanta voglia di celare quel recente passato. In questa città c'era un tempo in cui si arrecavano danni inenarrabili all'ambiente che ancora oggi ci affliggono e che qualcuno ha cercato, ovviamente, di smorzare».
Inizia così un duro comunicato stampa della segreteria cittadina di Forza Giovinazzo, guidata da Gaetano Depalo, attuale Assessore ai Lavori Pubblici e Decoro Urbano e che vede nei Consiglieri Ruggero Iannone e Antonella Marzella l'espressione nell'assise comunale. Il tema è quello del verde pubblico, dove più volte è stata utilizzata l'espressione "ambientalisti ad orologeria".
«Ma vediamo - scrivono i forzisti giovinazzesi - in minima parte cosa accadde in quegli anni, periodi in cui tanti, troppi, restavano, faziosamente in silenzio. Per questo noi non dimentichiamo gli alberi abbattuti e gli arbusti espiantati nella Villa Comunale durante l'anno 2010 - è l'attacco rivolto a chi attualmente accusa l'Amministrazione Depalma di gestire male il verde pubblico -, con soldi della Daneco, gestore, in quel tempo, della discarica di San Pietro Pago e provenienti dall'ampliamento del sesto lotto di discarica nonché dall'impianto di trattamento e smaltimento transitorio dei rifiuti. Ben 125.000 euro di ristoro ambientale - evidenziano dalla segreteria di via Cappuccini - spesi per eradicare-tagliare centinaia di alberi e di essenze (in allegato la documentazione cartacea, quella fotografica ed il computo metrico dei lavori)».
Forza Giovinazzo esprime anche posizioni diametralmente opposte a quelle degli amministratori dell'epoca sulle scelte operate all'interno del Parco Scianatico, altra area molto frequentata dai giovinazzesi, soprattutto in primavera ed in estate: «Per non parlare poi di quanti esemplari furono rimossi nel rigoglioso Parco Scianatico - continua la nota - quando venne riaperto, utilizzando i danari di un fantomatico benefattore, di cui si sapeva poco o nulla, altra singolarità di allora. Correvano gli anni 2006/2008. Non dimentichiamo neanche i palmizi che furono rimossi tra Villa Comunale, Stazione e Piazza Vittorio Emanuele II - proseguono da Forza Giovinazzo - e che chiaramente non sono stati mai sostituiti né con le medesime essenze, né con altre».
I forzisti però non si nascondono dietro la propaganda politica e ricordano anche le situazioni di emergenza dell'epoca, ma non mancano di tirare stoccate agli avversari dell'allora maggioranza: «Per carità - rimarcano cercando di essere obiettivi -, in quel momento storico c'era anche il punteruolo rosso e sicuramente tutte queste alberature rimosse, in più punti della città, ma soprattutto in Villa Palombella furono espiantate dopo valutazioni, immaginiamo, tecniche, ma ovviamente resta il dato e cioè che non sono state più reimpiantate».
«Ovviamente - è il nuovo affondo - in quel tempo non c'erano i Comitati o, se c'erano, erano tutti ovviamente silenti, forse perché composti direttamente o indirettamente, come lo sono ancora oggi, prevalentemente da Consiglieri dell'attuale opposizione o dai loro congiunti ed affini che, solo ora, invece, con veemenza, si scagliano anche quando si tratta di riqualificare un'area, come ad esempio piazzetta Stallone, dove tra l'altro verranno reimpiantate nuove e giovani alberature, dopo l'abbattimento di soli cinque piante. Ben poca cosa rispetto ai numeri appena indicati».
Da Forza Giovinazzo rivendicano quindi l'operato dell'Amministrazione comunale in cui opera lo stesso Depalo: «Ci preme ricordare - si legge ancora nella nota stampa - che solo nel 2019 a Giovinazzo sono stati piantati circa 120 nuovi alberi, di cui circa una novantina solo nella Villa Comunale, appena riqualificata, proprio per compensare le carenze derivanti dalla eradicazione del 2010. Ma di questi dati incontrovertibili nessuno, ovviamente, vi parlerà mai».
La chiusura è un manifesto delle volontà di continuare ad operare dall'interno di un esecutivo cittadino di cui Forza Giovinazzo si sente non solo parte integrante, ma parte fondamentale: «Ciononostante - scrivono gli uomini e le donne del direttivo -, noi andiamo avanti per il bene di Giovinazzo. Continuiamo ad ascoltare le istanze dei cittadini, i loro suggerimenti ed anche le loro critiche, quando esse sono poste con garbo e sono fondate e costruttive. Invitiamo i giovinazzesi a non farsi strumentalizzare da chi cerca di mascherare i fatti ed a guardare al futuro con coraggio e con prospettiva per le nuove generazioni», è la chiusura netta.
*Sotto l'articolo alcune foto e la documentazione relativa al 2010 inviataci in allegato al comunicato.
Inizia così un duro comunicato stampa della segreteria cittadina di Forza Giovinazzo, guidata da Gaetano Depalo, attuale Assessore ai Lavori Pubblici e Decoro Urbano e che vede nei Consiglieri Ruggero Iannone e Antonella Marzella l'espressione nell'assise comunale. Il tema è quello del verde pubblico, dove più volte è stata utilizzata l'espressione "ambientalisti ad orologeria".
«Ma vediamo - scrivono i forzisti giovinazzesi - in minima parte cosa accadde in quegli anni, periodi in cui tanti, troppi, restavano, faziosamente in silenzio. Per questo noi non dimentichiamo gli alberi abbattuti e gli arbusti espiantati nella Villa Comunale durante l'anno 2010 - è l'attacco rivolto a chi attualmente accusa l'Amministrazione Depalma di gestire male il verde pubblico -, con soldi della Daneco, gestore, in quel tempo, della discarica di San Pietro Pago e provenienti dall'ampliamento del sesto lotto di discarica nonché dall'impianto di trattamento e smaltimento transitorio dei rifiuti. Ben 125.000 euro di ristoro ambientale - evidenziano dalla segreteria di via Cappuccini - spesi per eradicare-tagliare centinaia di alberi e di essenze (in allegato la documentazione cartacea, quella fotografica ed il computo metrico dei lavori)».
Forza Giovinazzo esprime anche posizioni diametralmente opposte a quelle degli amministratori dell'epoca sulle scelte operate all'interno del Parco Scianatico, altra area molto frequentata dai giovinazzesi, soprattutto in primavera ed in estate: «Per non parlare poi di quanti esemplari furono rimossi nel rigoglioso Parco Scianatico - continua la nota - quando venne riaperto, utilizzando i danari di un fantomatico benefattore, di cui si sapeva poco o nulla, altra singolarità di allora. Correvano gli anni 2006/2008. Non dimentichiamo neanche i palmizi che furono rimossi tra Villa Comunale, Stazione e Piazza Vittorio Emanuele II - proseguono da Forza Giovinazzo - e che chiaramente non sono stati mai sostituiti né con le medesime essenze, né con altre».
I forzisti però non si nascondono dietro la propaganda politica e ricordano anche le situazioni di emergenza dell'epoca, ma non mancano di tirare stoccate agli avversari dell'allora maggioranza: «Per carità - rimarcano cercando di essere obiettivi -, in quel momento storico c'era anche il punteruolo rosso e sicuramente tutte queste alberature rimosse, in più punti della città, ma soprattutto in Villa Palombella furono espiantate dopo valutazioni, immaginiamo, tecniche, ma ovviamente resta il dato e cioè che non sono state più reimpiantate».
«Ovviamente - è il nuovo affondo - in quel tempo non c'erano i Comitati o, se c'erano, erano tutti ovviamente silenti, forse perché composti direttamente o indirettamente, come lo sono ancora oggi, prevalentemente da Consiglieri dell'attuale opposizione o dai loro congiunti ed affini che, solo ora, invece, con veemenza, si scagliano anche quando si tratta di riqualificare un'area, come ad esempio piazzetta Stallone, dove tra l'altro verranno reimpiantate nuove e giovani alberature, dopo l'abbattimento di soli cinque piante. Ben poca cosa rispetto ai numeri appena indicati».
Da Forza Giovinazzo rivendicano quindi l'operato dell'Amministrazione comunale in cui opera lo stesso Depalo: «Ci preme ricordare - si legge ancora nella nota stampa - che solo nel 2019 a Giovinazzo sono stati piantati circa 120 nuovi alberi, di cui circa una novantina solo nella Villa Comunale, appena riqualificata, proprio per compensare le carenze derivanti dalla eradicazione del 2010. Ma di questi dati incontrovertibili nessuno, ovviamente, vi parlerà mai».
La chiusura è un manifesto delle volontà di continuare ad operare dall'interno di un esecutivo cittadino di cui Forza Giovinazzo si sente non solo parte integrante, ma parte fondamentale: «Ciononostante - scrivono gli uomini e le donne del direttivo -, noi andiamo avanti per il bene di Giovinazzo. Continuiamo ad ascoltare le istanze dei cittadini, i loro suggerimenti ed anche le loro critiche, quando esse sono poste con garbo e sono fondate e costruttive. Invitiamo i giovinazzesi a non farsi strumentalizzare da chi cerca di mascherare i fatti ed a guardare al futuro con coraggio e con prospettiva per le nuove generazioni», è la chiusura netta.
*Sotto l'articolo alcune foto e la documentazione relativa al 2010 inviataci in allegato al comunicato.