Folle notte di scorribande. In azione la stessa banda?

Ladri sempre attivi. Prima l'assalto all'area di servizio Q8, lungo la strada statale 16 bis, poi all'interno della tabaccheria Sant'Agostino. Una notte di fughe da una parte all'altra di Giovinazzo per ricavarne un bottino ingente, anche se non ancora quantificato, e non di poco conto, come scritto erroneamente in un primo momento.

La banda (o una delle due che potrebbero aver agito in contemporanea) che la notte scorsa è entrata in azione, ha infatti fatto incetta di contanti, pacchetti di sigarette e tagliandi della lotteria istantanea. E il bottino poteva essere ancora più cospicuo se non fosse piombata sulla scena una gazzella dei Carabinieri. Si sospetta - ma al momento è solo un'ipotesi investigativa - che possa esservi una correlazione tra i due episodi. Le indagini, condotte dai militari dell'Arma, sono in corso.

La cosa certa, per ora, è che a Giovinazzo, fra le ore 02.30 e le ore 03.00, sono stati messi a segno ben due furti. Il primo, intorno alle ore 02.30, è avvenuto nell'area di servizio Q8, sulla strada statale 16 bis. I malviventi, tutti a volto coperto, hanno scardinato la colonnina del self service. Muniti, secondo i primi rilievi, di una fiamma ossidrica hanno forzato il cassetto per poi asportare il contenuto all'interno di esso, ancora in fase di esatta quantificazione.

L'allarme è scattato all'istante. I ladri hanno agito senza troppi complimenti, ma nel giro di pochi minuti sono fuggiti a tutto gas per l'arrivo dei Carabinieri della locale Stazione. Probabilmente viaggiavano a bordo di una di un'Alfa Romeo 156 station wagon di colore grigio, ed erano in quattro. Quella stessa autovettura, infatti, i militari della Compagnia di Molfetta la incroceranno pochi minuti più tardi, tra via Marconi e piazza Sant'Agostino.

L'Alfa Romeo 156 station wagon, infatti, è ricomparsa in paese intorno alle ore 03.00. Evidentemente non certo appagati per quanto racimolato nell'area di servizio Q8, devono aver pensato che si potesse ottenere di più cambiando obiettivo. Ed ecco, allora, l'assalto alla tabaccheria Sant'Agostino. Quattro, tutti incappucciati, i ladri che hanno fatto un buco nella porta d'ingresso metallica servendosi di una fiamma ossidrica. Ed anche in questo caso tanti si sono rivelati i danni cagionati per la perpetrazione del furto.

I banditi sono poi entrati in fretta e in furia e nel giro di una manciata di secondi hanno ripulito i cassetti dei tre registratori di cassa, contenenti denaro, e arraffato vari pacchetti di sigarette e tagliandi della lotteria istantanea. A notarli, mentre si intrufolavano nell'esercizio commerciale di via Marconi, è stato un residente che, sentendo dei rumori sospetti provenire dalla tabaccheria, ha immediatamente telefonato al numero gratuito 112 segnalando che quattro ladri erano in azione proprio sotto i suoi occhi.

Nel frattempo, la telefonata è stata raccolta dalla centrale operativa della Compagnia di Molfetta, che ha subito inviato una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile per verificare. I militari, supportati da quelli in servizio presso la Stazione di Giovinazzo e dai colleghi in abiti civili del Nucleo Operativo hanno fatto a tempo a scorgere le fasi finali. E gli sguardi di tutti i protagonisti della nottata si sono quasi incrociati.

I malviventi - quattro -, viste le gazzelle in arrivo, sono giusto riusciti a caricare sul loro mezzo, l'Alfa Romeo 156, gran parte della refurtiva (e non una minima, come si era scritto in un primo momento), lasciandone a malincuore dell'altra per terra. Infilatisi in fretta in auto sono ripartiti sgommando, facendo perdere le proprie tracce nel buio della notte. Parte della refurtiva, ovviamente, è stata recuperata tra via Marconi, via Balilla e via Daconto, mentre gli investigatori hanno proceduto con i rilievi del caso.

Essendo difficile una coincidenza, due sono i casi: o gli stessi autori si sono mossi a forte velocità dalla Q8 alla tabaccheria Sant'Agostino, una volta compiuto il primo furto, o, comunque, si tratta di persone diverse che agiscono in accordo, per creare diversivi, spostando le forze dell'ordine in un punto, per permettere ai complici di agire indisturbati, o quasi, in un altro. Quali siano le ipotesi, il tutto s'è rivelato un colpo redditizio.

Intanto, tutto il film delle due scorribande è ora al vaglio dei Carabinieri, diretti dal capitano Vito Ingrosso, che stanno visionando le registrazioni delle riprese effettuate dal circuito di videosorveglianza dell'area di servizio Q8 e della tabaccheria Sant'Agostino, alla ricerca di indizi utili per l'identificazione della banda.