Politica
Finanziamenti, il PD racconta la sua verità
La Segreteria cittadina contro le «bufale dell'Amministrazione»
Giovinazzo - venerdì 13 aprile 2018
09.00
L'Amministrazione comunale racconta solo una parte della verità sui finanziamenti ottenuti in vari ambiti, nasconde la polvere sotto il tappeto del silenzio e si affida ad una comunicazione istituzionale fantasiosa.
Questo in sintesi il messaggio chiaro che arriva dalla Segreteria cittadina del Partito Democratico guidata da Mimmo Brancato, che parte nella sua analisi dal finanziamento di 300.000 euro ottenuto dall'Amministrazione per il nuovo Centro Comunale di Raccolta dei rifiuti. Quel finanziamento, secondo i Democratici, «giunge dopo aver partecipato più volte al bando e dopo quasi tre anni dall'affidamento dell'incarico: si tratta, per così dire - ironizzano -, di un finanziamento conferito "ad honorem", dopo che le strade vicinali sono diventate una discarica a cielo aperto e dopo aver avviato un servizio senza il supporto di un vero centro di raccolta.
Anche il finanziamento di 241.000 euro (non 300.000 come affermò il Sindaco) per la costruzione di 8 isole ecologiche - insistono - non è un successo dell'Amministrazione, perché il fondo per il finanziamento era più capiente della somma complessiva dei finanziamenti richiesti dai comuni pugliesi, tanto che dello stanziamento complessivo regionale sono addirittura avanzati 80.000 euro».
In questi giorni è partito il cantiere per il restyling della passeggiata storica di via Marina e dal PD spiegano: «Il 13 marzo scorso è stato consegnato il cantiere per l'esecuzione dei lavori per un importo di circa 155.000 euro, dopo una gara appaltata nel 2013 ad altra ditta e dopo aver speso inutilmente in questi anni, tra progettazioni, saggi e spese legali, più di 95.000 euro, ovvero dopo aver prodotto un non trascurabile danno per le casse comunali. Insomma, i nostri pessimi amministratori - sintetizza la nota - non hanno nulla di cui vantarsi».
Poi dalla Segreteria cittadina attaccano anche l'Assessore alle Politiche Educative, Michele Sollecito, in seguito ad un'interrogazione in Consiglio comunale giunta da Gianni Camporeale, il quale aveva sottolineato l'opportunità di candidarsi al bando regionale "Community Library, Biblioteca di Comunità". Di diverso parere era stato Sollecito, che aveva evidenziato come il Comune di Giovinazzo sarebbe partito svantaggiato poiché possiede già una biblioteca. E così dal PD arriva un'altra stoccata: «Camporeale fece notare che era nelle previsioni lo stanziamento di ulteriori risorse e che quindi sarebbe stato comunque opportuno partecipare. Ma Sollecito - attaccano -, si sa, sta alla scienza amministrativa, come il verbo di Agostino alla teologia: la candidatura non fu presentata. Così è successo che a dicembre 2017 tutti i Comuni presentatori di progetti hanno ricevuto finanziamenti, compresi Bitonto, Molfetta e Terlizzi che come Giovinazzo hanno biblioteche già beneficiarie di altri precedenti sovvenzionamenti».
Un altro aspetto analizzato nella missiva è relativo alla rigenerazione del centro storico, finanziamenti a cui il Comune difficilmente accederà vista una graduatoria assai deficitaria. Dal PD infatti insistono: «Infine, come non menzionare la bocciatura del Progetto di rigenerazione urbana piazzatosi all'82° posto in graduatoria su 83 progetti presentati.
Come al solito - è l'affondo -, dopo la pubblicazione della cattiva notizia, alcuni dei nostri amministratori, sindaco in primis, avevano rasserenato e tranquillizzato tutti noi, perché di lì a poco sarebbero stati stanziate altre risorse (puntavano cioè al solito finanziamento ad honorem). Il rifinanziamento c'è stato - spiegano i Dem -, ma con la nuova dotazione finanziaria di ulteriori 60 milioni di euro, che ha portato a 175 i milioni adesso a disposizione sarà possibile coprire fino al 40° posto della graduatoria. Giovinazzo, penultima in classifica, è rimasta al palo».
E visto che siamo in giornate in cui il calcio ha tenuto banco nelle discussioni di tutta Italia, il Partito Democratico chiosa con una battuta sull'Amministrazione dal sapore amaro: «Insomma dalla Regione piovono soldi europei - si legge - perché siamo alla fine del Programma Operativo 2014-2020 e bisogna spendere. Ma se non fosse così, Depalma e i suoi "campionissimi" ci avrebbero condannati alla retrocessione».
Questo in sintesi il messaggio chiaro che arriva dalla Segreteria cittadina del Partito Democratico guidata da Mimmo Brancato, che parte nella sua analisi dal finanziamento di 300.000 euro ottenuto dall'Amministrazione per il nuovo Centro Comunale di Raccolta dei rifiuti. Quel finanziamento, secondo i Democratici, «giunge dopo aver partecipato più volte al bando e dopo quasi tre anni dall'affidamento dell'incarico: si tratta, per così dire - ironizzano -, di un finanziamento conferito "ad honorem", dopo che le strade vicinali sono diventate una discarica a cielo aperto e dopo aver avviato un servizio senza il supporto di un vero centro di raccolta.
Anche il finanziamento di 241.000 euro (non 300.000 come affermò il Sindaco) per la costruzione di 8 isole ecologiche - insistono - non è un successo dell'Amministrazione, perché il fondo per il finanziamento era più capiente della somma complessiva dei finanziamenti richiesti dai comuni pugliesi, tanto che dello stanziamento complessivo regionale sono addirittura avanzati 80.000 euro».
In questi giorni è partito il cantiere per il restyling della passeggiata storica di via Marina e dal PD spiegano: «Il 13 marzo scorso è stato consegnato il cantiere per l'esecuzione dei lavori per un importo di circa 155.000 euro, dopo una gara appaltata nel 2013 ad altra ditta e dopo aver speso inutilmente in questi anni, tra progettazioni, saggi e spese legali, più di 95.000 euro, ovvero dopo aver prodotto un non trascurabile danno per le casse comunali. Insomma, i nostri pessimi amministratori - sintetizza la nota - non hanno nulla di cui vantarsi».
Poi dalla Segreteria cittadina attaccano anche l'Assessore alle Politiche Educative, Michele Sollecito, in seguito ad un'interrogazione in Consiglio comunale giunta da Gianni Camporeale, il quale aveva sottolineato l'opportunità di candidarsi al bando regionale "Community Library, Biblioteca di Comunità". Di diverso parere era stato Sollecito, che aveva evidenziato come il Comune di Giovinazzo sarebbe partito svantaggiato poiché possiede già una biblioteca. E così dal PD arriva un'altra stoccata: «Camporeale fece notare che era nelle previsioni lo stanziamento di ulteriori risorse e che quindi sarebbe stato comunque opportuno partecipare. Ma Sollecito - attaccano -, si sa, sta alla scienza amministrativa, come il verbo di Agostino alla teologia: la candidatura non fu presentata. Così è successo che a dicembre 2017 tutti i Comuni presentatori di progetti hanno ricevuto finanziamenti, compresi Bitonto, Molfetta e Terlizzi che come Giovinazzo hanno biblioteche già beneficiarie di altri precedenti sovvenzionamenti».
Un altro aspetto analizzato nella missiva è relativo alla rigenerazione del centro storico, finanziamenti a cui il Comune difficilmente accederà vista una graduatoria assai deficitaria. Dal PD infatti insistono: «Infine, come non menzionare la bocciatura del Progetto di rigenerazione urbana piazzatosi all'82° posto in graduatoria su 83 progetti presentati.
Come al solito - è l'affondo -, dopo la pubblicazione della cattiva notizia, alcuni dei nostri amministratori, sindaco in primis, avevano rasserenato e tranquillizzato tutti noi, perché di lì a poco sarebbero stati stanziate altre risorse (puntavano cioè al solito finanziamento ad honorem). Il rifinanziamento c'è stato - spiegano i Dem -, ma con la nuova dotazione finanziaria di ulteriori 60 milioni di euro, che ha portato a 175 i milioni adesso a disposizione sarà possibile coprire fino al 40° posto della graduatoria. Giovinazzo, penultima in classifica, è rimasta al palo».
E visto che siamo in giornate in cui il calcio ha tenuto banco nelle discussioni di tutta Italia, il Partito Democratico chiosa con una battuta sull'Amministrazione dal sapore amaro: «Insomma dalla Regione piovono soldi europei - si legge - perché siamo alla fine del Programma Operativo 2014-2020 e bisogna spendere. Ma se non fosse così, Depalma e i suoi "campionissimi" ci avrebbero condannati alla retrocessione».