Religioni
Festa di Sant'Antonio di Padova, festa di popolo
Ieri sera imbarco, sbarco e processione del Santo per le vie cittadine
Giovinazzo - lunedì 20 giugno 2016
11.43
Fra' Zaccaria Donatelli e fra' Giampaolo Lacerenza che riflettono sul senso profondo di questa solennità, affacciati da un'abitazione nel cosiddetto "tamburo", la rocca che sovrasta Cala Porto. Sotto una folla che prega e che è giunta per salutare il Santo, appena sbarcato.
La Festa di Sant'Antonio di Padova, organizzata dai Frati Cappuccini, svoltasi ieri sera, resta una delle ricorrenze più sentite dai giovinazzesi. Una tradizione antica che ancora non si è persa. La statua, dopo l'imbarco ed il consueto sbarco, ha poi percorso le vie cittadine, sulle spalle dei volontari degli Amici del Gozzo, accompagnati dall'Associazione Marinai d'Italia della locale sezione. Con loro la musica della "Giuseppe Verdi" e del "Concerto Bandistico Città di Giovinazzo", ormai uniti in un'unica formazione. Infine il rientro presso la chiesa dei Frati in via Crocifisso.
Nella riflessione fatta in Cala Porto, tutto il disagio per i tempi difficili che stiamo vivendo, sia dal punto di vista della fede sia da quello sociale ed economico. Mai i Cappuccini dimenticano, nelle loro omelie, gli ultimi, coloro che sono in difficoltà. E Sant'Antonio a loro rivolge il suo sguardo benevolo.
L'amore di questa città per il Santo portoghese resta immutato nel tempo, così come resta ferma la devozione di tanti giovinazzesi emigrati all'estero, che nei giorni scorsi ci hanno letto oltreoceano. A loro, soprattutto a loro, dedichiamo la nostra mini gallery fotografica per farli sentire meno lontani.
La Festa di Sant'Antonio di Padova, organizzata dai Frati Cappuccini, svoltasi ieri sera, resta una delle ricorrenze più sentite dai giovinazzesi. Una tradizione antica che ancora non si è persa. La statua, dopo l'imbarco ed il consueto sbarco, ha poi percorso le vie cittadine, sulle spalle dei volontari degli Amici del Gozzo, accompagnati dall'Associazione Marinai d'Italia della locale sezione. Con loro la musica della "Giuseppe Verdi" e del "Concerto Bandistico Città di Giovinazzo", ormai uniti in un'unica formazione. Infine il rientro presso la chiesa dei Frati in via Crocifisso.
Nella riflessione fatta in Cala Porto, tutto il disagio per i tempi difficili che stiamo vivendo, sia dal punto di vista della fede sia da quello sociale ed economico. Mai i Cappuccini dimenticano, nelle loro omelie, gli ultimi, coloro che sono in difficoltà. E Sant'Antonio a loro rivolge il suo sguardo benevolo.
L'amore di questa città per il Santo portoghese resta immutato nel tempo, così come resta ferma la devozione di tanti giovinazzesi emigrati all'estero, che nei giorni scorsi ci hanno letto oltreoceano. A loro, soprattutto a loro, dedichiamo la nostra mini gallery fotografica per farli sentire meno lontani.