Vita di città
Fede e devozione, così Giovinazzo ha reso omaggio a Santi Medici - FOTO
Ieri sera la processione per le strade della città
Giovinazzo - lunedì 14 ottobre 2024
Una grande testimonianza di fede e antica devozione sono state rivolte dalla comunità cittadina verso i SS. Medici portati ieri sera in processione per le vie della città di Giovinazzo. La fede rinnovata è stata espressa nel rispetto di un culto molto sentito e di una devozione che affonda le radici nel tempo passato.
Dalla loro dimora sacra, l'antica e splendida chiesa Santa Maria di Costantinopoli, i simulacri dei due medici martiri cristiani Cosma e Damiano sono stati portati in processione. I due fratelli hanno dedicato la loro vita professionale a prendersi cura dei poveri e dei bisognosi diventando un concreto esempio per tutti i cristiani uniti nella fede per loro e per Maria SS. di Costantinopoli che su questa festa ogni anno pone la sua ala protettrice.
Tanta gente ha seguito la processione e si è unita in preghiera accanto ai confratelli della Confraternita S. Maria di Costantinopoli e all'Associazione SS. Medici Cosma e Damiano presente con il gruppo femminile. Prima della processione abbiamo incontrato il priore Carmine Palermo alla guida della suddetta Confraternita; gli abbiamo chiesto un bilancio sulle iniziative svolte del ricco programma dei festeggiamenti.
«Sono soddisfatto per la riuscita, per il riscontro ottenuto da tutte le iniziative - ci ha detto il priore della Confraternita S. Maria di Costantinopoli. Il progetto di restauro partito da qualche anno sta dando buoni risultati; la somma raccolta non copre il lavoro previsto: in questo anno posso affermare che è andata bene. Il progetto di restauro e risanamento conservativo è nato perché forse ci sentiamo miracolati, cioè di aver ricevuto il dono di prenderci cura dell'antica chiesa e questo dono lo stiamo trasmettendo alla comunità cittadina che può partecipare alla raccolta fondi anche donando un piccolo contributo. Per il futuro si prevede che il progetto prosegua, ci saranno altri eventi anche per avvicinare i più giovani alla chiesa. A febbraio pensiamo di organizzare un conviviale, un giorno di festa che ponga attenzione anche al progetto; altre iniziative sono in cantiere per il 2025», ha così concluso.
L'uscita della processione è stata preceduta da un momento di preghiera condotto in chiesa da Padre Pasquale Rago, Assistente Ecclesiastico della chiesa S. Maria di Costantinopoli, che ha riunito intorno a sé i confratelli e ha invocato l'intercessione dei SS. Medici affidando a loro una accorata preghiera.
«Dalla loro chiesa escono i Santi Medici, preghiamo per chi soffre, perché la pace fiorisca, per chi è in carcere, per chi lavora le campagne che possano ricevere il dono della pioggia, per noi sacerdoti e per chi ha reso possibile l'apertura della chiesa con un importante progetto; chiediamo allo Spirito Santo che ci illumini e ci protegga», ha affermato padre Pasquale Rago.
La tradizione, nella festa dei Santi Medici, è stato un momento d'incontro rappresentato degnamente anche dalla musica delle formazioni bandistiche della nostra cittadina che hanno allietato l'animo del pubblico dei fedeli con la loro musica molto apprezzata. La festa è stata espressione di un forte senso religioso di comunione e di condivisione nella comunità giovinazzese, che ogni anno si rivolge con profonda e sentita devozione ai Santi Medici.
Dalla loro dimora sacra, l'antica e splendida chiesa Santa Maria di Costantinopoli, i simulacri dei due medici martiri cristiani Cosma e Damiano sono stati portati in processione. I due fratelli hanno dedicato la loro vita professionale a prendersi cura dei poveri e dei bisognosi diventando un concreto esempio per tutti i cristiani uniti nella fede per loro e per Maria SS. di Costantinopoli che su questa festa ogni anno pone la sua ala protettrice.
Tanta gente ha seguito la processione e si è unita in preghiera accanto ai confratelli della Confraternita S. Maria di Costantinopoli e all'Associazione SS. Medici Cosma e Damiano presente con il gruppo femminile. Prima della processione abbiamo incontrato il priore Carmine Palermo alla guida della suddetta Confraternita; gli abbiamo chiesto un bilancio sulle iniziative svolte del ricco programma dei festeggiamenti.
«Sono soddisfatto per la riuscita, per il riscontro ottenuto da tutte le iniziative - ci ha detto il priore della Confraternita S. Maria di Costantinopoli. Il progetto di restauro partito da qualche anno sta dando buoni risultati; la somma raccolta non copre il lavoro previsto: in questo anno posso affermare che è andata bene. Il progetto di restauro e risanamento conservativo è nato perché forse ci sentiamo miracolati, cioè di aver ricevuto il dono di prenderci cura dell'antica chiesa e questo dono lo stiamo trasmettendo alla comunità cittadina che può partecipare alla raccolta fondi anche donando un piccolo contributo. Per il futuro si prevede che il progetto prosegua, ci saranno altri eventi anche per avvicinare i più giovani alla chiesa. A febbraio pensiamo di organizzare un conviviale, un giorno di festa che ponga attenzione anche al progetto; altre iniziative sono in cantiere per il 2025», ha così concluso.
L'uscita della processione è stata preceduta da un momento di preghiera condotto in chiesa da Padre Pasquale Rago, Assistente Ecclesiastico della chiesa S. Maria di Costantinopoli, che ha riunito intorno a sé i confratelli e ha invocato l'intercessione dei SS. Medici affidando a loro una accorata preghiera.
«Dalla loro chiesa escono i Santi Medici, preghiamo per chi soffre, perché la pace fiorisca, per chi è in carcere, per chi lavora le campagne che possano ricevere il dono della pioggia, per noi sacerdoti e per chi ha reso possibile l'apertura della chiesa con un importante progetto; chiediamo allo Spirito Santo che ci illumini e ci protegga», ha affermato padre Pasquale Rago.
La tradizione, nella festa dei Santi Medici, è stato un momento d'incontro rappresentato degnamente anche dalla musica delle formazioni bandistiche della nostra cittadina che hanno allietato l'animo del pubblico dei fedeli con la loro musica molto apprezzata. La festa è stata espressione di un forte senso religioso di comunione e di condivisione nella comunità giovinazzese, che ogni anno si rivolge con profonda e sentita devozione ai Santi Medici.