Cronaca
Fase 2, il pericolo arriva dai più giovani (FOTO)
Il nostro reportage fotografico nella serata di sabato
Giovinazzo - domenica 10 maggio 2020
06.00
Il pericolo viene dai più giovani. In tanti ci avete scritto in questa prima settimana di Fase 2 dell'emergenza sanitaria per evidenziare comportamenti scorretti dei ragazzi. Ed oltre a voi c'era stata la denuncia di PrimaVera Alternativa.
E ieri sera, sabato 9 maggio, siamo stati in giro dalle 19.00 alle 21.00 circa per capire come stesse andando. In piazza Vittorio Emanuele II la maggior parte delle persone erano adulti o anziani e non sempre sulle panchine le distanze di sicurezza erano mantenute soprattutto da questi ultimi. L'utilizzo delle mascherine non sempre corretto e soprattutto pochissimi indossavano i guanti (la speranza è che avessero disinfettato le mani).
Su via Marina adulti a passeggio o seduti (si spera dello stesso nucleo familiare) presi dal tramonto sempre suggestivo, così come sul Lungomare Marina Italiana, dove le panchine sono diventate ritrovo di ragazzi e non solo. E la distanza di un metro è risultata una vana promessa. In piazza Costantinopoli giovanissime con mascherine ma non a debita distanza.
Peggio è andata nel centro storico, dove abbiamo incrociato gruppetti di giovani e giovanissimi: in cinque, sei, sette in un paio di metri quadrati, così come in piazza San Salvatore. In piazzale Leichardt alcune coppie a fare jogging, altre sedute alle panchine ben distanziati, altri con mascherine indossate un po' alla "come ci pare". E nuovi capannelli, questa volta di diversi nuclei familiari. E ci sentiamo di sottolineare che ci vorrebbe più prudenza.
E la Polizia Locale?
C'era, con una pattuglia ad evitare capannelli alle spalle di Palazzo di Città e sul primo tratto del lungomare di Ponente e poi verso via Marconi. Nessun problema rilevante in zona Villa Comunale, col polmone verde chiuso e rari passanti che sono diventati rarissimi dopo le 21.00.
Infine, abbiamo riscontrato ordinate file presso le attività commerciali che fanno servizio d'asporto. Peccato per alcuni incivili che hanno pensato bene di consumare i pasti non lontano dai locali (ne scriviamo in un report). E di questo il Comune dovrà occuparsi a partire da domani, senza esitazione alcuna. La tolleranza non paga.
Resta l'interrogativo sollevato anche da settori della politica, di maggioranza e d'opposizione: ma ai ragazzi che si rincorrevano sul molo di sottovento e su Corso Amedeo d'Aosta a chi ci deve pensare? Le istituzioni o le famiglie? Deve esserci una "guardia" per ognuno di loro?
A ciascuno il compito di farsi un esame di coscienza. Il virus non ha finito la sua corsa. Ieri nessun morto in Puglia, ma ben 20 contagi solo nella nostra ex provincia. Nessuno si sogni di abbassare la guardia. La normalità è ancora un miraggio necessariamente lontano.
Nella nostra mini-galleria fotografica alcuni scatti volutamente non da distanza ravvicinata che immortalano qualche capannello pericoloso per la salute e momenti di normale relax di alcune famiglie.
E ieri sera, sabato 9 maggio, siamo stati in giro dalle 19.00 alle 21.00 circa per capire come stesse andando. In piazza Vittorio Emanuele II la maggior parte delle persone erano adulti o anziani e non sempre sulle panchine le distanze di sicurezza erano mantenute soprattutto da questi ultimi. L'utilizzo delle mascherine non sempre corretto e soprattutto pochissimi indossavano i guanti (la speranza è che avessero disinfettato le mani).
Su via Marina adulti a passeggio o seduti (si spera dello stesso nucleo familiare) presi dal tramonto sempre suggestivo, così come sul Lungomare Marina Italiana, dove le panchine sono diventate ritrovo di ragazzi e non solo. E la distanza di un metro è risultata una vana promessa. In piazza Costantinopoli giovanissime con mascherine ma non a debita distanza.
Peggio è andata nel centro storico, dove abbiamo incrociato gruppetti di giovani e giovanissimi: in cinque, sei, sette in un paio di metri quadrati, così come in piazza San Salvatore. In piazzale Leichardt alcune coppie a fare jogging, altre sedute alle panchine ben distanziati, altri con mascherine indossate un po' alla "come ci pare". E nuovi capannelli, questa volta di diversi nuclei familiari. E ci sentiamo di sottolineare che ci vorrebbe più prudenza.
E la Polizia Locale?
C'era, con una pattuglia ad evitare capannelli alle spalle di Palazzo di Città e sul primo tratto del lungomare di Ponente e poi verso via Marconi. Nessun problema rilevante in zona Villa Comunale, col polmone verde chiuso e rari passanti che sono diventati rarissimi dopo le 21.00.
Infine, abbiamo riscontrato ordinate file presso le attività commerciali che fanno servizio d'asporto. Peccato per alcuni incivili che hanno pensato bene di consumare i pasti non lontano dai locali (ne scriviamo in un report). E di questo il Comune dovrà occuparsi a partire da domani, senza esitazione alcuna. La tolleranza non paga.
Resta l'interrogativo sollevato anche da settori della politica, di maggioranza e d'opposizione: ma ai ragazzi che si rincorrevano sul molo di sottovento e su Corso Amedeo d'Aosta a chi ci deve pensare? Le istituzioni o le famiglie? Deve esserci una "guardia" per ognuno di loro?
A ciascuno il compito di farsi un esame di coscienza. Il virus non ha finito la sua corsa. Ieri nessun morto in Puglia, ma ben 20 contagi solo nella nostra ex provincia. Nessuno si sogni di abbassare la guardia. La normalità è ancora un miraggio necessariamente lontano.
Nella nostra mini-galleria fotografica alcuni scatti volutamente non da distanza ravvicinata che immortalano qualche capannello pericoloso per la salute e momenti di normale relax di alcune famiglie.