Attualità
Ex Marmeria Barbone, il Consiglio comunale prova a salvaguardare il progetto di rigenerazione
Votazione all'unanimità per porre in essere tutte le iniziative utili a sostenere un'idea imprenditoriale che potrebbe avere un impatto importante sull'economia cittadina
Giovinazzo - venerdì 16 aprile 2021
«Impegnare il Sindaco a porre in essere tutte le iniziative utili per salvaguardare l'intervento di rigenerazione dell'ex Marmeria Barbone che tanto beneficio potrebbe apportare al territorio comunale sotto diversi aspetti soprattutto in questo particolare momento storico».
È questo l'obiettivo della delibera del Consiglio comunale di Giovinazzo, approvata martedì 13 aprile all'unanimità dei presenti. Con quell'atto formale tutte le forze politiche presenti nella massima assise cittadina si sono schierate a favore di un progetto importante per l'intera ricettività cittadina e che potrebbe portare circa 60 posti di lavoro.
Non sono mancati tuttavia alcuni distinguo, tramutatisi in due diversi emendamenti condivisi dal pubblico consesso. Da una parte le opposizioni (PVA e Partito Democratico), le quali hanno chiesto al primo cittadino un approccio differente nei confronti degli uffici regionali, che in data 18 marzo avevano recepito il parere negativo sulla Valutazione d'Impatto Ambientale dell'opera. Inutile, secondo quanto riportato dal Consigliere Daniele de Gennaro, in una fase come quella attuale, andare allo scontro. Bisogna invece valutare le possibili azioni di supporto agli imprenditori che hanno investito nell'area, non dimenticando gli oltre 4 milioni di euro a fondo perduto con cui la Regione Puglia aveva finanziato il progetto di riconversione dei manufatti ormai in decadenza che sorgono a due passi dalla costa del litorale che collega la cittadina adriatica al capoluogo.
Dall'altra c'è stata Forza Giovinazzo con un altro emendamento, che ha invece sottolineato come quello della Blue Tourism srl sia un investimento strategico essenziale per la comunità giovinazzese in tema di ricettività ed attrattività con ricadute anche di carattere sociale.
Purtroppo, con il diniego della Valutazione d'Impatto Ambientale, alla società murgiana non resta che il ricorso al TAR, avverso un provvedimento (quello del Comitato V.I.A.) che dai vertici della Blue Tourism (circa 9 i milioni investiti a Giovinazzo) non hanno esitato a definire più volte incomprensibile. In una nota ufficiale inviata al Comune di Giovinazzo e letta durante il Consiglio comunale, ribadiva però un concetto importante: «Ci entusiasma - si legge - il supporto che oltre le attese, ci ha manifestato la comunità di Giovinazzo nonché le comunità limitrofe. Questo è sicuramente un incentivo, come giovani imprenditori pugliesi, per andare avanti e continuare a crederci».
La riconversione di quel manufatto ormai in totale abbandono e di un'area altamente inquinata non possono che far bene a Giovinazzo e per questo l'assise cittadina, ed il Sindaco Tommaso Depalma in testa, cercheranno in ogni modo di interloquire con la Regione Puglia per evitare che tutto questo vada perduto.
Nel box di approfondimento sotto il nostro articolo, la nota della Blue Tourism srl messa agli atti del Consiglio comunale del 13 aprile scorso.
È questo l'obiettivo della delibera del Consiglio comunale di Giovinazzo, approvata martedì 13 aprile all'unanimità dei presenti. Con quell'atto formale tutte le forze politiche presenti nella massima assise cittadina si sono schierate a favore di un progetto importante per l'intera ricettività cittadina e che potrebbe portare circa 60 posti di lavoro.
Non sono mancati tuttavia alcuni distinguo, tramutatisi in due diversi emendamenti condivisi dal pubblico consesso. Da una parte le opposizioni (PVA e Partito Democratico), le quali hanno chiesto al primo cittadino un approccio differente nei confronti degli uffici regionali, che in data 18 marzo avevano recepito il parere negativo sulla Valutazione d'Impatto Ambientale dell'opera. Inutile, secondo quanto riportato dal Consigliere Daniele de Gennaro, in una fase come quella attuale, andare allo scontro. Bisogna invece valutare le possibili azioni di supporto agli imprenditori che hanno investito nell'area, non dimenticando gli oltre 4 milioni di euro a fondo perduto con cui la Regione Puglia aveva finanziato il progetto di riconversione dei manufatti ormai in decadenza che sorgono a due passi dalla costa del litorale che collega la cittadina adriatica al capoluogo.
Dall'altra c'è stata Forza Giovinazzo con un altro emendamento, che ha invece sottolineato come quello della Blue Tourism srl sia un investimento strategico essenziale per la comunità giovinazzese in tema di ricettività ed attrattività con ricadute anche di carattere sociale.
Purtroppo, con il diniego della Valutazione d'Impatto Ambientale, alla società murgiana non resta che il ricorso al TAR, avverso un provvedimento (quello del Comitato V.I.A.) che dai vertici della Blue Tourism (circa 9 i milioni investiti a Giovinazzo) non hanno esitato a definire più volte incomprensibile. In una nota ufficiale inviata al Comune di Giovinazzo e letta durante il Consiglio comunale, ribadiva però un concetto importante: «Ci entusiasma - si legge - il supporto che oltre le attese, ci ha manifestato la comunità di Giovinazzo nonché le comunità limitrofe. Questo è sicuramente un incentivo, come giovani imprenditori pugliesi, per andare avanti e continuare a crederci».
La riconversione di quel manufatto ormai in totale abbandono e di un'area altamente inquinata non possono che far bene a Giovinazzo e per questo l'assise cittadina, ed il Sindaco Tommaso Depalma in testa, cercheranno in ogni modo di interloquire con la Regione Puglia per evitare che tutto questo vada perduto.
Nel box di approfondimento sotto il nostro articolo, la nota della Blue Tourism srl messa agli atti del Consiglio comunale del 13 aprile scorso.