Attualità
Ex Acciaierie, l’ordinanza del Sindaco contro i proprietari
Depalma: «La loro inerzia non può ostacolare la messa in sicurezza e la bonifica del sito»
Giovinazzo - giovedì 16 novembre 2017
Comunicato Stampa
Con un'ordinanza del Sindaco Tommaso Depalma, il Comune di Giovinazzo ordina ai proprietari dei suoli sui quali ricade l'ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi di provvedere:
- entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento alla completa messa in sicurezza del capannone citato nella nota prot. n. 34069 del 17/06/2014, in atti prot. n. 12583 del 19/06/2014, del Dipartimento provinciale di Bari dell'ARPA Puglia;
- entro 45 giorni alla completa rimozione dei rifiuti presenti all'interno dei capannoni, degli edifici dismessi nonché di mettere in atto ogni azione utile ad evitare abbandoni illeciti di rifiuti ad opera di ignoti nell'area ex AFP;
- di provvedere entro 60 giorni dalla notifica dell'ordinanza di integrare, successivamente alla completa rimozione dei rifiuti, il piano di caratterizzazione in coerenza con quanto richiesto da ARPA Puglia circa il numero di sondaggi (APAT-ISPRA 2006), in modo da dettagliare lo stato di qualità dell'ambientale dell'intera area ex AFP.
«Il Comune - è scritto in una nota ufficiale di Palazzo di Città - avverte i destinatari che, in caso di inottemperanza, si provvederà alla trasmissione di verbale di inottemperanza all'Autorità Giudiziaria ai sensi dell'art. 650 del codice penale, ferma restando l'esecuzione in danno dei relativi interventi ordinati».
Il responsabile del procedimento è l'ing. Cesare Trematore, dirigente del Settore Gestione del Territorio del Comune, e l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti del procedimento si trova in piazza Vittorio Emanuele II n. 64, centro di responsabilità Lavori Pubblici – Ambiente.
L'ordinanza del Sindaco, oltre ai proprietari dei suoli, è stata inoltrata all'Assessorato Qualità dell'Ambiente, Ecologia, Ciclo Rifiuti e Bonifica, Rischio Industriale della Regione Puglia, alla Direzione Generale dell'A.R.P.A. Puglia, all'Assessorato alla Tutela dell'Ambiente, Ecologia e Ricerca Fonti Energetiche della Provincia di Bari, al Dipartimento di Prevenzione Area Nord dell'Asl di Bari, al Comando di Polizia Locale e alla locale Stazione dei Carabinieri.
«Come avevamo spiegato nell'ultimo incontro effettuato in sala consiliare con tutti i proprietari, non è più di attendere, il quadro normativo è chiaro e le opportunità di riconversione di quel sito sono ormai note - dichiara il sindaco Depalma -. È arrivato il momento che ognuno sia responsabile del proprio ruolo e agisca di conseguenza».
«Di certo - termina - non è più pensabile che l'inerzia dei proprietari possa essere di ostacolo alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito, a prescindere da quello che sarà il suo utilizzo futuro che, ovviamente, l'Amministrazione spera di poter condividere velocemente con la proprietà e con la città».
- entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento alla completa messa in sicurezza del capannone citato nella nota prot. n. 34069 del 17/06/2014, in atti prot. n. 12583 del 19/06/2014, del Dipartimento provinciale di Bari dell'ARPA Puglia;
- entro 45 giorni alla completa rimozione dei rifiuti presenti all'interno dei capannoni, degli edifici dismessi nonché di mettere in atto ogni azione utile ad evitare abbandoni illeciti di rifiuti ad opera di ignoti nell'area ex AFP;
- di provvedere entro 60 giorni dalla notifica dell'ordinanza di integrare, successivamente alla completa rimozione dei rifiuti, il piano di caratterizzazione in coerenza con quanto richiesto da ARPA Puglia circa il numero di sondaggi (APAT-ISPRA 2006), in modo da dettagliare lo stato di qualità dell'ambientale dell'intera area ex AFP.
«Il Comune - è scritto in una nota ufficiale di Palazzo di Città - avverte i destinatari che, in caso di inottemperanza, si provvederà alla trasmissione di verbale di inottemperanza all'Autorità Giudiziaria ai sensi dell'art. 650 del codice penale, ferma restando l'esecuzione in danno dei relativi interventi ordinati».
Il responsabile del procedimento è l'ing. Cesare Trematore, dirigente del Settore Gestione del Territorio del Comune, e l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti del procedimento si trova in piazza Vittorio Emanuele II n. 64, centro di responsabilità Lavori Pubblici – Ambiente.
L'ordinanza del Sindaco, oltre ai proprietari dei suoli, è stata inoltrata all'Assessorato Qualità dell'Ambiente, Ecologia, Ciclo Rifiuti e Bonifica, Rischio Industriale della Regione Puglia, alla Direzione Generale dell'A.R.P.A. Puglia, all'Assessorato alla Tutela dell'Ambiente, Ecologia e Ricerca Fonti Energetiche della Provincia di Bari, al Dipartimento di Prevenzione Area Nord dell'Asl di Bari, al Comando di Polizia Locale e alla locale Stazione dei Carabinieri.
«Come avevamo spiegato nell'ultimo incontro effettuato in sala consiliare con tutti i proprietari, non è più di attendere, il quadro normativo è chiaro e le opportunità di riconversione di quel sito sono ormai note - dichiara il sindaco Depalma -. È arrivato il momento che ognuno sia responsabile del proprio ruolo e agisca di conseguenza».
«Di certo - termina - non è più pensabile che l'inerzia dei proprietari possa essere di ostacolo alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito, a prescindere da quello che sarà il suo utilizzo futuro che, ovviamente, l'Amministrazione spera di poter condividere velocemente con la proprietà e con la città».