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Cronaca
Escavatore ditta edile dato alle fiamme: la posizione del sindaco di Giovinazzo
Sollecito: «Dovesse trattarsi di intimidazione, sarebbe segnale inquietante»
Giovinazzo - mercoledì 26 marzo 2025
9.12
La cabina di guida di un escavatore completamente bruciata. Un rogo che non ha al momento una firma certa, ma che lascia dubbi, interrogativi e che fa sorgere, a ragione, paure.
I fatti accaduti nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 marzo scorsi (qui la cronaca) in un cantiere edile sul lungomare Esercito Italiano fanno nuovamente riaffiorare i fantasmi della pressione mafiosa nei confronti di operatori economici ed imprese del territorio giovinazzese. Abbiamo chiesto al sindaco Michele Sollecito la sua posizione.
«Dovesse trattarsi di intimidazione, la vicenda è al vaglio degli inquirenti, - ha spiegato il primo cittadino - sarebbe un segnale inquietante. Ma noi non resteremo inermi e ci opporremo con tutte le forze, se questa dovesse essere la pista accertata dai Carabinieri, a questi tentativi della criminalità organizzata di poter avvicinare ed inquinare il tessuto economico giovinazzese. Come già successo in passato - ha quindi voluto sottolineare Sollecito -, bisogna fare squadra ed utilizzare tutte le informazioni utili per favorire ed agevolare l'attività investigativa. Confidiamo - ha concluso il sindaco - nel lavoro dei Carabinieri ed eventualmente della magistratura».
I fatti accaduti nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 marzo scorsi (qui la cronaca) in un cantiere edile sul lungomare Esercito Italiano fanno nuovamente riaffiorare i fantasmi della pressione mafiosa nei confronti di operatori economici ed imprese del territorio giovinazzese. Abbiamo chiesto al sindaco Michele Sollecito la sua posizione.
«Dovesse trattarsi di intimidazione, la vicenda è al vaglio degli inquirenti, - ha spiegato il primo cittadino - sarebbe un segnale inquietante. Ma noi non resteremo inermi e ci opporremo con tutte le forze, se questa dovesse essere la pista accertata dai Carabinieri, a questi tentativi della criminalità organizzata di poter avvicinare ed inquinare il tessuto economico giovinazzese. Come già successo in passato - ha quindi voluto sottolineare Sollecito -, bisogna fare squadra ed utilizzare tutte le informazioni utili per favorire ed agevolare l'attività investigativa. Confidiamo - ha concluso il sindaco - nel lavoro dei Carabinieri ed eventualmente della magistratura».