Cronaca
Energia elettrica a sbafo per 10 anni: 51enne torna in libertà
L'uomo era ai domiciliari. Il suo difensore, l'avvocato Mongelli, ha ottenuto la rimessione in libertà del suo assistito
Giovinazzo - mercoledì 9 settembre 2020
16.07
È tornato in libertà il 51enne del posto arrestato il 21 agosto scorso dai Carabinieri con l'accusa di furto di energia elettrica e sottoposto agli arresti domiciliari: a carico dell'uomo, difeso dall'avvocato Mario Mongelli, il giudice del Tribunale di Bari ha convalidato l'arresto senza disporre alcuna misura cautelare.
Secondo le indagini, il giovinazzese, gravato da vari precedenti, si sarebbe appropriato per un lungo decennio, all'interno della propria casa (un piano terra in via sottotenente Magrone, alla periferia sud, nda), di energia elettrica che, tradotto in soldoni, corrisponderebbe a 5.000 euro. I militari lo hanno scoperto durante una perquisizione domiciliare: il contatore per la fornitura di energia risultava disattivato, mentre tutti i locali avevano tutti gli elettrodomestici accesi.
Una squadra di tecnici della società Enel s.p.a., chiamata sul posto, ha accertato che il contatore risultava cessato per morosità dal 2010 e mai riattivato, ma era collegato abusivamente, mediante l'utilizzo di un by-pass, direttamente alla rete pubblica Enel Distribuzione. L'uomo, arrestato per furto pluriaggravato di energia elettrica, è stato ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione - rimasta al buio -, dove però è stato relegato per appena 24 ore.
Il giudice Luna Calzolaro, infatti, pur convalidando l'arresto lo ha rimesso in libertà (il pubblico ministero aveva chiesto il divieto di dimora, nda), condividendo la tesi del penalista che aveva chiesto il rigetto dell'istanza. E così il 51enne è tornato libero dal provvedimento che lo aveva confinato ai domiciliari.
Secondo le indagini, il giovinazzese, gravato da vari precedenti, si sarebbe appropriato per un lungo decennio, all'interno della propria casa (un piano terra in via sottotenente Magrone, alla periferia sud, nda), di energia elettrica che, tradotto in soldoni, corrisponderebbe a 5.000 euro. I militari lo hanno scoperto durante una perquisizione domiciliare: il contatore per la fornitura di energia risultava disattivato, mentre tutti i locali avevano tutti gli elettrodomestici accesi.
Una squadra di tecnici della società Enel s.p.a., chiamata sul posto, ha accertato che il contatore risultava cessato per morosità dal 2010 e mai riattivato, ma era collegato abusivamente, mediante l'utilizzo di un by-pass, direttamente alla rete pubblica Enel Distribuzione. L'uomo, arrestato per furto pluriaggravato di energia elettrica, è stato ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione - rimasta al buio -, dove però è stato relegato per appena 24 ore.
Il giudice Luna Calzolaro, infatti, pur convalidando l'arresto lo ha rimesso in libertà (il pubblico ministero aveva chiesto il divieto di dimora, nda), condividendo la tesi del penalista che aveva chiesto il rigetto dell'istanza. E così il 51enne è tornato libero dal provvedimento che lo aveva confinato ai domiciliari.