Politica
Elezioni Regionali, il M5S interviene sul post-voto
I grillini giovinazzesi: «Non siamo in vendita»
Giovinazzo - martedì 9 giugno 2015
1.24
«La libertà del M5S non è in vendita. Questi primi giorni di governo Emiliano sono stati un po' confusionari. Pensavamo di leggere subito delle proposte programmatiche per la Puglia o di sentirlo parlare di soluzioni ai problemi e invece abbiamo sentito parlare solo di spartizione delle poltrone».
Inizia così una missiva del gruppo Giovinazzo 5 Stelle, che commenta le vicende post-voto dopo le consultazioni elettorali regionali del 31 maggio scorso. Ed i pentastellati, seguendo quanto affermato dalla neo Consigliera Regionale, Antonella Laricchia, rincarano la dose nei confronti dell'ex Sindaco di Bari: «Al termine di una campagna in cui ha dovuto copiare le nostre proposte nel suo programma, reddito di cittadinanza, rifiuti zero, primarie online per gli assessori, programma dal basso, la prima cosa che ha fatto appena eletto è stata chiederci di supportare il suo governo con le nostre proposte, offrendoci un assessorato».
«Questo a nostro parere - proseguono nella missiva - non lo ha fatto per la necessità di "lavorare insieme" sui contenuti ma piuttosto, per una necessità che Emiliano sente di dover "controllare" gli avversari politici offrendogli poltrone. Non a caso gli abbiamo chiesto piuttosto di farci sapere quali sono i punti del suo programma per i prossimi 5 anni per l'ambiente. Di questi punti come sospettavamo non si sa nulla. Siamo ancora in attesa di conoscerli».
Secondo il Movimento 5 Stelle, Emiliano vorrebbe quindi «zittire» l'opposizione ed i grillini ribadiscono un concetto: «Noi siamo una forza politica libera e ci rifiutiamo di farci imbavagliare da chicchessia in cambio di una poltrona. Oltre 310.000 pugliesi ci hanno votato - hanno voluto evidenziare - proprio per "fare luce dopo anni di buio" e silenzio (che, tra le altre cose, hanno portato la Puglia ad essere sul podio nella classifica generale dell'illegalità ambientale nel rapporto Ecomafia 2014 di Legambiente) e noi rinunciamo senza difficoltà alle poltrone per mantenerci liberi di poter fare luce in maniera incisiva sull'operato della maggioranza e non deludere i nostri elettori. Emiliano piuttosto pensi a mantenere le sue promesse come quella della scelta degli Assessori attraverso le Primarie».
Poi la proposta per accelerare questo processo di scelta che si apra alla cittadinanza: «Noi gli abbiamo attivato già il sistema per iniziare a raccogliere le autocandidature dei potenziali assessori che possono inviare il loro curriculum vitae».
Infine la chiosa su diversi punti che hanno creato non poche polemiche anche tra gli alleati stessi del neo-Presidente: «Il secondo problema che hanno creato è che non sono stati capaci di far eleggere delle donne. Ancora una volta ci piace ricordare che, con il nostro metodo di scelta dei candidati e conduzione della campagna elettorale, invece, 4 su 7 dei nostri consiglieri sono donne. Abbiamo letto che Emiliano pur di avere uomini e donne in numero pari, cosa alla quale non è assolutamente tenuto, vorrebbe addirittura forzare i vincoli di legge. Naturalmente - spiegano - ci aspettiamo tanta caparbietà anche per l'opposizione al Tap ovunque ad esempio, cosa per la quale ci siamo sentiti rispondere che l'opposizione al Tap non si può fare perché le procedure sono ormai avanti ma che al più si sarebbe preoccupato di non farlo approdare a San Foca. Se avessimo governato noi avremmo proposto un accorpamento degli assessorati».
«Le possibilità sono tante - sottolineano nella missiva i pentastellati -, dall'accorpamento di agricoltura ed ambiente, alla creazione di un assessorato alla terza rivoluzione industriale che esiste in Nord Pas de Calais, che si occupa di energie rinnovabili, trasporti, efficienza energetica e rifiuti zero (in sostanza accorperebbe i nostri Sviluppo Economico, Infrastrutture e Ambiente). In questo modo, se volesse perseguire con ossessione le quote di genere con le due scelte esterne femminili può aumentare la percentuale di donne della sua giunta ed i cittadini pugliesi risparmierebbero anche qualche risorsa».
«Insomma i problemi ad Emiliano possiamo risolverglieli noi, - proseguono - purchè si possa iniziare al più presto a lavorare sulle problematiche dei cittadini a partire da tutte le promesse che ha fatto in campagna elettorale partendo dal reddito di cittadinanza».
«Emiliano deve capire che adesso con il M5S che finalmente è entrato anche in Regione Puglia - concludono - il tempo delle promesse mai mantenute è finito. Noi certamente sulle tematiche che interessano il bene di ogni singolo cittadino pugliese non gli faremo sconti».
La risposta la lasciamo al Partito Democratico ed a quanti hanno sostenuto il nuovo Governatore pugliese. Di certo il piglio del Movimento 5 Stelle è di un soggetto politico determinato ad una opposizione dura, ma che sa anche portare sul tavolo della contesa alcune soluzioni.
Inizia così una missiva del gruppo Giovinazzo 5 Stelle, che commenta le vicende post-voto dopo le consultazioni elettorali regionali del 31 maggio scorso. Ed i pentastellati, seguendo quanto affermato dalla neo Consigliera Regionale, Antonella Laricchia, rincarano la dose nei confronti dell'ex Sindaco di Bari: «Al termine di una campagna in cui ha dovuto copiare le nostre proposte nel suo programma, reddito di cittadinanza, rifiuti zero, primarie online per gli assessori, programma dal basso, la prima cosa che ha fatto appena eletto è stata chiederci di supportare il suo governo con le nostre proposte, offrendoci un assessorato».
«Questo a nostro parere - proseguono nella missiva - non lo ha fatto per la necessità di "lavorare insieme" sui contenuti ma piuttosto, per una necessità che Emiliano sente di dover "controllare" gli avversari politici offrendogli poltrone. Non a caso gli abbiamo chiesto piuttosto di farci sapere quali sono i punti del suo programma per i prossimi 5 anni per l'ambiente. Di questi punti come sospettavamo non si sa nulla. Siamo ancora in attesa di conoscerli».
Secondo il Movimento 5 Stelle, Emiliano vorrebbe quindi «zittire» l'opposizione ed i grillini ribadiscono un concetto: «Noi siamo una forza politica libera e ci rifiutiamo di farci imbavagliare da chicchessia in cambio di una poltrona. Oltre 310.000 pugliesi ci hanno votato - hanno voluto evidenziare - proprio per "fare luce dopo anni di buio" e silenzio (che, tra le altre cose, hanno portato la Puglia ad essere sul podio nella classifica generale dell'illegalità ambientale nel rapporto Ecomafia 2014 di Legambiente) e noi rinunciamo senza difficoltà alle poltrone per mantenerci liberi di poter fare luce in maniera incisiva sull'operato della maggioranza e non deludere i nostri elettori. Emiliano piuttosto pensi a mantenere le sue promesse come quella della scelta degli Assessori attraverso le Primarie».
Poi la proposta per accelerare questo processo di scelta che si apra alla cittadinanza: «Noi gli abbiamo attivato già il sistema per iniziare a raccogliere le autocandidature dei potenziali assessori che possono inviare il loro curriculum vitae».
Infine la chiosa su diversi punti che hanno creato non poche polemiche anche tra gli alleati stessi del neo-Presidente: «Il secondo problema che hanno creato è che non sono stati capaci di far eleggere delle donne. Ancora una volta ci piace ricordare che, con il nostro metodo di scelta dei candidati e conduzione della campagna elettorale, invece, 4 su 7 dei nostri consiglieri sono donne. Abbiamo letto che Emiliano pur di avere uomini e donne in numero pari, cosa alla quale non è assolutamente tenuto, vorrebbe addirittura forzare i vincoli di legge. Naturalmente - spiegano - ci aspettiamo tanta caparbietà anche per l'opposizione al Tap ovunque ad esempio, cosa per la quale ci siamo sentiti rispondere che l'opposizione al Tap non si può fare perché le procedure sono ormai avanti ma che al più si sarebbe preoccupato di non farlo approdare a San Foca. Se avessimo governato noi avremmo proposto un accorpamento degli assessorati».
«Le possibilità sono tante - sottolineano nella missiva i pentastellati -, dall'accorpamento di agricoltura ed ambiente, alla creazione di un assessorato alla terza rivoluzione industriale che esiste in Nord Pas de Calais, che si occupa di energie rinnovabili, trasporti, efficienza energetica e rifiuti zero (in sostanza accorperebbe i nostri Sviluppo Economico, Infrastrutture e Ambiente). In questo modo, se volesse perseguire con ossessione le quote di genere con le due scelte esterne femminili può aumentare la percentuale di donne della sua giunta ed i cittadini pugliesi risparmierebbero anche qualche risorsa».
«Insomma i problemi ad Emiliano possiamo risolverglieli noi, - proseguono - purchè si possa iniziare al più presto a lavorare sulle problematiche dei cittadini a partire da tutte le promesse che ha fatto in campagna elettorale partendo dal reddito di cittadinanza».
«Emiliano deve capire che adesso con il M5S che finalmente è entrato anche in Regione Puglia - concludono - il tempo delle promesse mai mantenute è finito. Noi certamente sulle tematiche che interessano il bene di ogni singolo cittadino pugliese non gli faremo sconti».
La risposta la lasciamo al Partito Democratico ed a quanti hanno sostenuto il nuovo Governatore pugliese. Di certo il piglio del Movimento 5 Stelle è di un soggetto politico determinato ad una opposizione dura, ma che sa anche portare sul tavolo della contesa alcune soluzioni.