Sociale
"Educare in Comune", Giovinazzo candida il suo progetto al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Sollecito: «Una bellissima coprogettazione del territorio, strategica la sinergia tra pubblico e privato»
Giovinazzo - mercoledì 3 marzo 2021
Comunicato Stampa
La scorsa settimana si è chiusa la co-progettazione avviata dal Comune, insieme alle realtà del sociale che operano sul territorio, per partecipare al bando "Educare in Comune", promosso dal Dipartimento per le politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il progetto candidato mira a potenziare le opportunità formative offerte dal territorio partendo dalla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale di Giovinazzo. In particolare le iniziative previste riguarderanno il Dolmen San Silvestro, Lama Castello e le chiese rurali di Sant'Eustachio e San Basilio.
Destinatari del progetto 150 minori con le relative famiglie suddivisi in tre fasce d'età (2-6; 7-10; 11-14 anni).
«Questo nuovo progetto educativo annovera diversi interventi ormai improcrastinabili vista la crisi generata dalla pandemia - spiega l'Assessore alle Politiche Sociali, Michele Sollecito -. Affido culturale, laboratori esperienziali, attività culturali immersive: tutto è stato pensato per rispondere in modo adeguato alle sfide che la crisi del Covid ha lanciato alle nostre comunità e al percorso di crescita e formazione dei nostri ragazzi. Come il progetto "Educare – lotta alla povertà educativa", anche questo progetto nasce dalla co-progettazione fatta con i minori e con le realtà del territorio che operano nel campo dei servizi sociali e culturali.
Abbiamo scelto consapevolmente di puntare sull'attenzione per l'ambiente - sottolinea Sollecito - trovando un felice connubio tra interventi educativi e valorizzazione del nostro territorio. Ringrazio in particolare Chiara Depalo (Aiccos) e Mimmo Lorusso (Terrae) che hanno coordinato i lavori del tavolo di co-progettazione insieme ai nostri servizi sociali. Così come ringrazio tutti i soggetti che hanno aderito alla manifestazione d'interesse del Comune: Metropolis, Terrae, Aiccos, Eugema, Felisia e Semi. La rete che da anni abbiamo creato nel sociale ci sta permettendo di reagire al meglio in questo tempo speciale, l'unica strada percorribile e senza più ritorno è proprio questa virtuosa collaborazione tra pubblico e privato. Ora speriamo in un buon esito della candidatura del progetto».
Il progetto candidato mira a potenziare le opportunità formative offerte dal territorio partendo dalla conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale di Giovinazzo. In particolare le iniziative previste riguarderanno il Dolmen San Silvestro, Lama Castello e le chiese rurali di Sant'Eustachio e San Basilio.
Destinatari del progetto 150 minori con le relative famiglie suddivisi in tre fasce d'età (2-6; 7-10; 11-14 anni).
«Questo nuovo progetto educativo annovera diversi interventi ormai improcrastinabili vista la crisi generata dalla pandemia - spiega l'Assessore alle Politiche Sociali, Michele Sollecito -. Affido culturale, laboratori esperienziali, attività culturali immersive: tutto è stato pensato per rispondere in modo adeguato alle sfide che la crisi del Covid ha lanciato alle nostre comunità e al percorso di crescita e formazione dei nostri ragazzi. Come il progetto "Educare – lotta alla povertà educativa", anche questo progetto nasce dalla co-progettazione fatta con i minori e con le realtà del territorio che operano nel campo dei servizi sociali e culturali.
Abbiamo scelto consapevolmente di puntare sull'attenzione per l'ambiente - sottolinea Sollecito - trovando un felice connubio tra interventi educativi e valorizzazione del nostro territorio. Ringrazio in particolare Chiara Depalo (Aiccos) e Mimmo Lorusso (Terrae) che hanno coordinato i lavori del tavolo di co-progettazione insieme ai nostri servizi sociali. Così come ringrazio tutti i soggetti che hanno aderito alla manifestazione d'interesse del Comune: Metropolis, Terrae, Aiccos, Eugema, Felisia e Semi. La rete che da anni abbiamo creato nel sociale ci sta permettendo di reagire al meglio in questo tempo speciale, l'unica strada percorribile e senza più ritorno è proprio questa virtuosa collaborazione tra pubblico e privato. Ora speriamo in un buon esito della candidatura del progetto».