Territorio
Edoardo Stoppa libera le tartarughe
L'evento è organizzato dal centro recupero tartarughe marine di Molfetta
Puglia - sabato 11 aprile 2015
01.26
Domenica, approfittando del clima mite e del mare calmo, il centro recupero tartarughe marine di Molfetta ha organizzato una liberazione di tartarughe della specie "caretta caretta" (alcune delle quali recuperate nelle acque di Giovinazzo) con la collaborazione, ormai solida e costante, del Circolo della Vela di Bisceglie.
L'evento, previsto per le ore 11.00 presso il porto di Bisceglie, avrà come ospite speciale il volto noto del "fratello degli animali" Edoardo Stoppa, di Striscia la Notizia, veterano nell'interesse per questi splendidi abitanti del mare. Pasquale Salvemini, del WWF e responsabile del centro di recupero, non perde l'occasione per ringraziare non solo gli amici del Circolo della Vela, ma anche gli equipaggi dei motopesca "Nuova Giovanna", "Argonauta", "Speranza", "Francesco Padre" e "Angela Madre" della marineria di Bisceglie.
È proprio grazie alla loro sensibilità e dedizione - ha detto - che queste tartarughe hanno avuto la possibilità di salvarsi e ritrovare il mare dopo l'accidentale cattura nelle reti a strascico che miete centinaia di vittime. Grazie a pescatori come loro, però, è possibile cercare di ridurre questi numeri». Dall'inizio dell'anno sono quasi cento gli esemplari ospitati dal centro.
L'evento, previsto per le ore 11.00 presso il porto di Bisceglie, avrà come ospite speciale il volto noto del "fratello degli animali" Edoardo Stoppa, di Striscia la Notizia, veterano nell'interesse per questi splendidi abitanti del mare. Pasquale Salvemini, del WWF e responsabile del centro di recupero, non perde l'occasione per ringraziare non solo gli amici del Circolo della Vela, ma anche gli equipaggi dei motopesca "Nuova Giovanna", "Argonauta", "Speranza", "Francesco Padre" e "Angela Madre" della marineria di Bisceglie.
È proprio grazie alla loro sensibilità e dedizione - ha detto - che queste tartarughe hanno avuto la possibilità di salvarsi e ritrovare il mare dopo l'accidentale cattura nelle reti a strascico che miete centinaia di vittime. Grazie a pescatori come loro, però, è possibile cercare di ridurre questi numeri». Dall'inizio dell'anno sono quasi cento gli esemplari ospitati dal centro.