Musica
E non chiamatele Tribute Band!
I Tree Gees stregano la platea di Festival in...Porto (LE FOTO)
Giovinazzo - lunedì 15 agosto 2016
06.00
Ci vuole coraggio a chiamarle Tribute Band, quando invece si tratta di artisti completi, capaci di esibirsi in mezza Europa e raccogliere consensi, così come accaduto ieri sera a Giovinazzo.
Piazza Vittorio Emanuele II ha cantato e ballato con i Tree Gees, una formazione romana che porta in giro per il vecchio continente il meraviglioso sound anni '70 dei Bee Gees, un mito della discografia internazionale di ogni tempo, a chiusura dell'edizione 2016 di Festival in...Porto, organizzato dagli Amici della Musica. Alex Sammarini, Paolo Amati, Franz Bancalari ed Ezio Zaccagnini hanno sfoderato voce, talento musicale ed arrangiamenti perfetti, entrando subito in empatia col pubblico pugliese.
Il loro canto in falsetto ha rapito la folta platea giovinazzese, riportandola indietro ai meravigliosi seventies , il decennio che consacrò gli artisti australiani nell'olimpo dei gruppi più amati di sempre. Le esecuzioni, tra le altre, di "Massachusetts" e "Juliet" hanno letteralmente accarezzato le migliaia di appassionati accorsi, mentre l'interpretazione di "To Love Somebody", qualche tempo fa ripresa anche da Michael Bublè, è stato il primo di una lunga serie di regali fatti dai cantanti romani alla gente di Puglia.
Straordinarie per complessità e bellezza dell'esecuzione "I've gotta get a message to you" (qualcuno ricorda "Pensiero d'amore", la versione in italiano di Giuliano Palma, ndr) , l'omaggio a Barbra Streisand con l'indimenticabile "Woman in Love", altro cavallo di battaglia dei Bee Gees, e l'immensa "Too much heaven". "How deep is your love" è sembrata atterrare in piazza Vittorio Emanuele II direttamente dal 1977, anno in cui fu incisa, ennesimo pezzo di bravura di Sammarini e dei suoi.
In chiusura tutti in piedi a ballare, rituffandosi nelle calde atmosfere dance di quattro decenni fa, grazie alle intramontabili "Night Fever" e "Staying alive" . Due ore di concerto conclusesi con l'esecuzione di "Sweet Embrace", il pezzo griffato Tree Gees che nel 2014 ha fatto parlare tutto il mondo, grazie ad un video lanciato in rete e rimbalzato nelle case di milioni di fans di Barry, Maurice e Robin Gibb.
Come ha ricordato il sindaco Tommaso Depalma, chiamato sul palco, «è assurdo definire questi artisti Cover o Tribute Band». Rientravano da Monaco di Baviera ed a settembre suoneranno a Parigi. I Tree Gees sono musicisti e cantanti versatili, che incarnano alla perfezione il mito degli anni '70 che accompagnò i Bee Gees. Fanno tutto e lo fanno davvero bene.
La voce di Alex Sammarini, così come quella del presidente degli Amici della Musica, Vincenzo Depalo, ve la proponiamo nel video di Vincenzo Bisceglia, on line da qualche ora.
Festival in...Porto ha chiuso i battenti col botto, facendo il pieno di pubblico e portando in piazza musica di grande qualità. L'appuntamento naturale è al prossimo anno, sperando che questa kermesse, capace di essere apprezzata trasversalmente dalle generazioni, possa continuare ad essere uno dei momenti clou del vasto cartellone dell'Estate Giovinazzese.
Piazza Vittorio Emanuele II ha cantato e ballato con i Tree Gees, una formazione romana che porta in giro per il vecchio continente il meraviglioso sound anni '70 dei Bee Gees, un mito della discografia internazionale di ogni tempo, a chiusura dell'edizione 2016 di Festival in...Porto, organizzato dagli Amici della Musica. Alex Sammarini, Paolo Amati, Franz Bancalari ed Ezio Zaccagnini hanno sfoderato voce, talento musicale ed arrangiamenti perfetti, entrando subito in empatia col pubblico pugliese.
Il loro canto in falsetto ha rapito la folta platea giovinazzese, riportandola indietro ai meravigliosi seventies , il decennio che consacrò gli artisti australiani nell'olimpo dei gruppi più amati di sempre. Le esecuzioni, tra le altre, di "Massachusetts" e "Juliet" hanno letteralmente accarezzato le migliaia di appassionati accorsi, mentre l'interpretazione di "To Love Somebody", qualche tempo fa ripresa anche da Michael Bublè, è stato il primo di una lunga serie di regali fatti dai cantanti romani alla gente di Puglia.
Straordinarie per complessità e bellezza dell'esecuzione "I've gotta get a message to you" (qualcuno ricorda "Pensiero d'amore", la versione in italiano di Giuliano Palma, ndr) , l'omaggio a Barbra Streisand con l'indimenticabile "Woman in Love", altro cavallo di battaglia dei Bee Gees, e l'immensa "Too much heaven". "How deep is your love" è sembrata atterrare in piazza Vittorio Emanuele II direttamente dal 1977, anno in cui fu incisa, ennesimo pezzo di bravura di Sammarini e dei suoi.
In chiusura tutti in piedi a ballare, rituffandosi nelle calde atmosfere dance di quattro decenni fa, grazie alle intramontabili "Night Fever" e "Staying alive" . Due ore di concerto conclusesi con l'esecuzione di "Sweet Embrace", il pezzo griffato Tree Gees che nel 2014 ha fatto parlare tutto il mondo, grazie ad un video lanciato in rete e rimbalzato nelle case di milioni di fans di Barry, Maurice e Robin Gibb.
Come ha ricordato il sindaco Tommaso Depalma, chiamato sul palco, «è assurdo definire questi artisti Cover o Tribute Band». Rientravano da Monaco di Baviera ed a settembre suoneranno a Parigi. I Tree Gees sono musicisti e cantanti versatili, che incarnano alla perfezione il mito degli anni '70 che accompagnò i Bee Gees. Fanno tutto e lo fanno davvero bene.
La voce di Alex Sammarini, così come quella del presidente degli Amici della Musica, Vincenzo Depalo, ve la proponiamo nel video di Vincenzo Bisceglia, on line da qualche ora.
Festival in...Porto ha chiuso i battenti col botto, facendo il pieno di pubblico e portando in piazza musica di grande qualità. L'appuntamento naturale è al prossimo anno, sperando che questa kermesse, capace di essere apprezzata trasversalmente dalle generazioni, possa continuare ad essere uno dei momenti clou del vasto cartellone dell'Estate Giovinazzese.