
Vita di città
Due pullman di turisti tedeschi ed americani oggi a Giovinazzo
Arrivano in Puglia grazie al portale visitagiovinazzo.it e per far festa con la famiglia Labombarda
Giovinazzo - martedì 2 luglio 2019
La storia che vi raccontiamo oggi ha un sapore tutto particolare. È la storia di Gino Labombarda, trasferitosi in Germania nel 1971, e di sua moglie Ilona, tedesca, grazie ai quali oggi arriveranno a Giovinazzo ben ottanta turisti dalla Germania e dagli Stati Uniti.
Andiamo per ordine. Il migrante giovinazzese e la sua dolce metà hanno avuto due figli: Fabio, anche lui residente in Germania, e Silvana, che invece si trova negli States. Proprio Fabio, conoscendo il grande attaccamento di papà Gino alla sua terra d'origine, decide di sposarsi in Puglia, ma non può farlo a Giovinazzo per una serie di impedimenti di varia natura.
Così gli invitati, quasi tutti rigorosamente provenienti dalla regione teutonica e dagli Stati Uniti, giungono in Puglia per festeggiare queste nozze, ma lo fanno nella zona di Polignano a Mare, ospitati in un resort.
Mamma Ilona non ci sta: inaccettabile che gli amici di una vita della sua famiglia non conoscano una perla come Giovinazzo. Ed allora, grazie al portale visitagiovinazzo.it ed all'esperienza dell'agente turistica Marilisa Sisto, organizza una mezza giornata nell'amata città d'origine del compagno di una vita, proprio per far contento Gino e lo sposo Fabio.
E quindi oggi, 2 luglio, a Giovinazzo arriveranno ottanta turisti affamati di bellezze paesaggistiche, scorci accattivanti ed opere d'arte. Insomma una bella occasione anche per l'indotto.
La storia è una storia di quelle semplici, belle, che si vivono solo qui al sud, a queste latitudini, quando i figli lontani tornano in patria. È storia di vita vera, di legami forti, di un amore incondizionato di una donna verso suo marito e suo figlio. È una storia che può trovare spazio solo su portali come il nostro, abituati come siamo a raccontare tante piccole quotidiane vicende cittadine, per altri forse insignificanti, ma che compongono un lungo libro fatto di umanità varia e amore per le proprie radici.
Auguri alla famiglia Labombarda ed auguri ad una Giovinazzo finalmente meta costante di un turismo diverso, affinché possa portare pane e non lasciare partire più altri moderni Gino alla volta di Paesi stranieri in cerca di un avvenire migliore.
Andiamo per ordine. Il migrante giovinazzese e la sua dolce metà hanno avuto due figli: Fabio, anche lui residente in Germania, e Silvana, che invece si trova negli States. Proprio Fabio, conoscendo il grande attaccamento di papà Gino alla sua terra d'origine, decide di sposarsi in Puglia, ma non può farlo a Giovinazzo per una serie di impedimenti di varia natura.
Così gli invitati, quasi tutti rigorosamente provenienti dalla regione teutonica e dagli Stati Uniti, giungono in Puglia per festeggiare queste nozze, ma lo fanno nella zona di Polignano a Mare, ospitati in un resort.
Mamma Ilona non ci sta: inaccettabile che gli amici di una vita della sua famiglia non conoscano una perla come Giovinazzo. Ed allora, grazie al portale visitagiovinazzo.it ed all'esperienza dell'agente turistica Marilisa Sisto, organizza una mezza giornata nell'amata città d'origine del compagno di una vita, proprio per far contento Gino e lo sposo Fabio.
E quindi oggi, 2 luglio, a Giovinazzo arriveranno ottanta turisti affamati di bellezze paesaggistiche, scorci accattivanti ed opere d'arte. Insomma una bella occasione anche per l'indotto.
La storia è una storia di quelle semplici, belle, che si vivono solo qui al sud, a queste latitudini, quando i figli lontani tornano in patria. È storia di vita vera, di legami forti, di un amore incondizionato di una donna verso suo marito e suo figlio. È una storia che può trovare spazio solo su portali come il nostro, abituati come siamo a raccontare tante piccole quotidiane vicende cittadine, per altri forse insignificanti, ma che compongono un lungo libro fatto di umanità varia e amore per le proprie radici.
Auguri alla famiglia Labombarda ed auguri ad una Giovinazzo finalmente meta costante di un turismo diverso, affinché possa portare pane e non lasciare partire più altri moderni Gino alla volta di Paesi stranieri in cerca di un avvenire migliore.