Cronaca
Drone e agenti in borghese: pugno di ferro contro le deiezioni canine
I detentori dei cani nel mirino della Polizia Locale: 23 quelli controllati, 3 i sanzionati con multe sino a 300 euro
Giovinazzo - domenica 17 dicembre 2023
11.48
I detentori dei cani sono sotto osservazione a Giovinazzo, anche con l'uso del drone. Si muove in questo senso l'attività della Polizia Locale, che, per contrastare l'indecoroso problema delle deiezioni canine, ha iniziato una serie di controlli in città, ispezionando i due lungomari e provvedendo a fermare 23 detentori di cani.
Gli agenti, in abiti civili, dislocati dove il fenomeno ha maggiori criticità, con il supporto aereo di un drone, oltre a verificare l'uso di palette, sacchetti e la corretta raccolta delle feci, hanno utilizzato il sistema di identificazione a microchip DataMars per controllare l'iscrizione all'anagrafe canina e la regolare applicazione del microchip. Giovedì scorso, in 7 ore di serrati controlli, 3 sono state le persone sanzionate, con una multa fino a 300 euro per la mancata raccolta delle deiezioni. Plaude all'attività del personale del maggiore Raffaele Campanella e all'utilizzo del drone, l'assessore al ramo Alfonso Arbore secondo cui «l'intuizione di mettere in pratica un'attività dall'alto s'è rivelata vincente ed è stato un modo per velocizzare i controlli degli agenti a terra». Arbore ricorda come un'ordinanza comunale, la n. 42 del 2012, ed una legge regionale, la n. 2 del 2020, preveda obblighi di condotta per i proprietari e i detentori di cani e imponga l'uso di paletta e sacchetto.
I controlli, che «saranno intensificati per porre freno a questo fenomeno», proseguiranno: «Non ci sarà alcuna tolleranza per coloro i quali oltraggiano la città, ma il mio auspicio è che la gente si comporti meglio perché la raccolta delle deiezioni canine è doverosa per ragioni di decoro urbano e igiene», ha concluso Arbore.
Gli agenti, in abiti civili, dislocati dove il fenomeno ha maggiori criticità, con il supporto aereo di un drone, oltre a verificare l'uso di palette, sacchetti e la corretta raccolta delle feci, hanno utilizzato il sistema di identificazione a microchip DataMars per controllare l'iscrizione all'anagrafe canina e la regolare applicazione del microchip. Giovedì scorso, in 7 ore di serrati controlli, 3 sono state le persone sanzionate, con una multa fino a 300 euro per la mancata raccolta delle deiezioni. Plaude all'attività del personale del maggiore Raffaele Campanella e all'utilizzo del drone, l'assessore al ramo Alfonso Arbore secondo cui «l'intuizione di mettere in pratica un'attività dall'alto s'è rivelata vincente ed è stato un modo per velocizzare i controlli degli agenti a terra». Arbore ricorda come un'ordinanza comunale, la n. 42 del 2012, ed una legge regionale, la n. 2 del 2020, preveda obblighi di condotta per i proprietari e i detentori di cani e imponga l'uso di paletta e sacchetto.
I controlli, che «saranno intensificati per porre freno a questo fenomeno», proseguiranno: «Non ci sarà alcuna tolleranza per coloro i quali oltraggiano la città, ma il mio auspicio è che la gente si comporti meglio perché la raccolta delle deiezioni canine è doverosa per ragioni di decoro urbano e igiene», ha concluso Arbore.