Cronaca
Droga: traffico Albania-Italia, 37 arresti. In manette anche un giovinazzese
Ai domiciliari il 52enne Cesare Stufano. L'indagine è partita dal sequestro di un grosso quantitativo di marijuana a Molfetta
Giovinazzo - mercoledì 1 luglio 2020
14.09
Aveva ramificazioni pure a Giovinazzo l'organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti sgominata ieri mattina nell'operazione "Kulmi" svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari e dalle autorità albanesi che ha portato a 37 arresti e al sequestro di beni per 4 milioni di euro.
In Italia sono state arrestate 27 persone, 15 in carcere e 12 ai domiciliari. Tra questi il giovinazzese Cesare Stufano, di 52 anni. I provvedimenti sono stati emessi dal gip presso il Tribunale di Bari, a fronte delle indagini svolte tra marzo 2017 e gennaio 2019, che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di soggetti italiani e albanesi, appartenenti ad una potente organizzazione criminale, operante a Bari e provincia, con ramificazioni in Albania.
Tutti sono accusati di aver fatto parte di un'associazione per delinquere dedita al traffico transnazionale di stupefacenti: le indagini, avvalorate dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, sono partite dal sequestro, lungo la costa di Molfetta, di oltre una tonnellata di marijuana e dall'arresto di due scafisti e hanno stroncato un traffico internazionale di cocaina, marijuana e hashish tra le due sponde dell'Adriatico, storica rotta per la penetrazione in Europa della droga.
Nel complesso sono state sequestrate 3,5 tonnellate di droga, sottraendo alla criminalità proventi pari a 40 milioni di euro. Il gip del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, ha evidenziato «che la Puglia continua a costituire la principale base logistica delle organizzazioni albanesi per smerciare droga in Italia».
In Italia sono state arrestate 27 persone, 15 in carcere e 12 ai domiciliari. Tra questi il giovinazzese Cesare Stufano, di 52 anni. I provvedimenti sono stati emessi dal gip presso il Tribunale di Bari, a fronte delle indagini svolte tra marzo 2017 e gennaio 2019, che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di soggetti italiani e albanesi, appartenenti ad una potente organizzazione criminale, operante a Bari e provincia, con ramificazioni in Albania.
Tutti sono accusati di aver fatto parte di un'associazione per delinquere dedita al traffico transnazionale di stupefacenti: le indagini, avvalorate dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, sono partite dal sequestro, lungo la costa di Molfetta, di oltre una tonnellata di marijuana e dall'arresto di due scafisti e hanno stroncato un traffico internazionale di cocaina, marijuana e hashish tra le due sponde dell'Adriatico, storica rotta per la penetrazione in Europa della droga.
Nel complesso sono state sequestrate 3,5 tonnellate di droga, sottraendo alla criminalità proventi pari a 40 milioni di euro. Il gip del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, ha evidenziato «che la Puglia continua a costituire la principale base logistica delle organizzazioni albanesi per smerciare droga in Italia».