Chiesa locale
Oggi si festeggia la Beata Vergine Maria di Costantinopoli
Dopo la celebrazione eucaristica ci sarà l'aggregazione all'omonima confraternita di due nuovi membri
Giovinazzo - martedì 5 marzo 2019
La Confraternita Maria SS. di Costantinopoli e l'Associazione SS. Medici di Giovinazzo in occasione della Solennità della Beata Vergine Maria di Costantinopoli organizzano una cerimonia religiosa per questo pomeriggio, 5 marzo, primo martedì del mese.
Nella suggestiva cornice della chiesa di Costantinopoli situata nell'omonima piazza nel centro storico di Giovinazzo alle ore 18.00 si svolgerà la recita del Rosario meditato e la preghiera alla Vergine. Alle ore 18.30 si terrà la celebrazione eucaristica, officiata da don Andrea Azzollini, padre spirituale della Confraternita di Costantinopoli e parroco della Concattedrale di Santa Maria Assunta.
Dopo l'omelia è previsto un intenso momento di preghiera in cui sarà inserita la cerimonia di aggregazione dei due nuovi confratelli, Angelo Degaetano e Paolo Turturro, che da novizi avranno la vestizione ufficiale ed entreranno a far parte della confraternita. La festa è l'occasione per tutti gli oltre quaranta confratelli di rinnovare gli impegni confraternali, il loro impegno di fede e servizio alla Confraternita di appartenenza: partecipare agli impegni annuali previsti, alle festività liturgiche, alle processioni, alle novene ecc.
Osservando l'immagine di origine bizantina di Maria di Costantinopoli, che rappresenta l'antichissima chiesa, notiamo che ha in braccio il Bambino Gesù e la Vergine avvicina la sua guancia a quella del Figlio. È questa l'immagine del bellissimo e pregiato quadro che si trova sull'altare maggiore della chiesa, pregiata opera pittorica che fu portata dai marinai che venivano dall'Oriente nella chiesa che prima si chiamava San Rocco, primo titolare della chiesa a cui fu dedicata la bella e antica statua lignea presente nella chiesa.
Si legge in un'accurata scheda storica realizzata nel 2010 da Michele Bonserio, esperto e studioso di storia locale, che la chiesa «fu detta di S. Rocco, protettore degli appestati, per volontà dell'allora vescovo e della Universitas (Municipio) per invocare la salvezza del popolo Giovinazzese più volte decimato dalla pestilenza ad inizio del secolo XVI. Sul sontuoso altare maggiore fu posto il dipinto della Vergine dell'Odegitria che di recente è stato restaurato. Di grande rilievo artistico è il dipinto di S. Michele arcangelo opera del giovinazzese Carlo Rosa, realizzato su commissione dell'Universitas tra il 1656 e il 1675. Interessanti sono le tele di Saverio de Musso(padre) e di suo figlio Giuseppe, valenti pittori giovinazzesi del sec. XVIII».
La festa della Madonna di Costantinopoli sarà di sicuro, come ogni anno, un appuntamento liturgico della chiesa locale seguito dalla città che riporterà indietro nella storia alle origini dell'edificazione di un gioiello, qual è la stessa chiesa, bisognoso di ulteriori interventi di restauro.
Nella suggestiva cornice della chiesa di Costantinopoli situata nell'omonima piazza nel centro storico di Giovinazzo alle ore 18.00 si svolgerà la recita del Rosario meditato e la preghiera alla Vergine. Alle ore 18.30 si terrà la celebrazione eucaristica, officiata da don Andrea Azzollini, padre spirituale della Confraternita di Costantinopoli e parroco della Concattedrale di Santa Maria Assunta.
Dopo l'omelia è previsto un intenso momento di preghiera in cui sarà inserita la cerimonia di aggregazione dei due nuovi confratelli, Angelo Degaetano e Paolo Turturro, che da novizi avranno la vestizione ufficiale ed entreranno a far parte della confraternita. La festa è l'occasione per tutti gli oltre quaranta confratelli di rinnovare gli impegni confraternali, il loro impegno di fede e servizio alla Confraternita di appartenenza: partecipare agli impegni annuali previsti, alle festività liturgiche, alle processioni, alle novene ecc.
Osservando l'immagine di origine bizantina di Maria di Costantinopoli, che rappresenta l'antichissima chiesa, notiamo che ha in braccio il Bambino Gesù e la Vergine avvicina la sua guancia a quella del Figlio. È questa l'immagine del bellissimo e pregiato quadro che si trova sull'altare maggiore della chiesa, pregiata opera pittorica che fu portata dai marinai che venivano dall'Oriente nella chiesa che prima si chiamava San Rocco, primo titolare della chiesa a cui fu dedicata la bella e antica statua lignea presente nella chiesa.
Si legge in un'accurata scheda storica realizzata nel 2010 da Michele Bonserio, esperto e studioso di storia locale, che la chiesa «fu detta di S. Rocco, protettore degli appestati, per volontà dell'allora vescovo e della Universitas (Municipio) per invocare la salvezza del popolo Giovinazzese più volte decimato dalla pestilenza ad inizio del secolo XVI. Sul sontuoso altare maggiore fu posto il dipinto della Vergine dell'Odegitria che di recente è stato restaurato. Di grande rilievo artistico è il dipinto di S. Michele arcangelo opera del giovinazzese Carlo Rosa, realizzato su commissione dell'Universitas tra il 1656 e il 1675. Interessanti sono le tele di Saverio de Musso(padre) e di suo figlio Giuseppe, valenti pittori giovinazzesi del sec. XVIII».
La festa della Madonna di Costantinopoli sarà di sicuro, come ogni anno, un appuntamento liturgico della chiesa locale seguito dalla città che riporterà indietro nella storia alle origini dell'edificazione di un gioiello, qual è la stessa chiesa, bisognoso di ulteriori interventi di restauro.