Attualità
Documento Programmatico Preliminare approvato. Si avvia processo per nuovo PUG di Giovinazzo
Depalma: «Nuova idea di città dovrà tenere conto di economia edilizia in chiave turistica»
Giovinazzo - sabato 10 aprile 2021
Comunicato Stampa
Durante il Consiglio comunale del 30 marzo, con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e quello contrario dell'opposizione, è stato adottato il DPP, il Documento Programmatico Preliminare.
L'avvio del processo di formazione del nuovo PUG di Giovinazzo passa, appunto, attraverso la redazione ed adozione del DPP , lo strumento che ha, in particolare, la funzione non solo di colmare e rivisitare la pianificazione urbanistica vigente, ma anche di individuare gli elementi imprescindibili su cui fondare l'idea di sviluppo futuro da porre alla base del nascente PUG che sono:
➢ La definizione di scelte di uso e trasformazione del territorio finalizzata ad affrontare al meglio le minacce degli inevitabili cambiamenti climatici (Agenda 2030 e i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile);
➢ L'affrancamento definitivo dalla zona industriale occupata dalle ex Acciaierie Ferriere Pugliesi (AFP), sia simbolicamente come modello di produzione e di ubicazione del sito industriale, sia fisicamente attraverso la rigenerazione urbana dell'intera zona tale da liberare spazi, generare opportunità e relazioni, offrendo scenari di riqualificazione ambientale, urbana, sociale ed ovviamente economica;
➢ La unitarietà del territorio, il miglioramento delle relazioni interne e tra i tre ambiti territoriali (costa, città, entroterra), adottando forme di mobilità sostenibile all'interno dei margini del PPTR;
➢ La protezione e il contenimento dell'utilizzo inappropriato e sconsiderato del bene suolo e delle risorse naturali, la restituzione degli spazi necessari alle acque per scorrere a mare con la conseguente riduzione dei rischi;
➢ La valorizzazione integrata di tutte le risorse del territorio, superando la monosettorialità dell'offerta balneare stagionale, ma guardando verso un sistema-territorio capace di offrire per tutto l'anno attività e occasioni agli abitanti, agli utenti, ai visitatori e ai turisti;
➢ Il paesaggio, come cartina di tornasole e rappresentazione oggettiva della qualità dei sistemi di uso e trasformazione del territorio, nonché del desiderio e della capacità della comunità di prendersene cura.
L'adozione da parte dell'Amministrazione di un importante strumento come il DPP rappresenta - fanno sapere dal Comune di Giovinazzo - una svolta storica per la città in quanto con esso, e decorsi i termini di 20 giorni per le eventuali osservazioni che qualsiasi cittadino potrà presentare, il passo successivo sarà la adozione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) che andrà a sostituire l'attuale PRG, ormai obsoleto e vecchio di trent'anni , approvato nel lontano 1991, pensato infatti negli anni '80 e votato solo all'uso speculativo ed intensivo di superfici non in linea con la crescita demografica non solo locale ma anche nazionale.
«La nuova idea di città dovrà quindi tener conto dello sviluppo ovvio di una economia edilizia in ottica turistica- dichiara il sindaco Tommaso Depalma -. Di una nuova collocazione di aree da utilizzare per lo sviluppo artigianale e produttivo più vicino alla viabilità principale ed in contesti facili da urbanizzare. Attuando una logica di sviluppo equo ed armonico in prospettiva anche di una oggettiva compensazione e ristoro verso coloro che inopportunamente sono stati gravati ed illusi da una idea di sviluppo solo intensivo di suoli, lontano dalle logiche economiche e di mercato. In definitiva, un altro importante tassello è stato posto a sostegno dello sviluppo e della crescita della nostra città».
L'avvio del processo di formazione del nuovo PUG di Giovinazzo passa, appunto, attraverso la redazione ed adozione del DPP , lo strumento che ha, in particolare, la funzione non solo di colmare e rivisitare la pianificazione urbanistica vigente, ma anche di individuare gli elementi imprescindibili su cui fondare l'idea di sviluppo futuro da porre alla base del nascente PUG che sono:
➢ La definizione di scelte di uso e trasformazione del territorio finalizzata ad affrontare al meglio le minacce degli inevitabili cambiamenti climatici (Agenda 2030 e i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile);
➢ L'affrancamento definitivo dalla zona industriale occupata dalle ex Acciaierie Ferriere Pugliesi (AFP), sia simbolicamente come modello di produzione e di ubicazione del sito industriale, sia fisicamente attraverso la rigenerazione urbana dell'intera zona tale da liberare spazi, generare opportunità e relazioni, offrendo scenari di riqualificazione ambientale, urbana, sociale ed ovviamente economica;
➢ La unitarietà del territorio, il miglioramento delle relazioni interne e tra i tre ambiti territoriali (costa, città, entroterra), adottando forme di mobilità sostenibile all'interno dei margini del PPTR;
➢ La protezione e il contenimento dell'utilizzo inappropriato e sconsiderato del bene suolo e delle risorse naturali, la restituzione degli spazi necessari alle acque per scorrere a mare con la conseguente riduzione dei rischi;
➢ La valorizzazione integrata di tutte le risorse del territorio, superando la monosettorialità dell'offerta balneare stagionale, ma guardando verso un sistema-territorio capace di offrire per tutto l'anno attività e occasioni agli abitanti, agli utenti, ai visitatori e ai turisti;
➢ Il paesaggio, come cartina di tornasole e rappresentazione oggettiva della qualità dei sistemi di uso e trasformazione del territorio, nonché del desiderio e della capacità della comunità di prendersene cura.
L'adozione da parte dell'Amministrazione di un importante strumento come il DPP rappresenta - fanno sapere dal Comune di Giovinazzo - una svolta storica per la città in quanto con esso, e decorsi i termini di 20 giorni per le eventuali osservazioni che qualsiasi cittadino potrà presentare, il passo successivo sarà la adozione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) che andrà a sostituire l'attuale PRG, ormai obsoleto e vecchio di trent'anni , approvato nel lontano 1991, pensato infatti negli anni '80 e votato solo all'uso speculativo ed intensivo di superfici non in linea con la crescita demografica non solo locale ma anche nazionale.
«La nuova idea di città dovrà quindi tener conto dello sviluppo ovvio di una economia edilizia in ottica turistica- dichiara il sindaco Tommaso Depalma -. Di una nuova collocazione di aree da utilizzare per lo sviluppo artigianale e produttivo più vicino alla viabilità principale ed in contesti facili da urbanizzare. Attuando una logica di sviluppo equo ed armonico in prospettiva anche di una oggettiva compensazione e ristoro verso coloro che inopportunamente sono stati gravati ed illusi da una idea di sviluppo solo intensivo di suoli, lontano dalle logiche economiche e di mercato. In definitiva, un altro importante tassello è stato posto a sostegno dello sviluppo e della crescita della nostra città».