Politica
Discarica: toni smorzati tra comitato e amministrazione?
Continuano però le accuse ai partiti di opposizione
Giovinazzo - martedì 3 febbraio 2015
10.17
«Si è fatta chiarezza anche sulle parole riportate dal comunicato del comitato circa la richiesta da parte del sindaco Depalma, in assemblea Ato del 23 gennaio scorso, per "la collaborazione degli altri amministratori nel tentativo di far ingoiare ai giovinazzesi il boccone amaro della riapertura della discarica". Parole mai proferite dal sindaco e inventate di sana pianta secondo una libera interpretazione di un membro del comitato, magari per screditare ancora una volta il sindaco».
Così recita un lungo comunicato stampa diffuso da Giovinazzo Città del Sole, Italia dei Valori e Moderati e Popolari, i gruppi politici che sostengono il primo cittadino. Un documento che fa seguito all'assemblea cittadina, voluta dal comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica", che si è tenuta lo scorso 30 gennaio nell'auditorium "don Tonino Bello". «L'emergenza rifiuti è reale e quanti ne professavano l'inesistenza, bollando l'ordinanza del sindaco come personale "capriccio", sono stati ampiamente smentiti e sconfessati - si legge nel comunicato -. Anche il comitato cittadino nel suo invito-comunicato scriveva: "Quello che temevamo si è avverato". Fortunatamente ora sono lontane le accuse e le illazioni sul sindaco e sulla sua maggioranza, solo ora il clima si è disteso e le ragioni degli amministratori assumono contorni ben più limpidi rispetto alle tante trame fosche artatamente denunciate».
Secondo la coalizione di maggioranza nel corso dell'incontro «è stato anche acclarato come la responsabilità di fatto ed oggettiva della crisi che si è creata è degli organi regionali, provinciali e dell'Ato, organi che hanno espressamente dichiarato la gravità della situazione odierna, di fatto non riuscendo a risolvere una crisi ben più ampia sulla gestione dei rifiuti che risale al lontano 2004». Sempre secondo i firmatari del documento l'assemblea dibattito è servita a smorzare i toni anche su chi ha chiesto la riprofilatura dei sopralzi dei lotti I, II e III della discarica di San Pietro Pago, cioè la "Daneco Impianti". «Il comitato - si legge ancora nel comunicato - non può che prendere atto che la "stella polare" del sindaco in tutta la questione riprofilatura adesso è diventata la "stella polare" di Ato e Regione Puglia. Ancora una volta cadono nel vuoto imbarazzante dello sciocchezzaio comune tutte le insinuazioni malevole rivolte alla persona del sindaco e alla sua maggioranza circa i rapporti con Daneco». Non mancano poi gli attacchi al governo regionale e in particolare a Sinistra Ecologia e Libertà e al Partito Democratico. «I dieci anni di governo Vendola - affermano - ci hanno consegnato nelle mani dei privati, ora immaginiamo sia più chiaro il nostro sdegno per tutti gli ipocriti che hanno sfilato al corteo cittadino non riconoscendo le colpe della gestione politica degli enti sovracomunali. Si è fatta invece chiarezza anche sulle parole riportate dal comunicato del comitato circa la richiesta da parte di Depalma, in assemblea Ato, per "la collaborazione degli altri amministratori nel tentativo di far ingoiare ai giovinazzesi il boccone amaro della riapertura della discarica". Parole mai proferite dal Sindaco e inventate di sana pianta secondo una libera interpretazione di un membro del comitato, magari per screditare ancora una volta il sindaco. Ciò detto il clima dell'incontro del 30 gennaio scorso è stato corretto e l'incontro ha prodotto comunque una sintonia sul proseguo della gestione di questa emergenza rifiuti».
Sotto la lente d'ingrandimento dei firmatari del comunicato stampa anche le parole proferite nel corso del consiglio comunale monotematico che si è celebrato lo scorso 9 gennaio, ponendosi anche delle domande. «Vorremmo finalmente smascherare tutta l'ipocrisia del Pd - si legge -. Quel partito non ha lesinato parole dure nei confronti della Daneco. Ci chiediamo: come mai l'amministrazione Natalicchio si è caricata dell'onere di rendere il nostro Ente comunale unica stazione appaltante dell'importante gara da 40 milioni di euro per la realizzazione dell'impianto di biostabilizzazione? L'impianto servirà a tutti i comuni della Provincia di Bari però l'iter difficilissimo e rischioso della gara spetta solo al Comune di Giovinazzo. Ciò espone a rischi notevoli solo il nostro Ente. E in cambio di cosa? Nulla». E sulla vicenda discarica i partiti della maggioranza provano anche a sottolineare quelli che secondo il loro punto di vista sarebbero i fallimenti dell'amministrazione Natalicchio. «La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è stata il maggior fallimento -affermano -. Il contratto che disciplina l'attività è datato 1 ottobre 2003. Sarebbe dovuto scadere cinque anni dopo ma ancora oggi il servizio è in proroga. Nel frattempo ci sono stati solo adeguamenti economici, ma nessun avvio serio del servizio di raccolta differenziata. In compenso abbiamo ancora la Daneco Impianti a gestire anche la raccolta rifiuti con risultati assolutamente non in linea con la tariffa pagata e con una Tari che è figlia di quel contratto che non contemplava per nulla la raccolta differenziata». E poi c'è il contestato VI lotto, quello nato nel 2009 e che nessuno, almeno secondo i partiti di maggioranza ha mai contestato. «Il Pd ha anche il coraggio di aderire al comitato cittadino sfilando al corteo dimenticando che ha concesso un intero lotto alla Daneco Impianti, ossia 530.000 metri cubi di discarica. Ancora oggi nessuna risposta è stata fornita alle domande dei nostri consiglieri di maggioranza circa il beneficio economico ricevuto dal gestore della discarica secondo la formula scelta dal Consiglio comunale, ossia la sponsorizzazione per le attività dell'ente comunale».
Nonostante la contrapposizione politica che non appare per nulla ricomposta, i firmatari del documento «si impegneranno perché la "vicenda discarica" si chiuda una volta per sempre (ottenere l'impianto di biostabilizzazione con relativo utilizzo V lotto e null'altro) e quindi per mettere per sempre alle spalle 40 anni di ipocrisie e doppi giochi da parte della vecchia politica. Assicuriamo la piena disponibilità a condividere con forze politiche e comitato cittadino tutte le questioni legate ai rifiuti, ma ad una precisa condizione: basta bugie. Noi agiamo nella massima trasparenza».
Così recita un lungo comunicato stampa diffuso da Giovinazzo Città del Sole, Italia dei Valori e Moderati e Popolari, i gruppi politici che sostengono il primo cittadino. Un documento che fa seguito all'assemblea cittadina, voluta dal comitato "Per la salute pubblica, no alla discarica", che si è tenuta lo scorso 30 gennaio nell'auditorium "don Tonino Bello". «L'emergenza rifiuti è reale e quanti ne professavano l'inesistenza, bollando l'ordinanza del sindaco come personale "capriccio", sono stati ampiamente smentiti e sconfessati - si legge nel comunicato -. Anche il comitato cittadino nel suo invito-comunicato scriveva: "Quello che temevamo si è avverato". Fortunatamente ora sono lontane le accuse e le illazioni sul sindaco e sulla sua maggioranza, solo ora il clima si è disteso e le ragioni degli amministratori assumono contorni ben più limpidi rispetto alle tante trame fosche artatamente denunciate».
Secondo la coalizione di maggioranza nel corso dell'incontro «è stato anche acclarato come la responsabilità di fatto ed oggettiva della crisi che si è creata è degli organi regionali, provinciali e dell'Ato, organi che hanno espressamente dichiarato la gravità della situazione odierna, di fatto non riuscendo a risolvere una crisi ben più ampia sulla gestione dei rifiuti che risale al lontano 2004». Sempre secondo i firmatari del documento l'assemblea dibattito è servita a smorzare i toni anche su chi ha chiesto la riprofilatura dei sopralzi dei lotti I, II e III della discarica di San Pietro Pago, cioè la "Daneco Impianti". «Il comitato - si legge ancora nel comunicato - non può che prendere atto che la "stella polare" del sindaco in tutta la questione riprofilatura adesso è diventata la "stella polare" di Ato e Regione Puglia. Ancora una volta cadono nel vuoto imbarazzante dello sciocchezzaio comune tutte le insinuazioni malevole rivolte alla persona del sindaco e alla sua maggioranza circa i rapporti con Daneco». Non mancano poi gli attacchi al governo regionale e in particolare a Sinistra Ecologia e Libertà e al Partito Democratico. «I dieci anni di governo Vendola - affermano - ci hanno consegnato nelle mani dei privati, ora immaginiamo sia più chiaro il nostro sdegno per tutti gli ipocriti che hanno sfilato al corteo cittadino non riconoscendo le colpe della gestione politica degli enti sovracomunali. Si è fatta invece chiarezza anche sulle parole riportate dal comunicato del comitato circa la richiesta da parte di Depalma, in assemblea Ato, per "la collaborazione degli altri amministratori nel tentativo di far ingoiare ai giovinazzesi il boccone amaro della riapertura della discarica". Parole mai proferite dal Sindaco e inventate di sana pianta secondo una libera interpretazione di un membro del comitato, magari per screditare ancora una volta il sindaco. Ciò detto il clima dell'incontro del 30 gennaio scorso è stato corretto e l'incontro ha prodotto comunque una sintonia sul proseguo della gestione di questa emergenza rifiuti».
Sotto la lente d'ingrandimento dei firmatari del comunicato stampa anche le parole proferite nel corso del consiglio comunale monotematico che si è celebrato lo scorso 9 gennaio, ponendosi anche delle domande. «Vorremmo finalmente smascherare tutta l'ipocrisia del Pd - si legge -. Quel partito non ha lesinato parole dure nei confronti della Daneco. Ci chiediamo: come mai l'amministrazione Natalicchio si è caricata dell'onere di rendere il nostro Ente comunale unica stazione appaltante dell'importante gara da 40 milioni di euro per la realizzazione dell'impianto di biostabilizzazione? L'impianto servirà a tutti i comuni della Provincia di Bari però l'iter difficilissimo e rischioso della gara spetta solo al Comune di Giovinazzo. Ciò espone a rischi notevoli solo il nostro Ente. E in cambio di cosa? Nulla». E sulla vicenda discarica i partiti della maggioranza provano anche a sottolineare quelli che secondo il loro punto di vista sarebbero i fallimenti dell'amministrazione Natalicchio. «La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è stata il maggior fallimento -affermano -. Il contratto che disciplina l'attività è datato 1 ottobre 2003. Sarebbe dovuto scadere cinque anni dopo ma ancora oggi il servizio è in proroga. Nel frattempo ci sono stati solo adeguamenti economici, ma nessun avvio serio del servizio di raccolta differenziata. In compenso abbiamo ancora la Daneco Impianti a gestire anche la raccolta rifiuti con risultati assolutamente non in linea con la tariffa pagata e con una Tari che è figlia di quel contratto che non contemplava per nulla la raccolta differenziata». E poi c'è il contestato VI lotto, quello nato nel 2009 e che nessuno, almeno secondo i partiti di maggioranza ha mai contestato. «Il Pd ha anche il coraggio di aderire al comitato cittadino sfilando al corteo dimenticando che ha concesso un intero lotto alla Daneco Impianti, ossia 530.000 metri cubi di discarica. Ancora oggi nessuna risposta è stata fornita alle domande dei nostri consiglieri di maggioranza circa il beneficio economico ricevuto dal gestore della discarica secondo la formula scelta dal Consiglio comunale, ossia la sponsorizzazione per le attività dell'ente comunale».
Nonostante la contrapposizione politica che non appare per nulla ricomposta, i firmatari del documento «si impegneranno perché la "vicenda discarica" si chiuda una volta per sempre (ottenere l'impianto di biostabilizzazione con relativo utilizzo V lotto e null'altro) e quindi per mettere per sempre alle spalle 40 anni di ipocrisie e doppi giochi da parte della vecchia politica. Assicuriamo la piena disponibilità a condividere con forze politiche e comitato cittadino tutte le questioni legate ai rifiuti, ma ad una precisa condizione: basta bugie. Noi agiamo nella massima trasparenza».