Politica
Discarica, Sel al sindaco: «Dimissioni subito»
I vendoliani evidenziano «una profonda frattura tra l'amministrazione e i cittadini»
Giovinazzo - martedì 13 gennaio 2015
14.33
«Il tempo di questa amministrazione comunale è finito e il sindaco dovrebbe rassegnare le dimissioni. Subito». Il circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà non ammette deroghe e chiede che il primo cittadino, Tommaso Depalma, tolga il disturbo perché la vicenda dell'ordinanza n. 62 sulla discarica di San Pietro Pago e la sua successiva revoca, secondo i vendoliani, avrebbe creato una frattura insanabile fra il sindaco e i cittadini di Giovinazzo.
«Siamo convinti - si legge in una nota ufficiale - che le parole, soprattutto in politica, abbiano un peso importante e bisogna stare molto attenti ad utilizzarle. In questi due anni e mezzo di amministrazione guidata da Depalma abbiamo svolto un lavoro di opposizione ragionata, mai urlante e mai offensiva, sempre con le carte alla mano, perché siamo convinti del valore del confronto e perché i cittadini sono stufi dei teatrini della politica. E non abbiamo mai chiesto le dimissioni del sindaco e dell'amministrazione.
E però, riteniamo che questa vicenda dell'ordinanza sulla discarica e la sua successiva revoca abbia creato una frattura insanabile fra il sindaco e i cittadini di Giovinazzo. Una ordinanza fatta in fretta e furia, con una regia chiara. Una ordinanza fatta in barba a pareri tecnici. Una ordinanza che ha portato ad atti ignobili verso l'ex dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Giovinazzo, che sta pagando un prezzo salatissimo, solo per aver detto la verità e per aver espresso i suoi dubbi rispetto alla risagomatura della discarica. Una ordinanza che adesso ci costa lo stipendio di un nuovo dirigente dell'Ufficio Tecnico.
Una ordinanza sorda e cieca, mentre da settimane i cittadini, organizzati in partiti e nel comitato locale, sollevavano dubbi e chiedevano un confronto netto all'amministrazione e al sindaco. Una ordinanza contestata da 4.000 firme e da una manifestazione pubblica. Tutto questo avrebbe meritato un livello di attenzione differente da parte di chi ci amministra. E invece si è arrivati ad uno scontro assurdo, fino a che non ci hanno pensato i tecnici regionali a dare un parere, che era lo stesso che aveva espresso l'ex dirigente dell'Ufficio Tecnico».
Secondo il partito di Nichi Vendola «una amministrazione che non si confronta e non ascolta è una amministrazione che ha perso il lume della ragione e il contatto con la città. Per tutte queste ragioni - concludono - riteniamo che il tempo di questa amministrazione sia finito e che il sindaco dovrebbe rassegnare le dimissioni. Subito».
«Siamo convinti - si legge in una nota ufficiale - che le parole, soprattutto in politica, abbiano un peso importante e bisogna stare molto attenti ad utilizzarle. In questi due anni e mezzo di amministrazione guidata da Depalma abbiamo svolto un lavoro di opposizione ragionata, mai urlante e mai offensiva, sempre con le carte alla mano, perché siamo convinti del valore del confronto e perché i cittadini sono stufi dei teatrini della politica. E non abbiamo mai chiesto le dimissioni del sindaco e dell'amministrazione.
E però, riteniamo che questa vicenda dell'ordinanza sulla discarica e la sua successiva revoca abbia creato una frattura insanabile fra il sindaco e i cittadini di Giovinazzo. Una ordinanza fatta in fretta e furia, con una regia chiara. Una ordinanza fatta in barba a pareri tecnici. Una ordinanza che ha portato ad atti ignobili verso l'ex dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Giovinazzo, che sta pagando un prezzo salatissimo, solo per aver detto la verità e per aver espresso i suoi dubbi rispetto alla risagomatura della discarica. Una ordinanza che adesso ci costa lo stipendio di un nuovo dirigente dell'Ufficio Tecnico.
Una ordinanza sorda e cieca, mentre da settimane i cittadini, organizzati in partiti e nel comitato locale, sollevavano dubbi e chiedevano un confronto netto all'amministrazione e al sindaco. Una ordinanza contestata da 4.000 firme e da una manifestazione pubblica. Tutto questo avrebbe meritato un livello di attenzione differente da parte di chi ci amministra. E invece si è arrivati ad uno scontro assurdo, fino a che non ci hanno pensato i tecnici regionali a dare un parere, che era lo stesso che aveva espresso l'ex dirigente dell'Ufficio Tecnico».
Secondo il partito di Nichi Vendola «una amministrazione che non si confronta e non ascolta è una amministrazione che ha perso il lume della ragione e il contatto con la città. Per tutte queste ragioni - concludono - riteniamo che il tempo di questa amministrazione sia finito e che il sindaco dovrebbe rassegnare le dimissioni. Subito».