Attualità
Discarica San Pietro Pago, la Giunta di Giovinazzo approva progetto preliminare per chiusura definitiva
Depalma: «Proiettati con fatti concreti alla risoluzione delle “cause” della situazione ambientale»
Giovinazzo - mercoledì 22 settembre 2021
Comunicato Stampa
Approvato oggi, dalla Giunta comunale di Giovinazzo, il progetto preliminare per la chiusura definitiva della discarica in contrada san Pietro Pago.
«Il progetto è stato realizzato dal nostro Ufficio Tecnico e ha un importo complessivo di 25 milioni di euro», spiega il sindaco, Tommaso Depalma, che con l'occasione comunica un'altra ottima notizia: l'aggiudicazione della gara da parte di AGER per individuare l'impresa che effettuerà la messa in sicurezza della discarica.
«Questo ci permetterà fra pochissimo di iniziare le operazioni che tuteleranno finalmente tutto il sito con la copertura del corpo di discarica e la realizzazione di nuovi impianti per la gestione del percolato - continua Depalma - Possiamo ben dire che siamo proiettati con fatti concreti alla risoluzione delle "cause" della situazione ambientale di san Pietro Pago piuttosto che concentrarci sui "sintomi". Motivo per cui colgo l'occasione per replicare a quanto pubblicato dall'opposizione sulla discarica.
Dopo gli ultimi accertamenti appaltati dal Comune sulle matrici ambientali di aprile 2020, ho chiesto ad Arpa ulteriori accertamenti sulla falda acquifera il 5 marzo scorso. I rapporti di prova inviati a luglio scorso, riferiti alle attività di campionamento dei pozzi di monitoraggio della discarica, indicano il superamento delle concentrazioni di soglia di contaminazione del mercurio nel pozzo NPV1 e del Ferro nel pozzo NPM2. (nel dettaglio: un valore di Mercurio pari a 3,0 µg/L rispetto ad un valore limite di 1,0 µg/L; un valore di ferro pari a 298 µg/L rispetto ad un valore limite di 200 µg/L.).
Il nostro Ufficio Tecnico ha subito richiesto ad Arpa nuove attività di campionamento invitando nel contempo Arpa ad esprimere un giudizio circa un possibile nesso di causalità tra i rifiuti abbancati in discarica ed eventuali superamenti riscontrati. Quindi, a seguito di questa interlocuzione, sono state avviate prontamente le attività propedeutiche con l'accesso, previamente autorizzato dalla Procura, delle imprese interessate ai lavori in loco. Le procedure per individuare il soggetto a cui affidare le attività di supporto ad Arpa si sono concluse da pochi giorni e sono durate il tempo minimo necessario per espletare tutti i passaggi di rito.
Mi preme quindi chiarire che non c'è stato assolutamente alcun ritardo, anzi il nostro Ufficio Tecnico non solo ha lavorato sul monitoraggio continuo del sito, ma ha anche definito il preliminare di chiusura definitiva. Continuiamo ad andare avanti spediti per la risoluzione definitiva di questa vicenda ultratrentennale che ci siamo trovati addosso e che ci è pesata come un macigno».
«Il progetto è stato realizzato dal nostro Ufficio Tecnico e ha un importo complessivo di 25 milioni di euro», spiega il sindaco, Tommaso Depalma, che con l'occasione comunica un'altra ottima notizia: l'aggiudicazione della gara da parte di AGER per individuare l'impresa che effettuerà la messa in sicurezza della discarica.
«Questo ci permetterà fra pochissimo di iniziare le operazioni che tuteleranno finalmente tutto il sito con la copertura del corpo di discarica e la realizzazione di nuovi impianti per la gestione del percolato - continua Depalma - Possiamo ben dire che siamo proiettati con fatti concreti alla risoluzione delle "cause" della situazione ambientale di san Pietro Pago piuttosto che concentrarci sui "sintomi". Motivo per cui colgo l'occasione per replicare a quanto pubblicato dall'opposizione sulla discarica.
Dopo gli ultimi accertamenti appaltati dal Comune sulle matrici ambientali di aprile 2020, ho chiesto ad Arpa ulteriori accertamenti sulla falda acquifera il 5 marzo scorso. I rapporti di prova inviati a luglio scorso, riferiti alle attività di campionamento dei pozzi di monitoraggio della discarica, indicano il superamento delle concentrazioni di soglia di contaminazione del mercurio nel pozzo NPV1 e del Ferro nel pozzo NPM2. (nel dettaglio: un valore di Mercurio pari a 3,0 µg/L rispetto ad un valore limite di 1,0 µg/L; un valore di ferro pari a 298 µg/L rispetto ad un valore limite di 200 µg/L.).
Il nostro Ufficio Tecnico ha subito richiesto ad Arpa nuove attività di campionamento invitando nel contempo Arpa ad esprimere un giudizio circa un possibile nesso di causalità tra i rifiuti abbancati in discarica ed eventuali superamenti riscontrati. Quindi, a seguito di questa interlocuzione, sono state avviate prontamente le attività propedeutiche con l'accesso, previamente autorizzato dalla Procura, delle imprese interessate ai lavori in loco. Le procedure per individuare il soggetto a cui affidare le attività di supporto ad Arpa si sono concluse da pochi giorni e sono durate il tempo minimo necessario per espletare tutti i passaggi di rito.
Mi preme quindi chiarire che non c'è stato assolutamente alcun ritardo, anzi il nostro Ufficio Tecnico non solo ha lavorato sul monitoraggio continuo del sito, ma ha anche definito il preliminare di chiusura definitiva. Continuiamo ad andare avanti spediti per la risoluzione definitiva di questa vicenda ultratrentennale che ci siamo trovati addosso e che ci è pesata come un macigno».