Politica
Discarica, la risposta di Depalma a de Gennaro
Confronto serrato ma composto in Aula Consiliare
Giovinazzo - venerdì 2 dicembre 2016
04.50
Il Consiglio comunale di ieri sera è stato caratterizzato, come anticipato in un altro nostro articolo, dal confronto diretto tra Daniele de Gennaro, candidato Sindaco di una coalizione di centro-sinistra, e l'attuale primo cittadino, Tommaso Depalma. Oggetto del contendere, il primo punto all'ordine del giorno ovvero la situazione all'interno della discarica di San Pietro Pago.
Alle ragioni dell'avvocato giovinazzese e dei suoi sostenitori, che potete leggere sul nostro portale, Depalma ha risposto con franchezza. Il suo excursus sull'annosa vicenda legata a quel sito è partita dalla consapevolezza che il proposito di de Gennaro di guardare al presente ed al futuro non possa essere sostenuto del tutto, poiché «ignorare il passato - ha detto il Sindaco - non può essere una soluzione» per spiegare quanto stia accadendo oggi.
Depalma ha così posto l'accento su quello che egli stesso ha definito un «regalo all'ARO ed alla Regione Puglia» fatto dalla passata Amministrazione. Il riferimento è alla nascita di un sesto lotto ed al sopralzo dei primi tre operato nel 2012, a suo dire, «sotto il silenzio compiacente di alcuni organi di stampa e di parte della cittadinanza oggi interessata alla competizione elettorale». Passaggio cruciale del suo intervento, su quelle che sarebbero le reali responsabilità dell'attuale grave situazione, è stato quello sull'ordinanza n.2 del 2011 con cui l'allora Governatore pugliese, Nichi Vendola, diede la possibilità di «abbancare altri 270.000 ulteriori metri cubi di rifiuti». Un provvedimento a cui, carte alla mano, secondo il primo cittadino «la Giunta comunale in carica non si oppose».
Quel passaggio, secondo Depalma, è madre di tutte le problematiche legate oggi alla discarica. Il Sindaco, però, non si è sottratto al confronto con de Gennaro ed ha ricordato che, in materia di discarica, «questa Amministrazione si è sempre opposta all'utilizzo del V lotto, quello da cui, è giusto ricordare, escono i biogas».
Inoltre Depalma ha voluto chiarire una volta per tutte la situazione relativa al Centro Comunale di Raccolta, oggetto spesso di rimostranze da parte dei suoi oppositori, fuori e dentro l'assise cittadina, e che ha rappresentato uno dei passaggi importanti dell'arringa di de Gennaro. «Riaperto l'avviso pubblico per il finanziamento - ha detto -, Giovinazzo si è candidata per 300.000 euro. Non vogliamo - ha scandito - che i cittadini paghino di tasca loro la sua realizzazione, dopo che la nostra comunità ha subito per tanto tempo i gravi disagi di avere una discarica sul suo territorio. La nostra posizione resta immutata: lo faremo, ma con i soldi che riusciremo ad ottenere, non gravando sui contribuenti già provati da una TARI aumentata per un valore complessivo di 1 milione di euro a seguito della chiusura di San Pietro Pago».
Quanto alla vicenda Daneco, il primo cittadino ha ribadito di essersi più volte attivato e che, al momento, «la revoca è totale», a fronte di un disimpegno dell'azienda. «A loro - ha ribadito - rimane l'onere post-gestione e se non vorranno provvedervi ci saranno non solo procedimenti amministrativi in materia, ma anche risvolti penali». Quanto alle polizze portate a garanzia della propria attività dalla società, Depalma ha rassicurato i presenti sul continuo lavoro dell'Ufficio Tecnico, che ha scoperto che alcune di esse sono attualmente in capo alla Città Metropolitana, mentre di altre non se ne trova ancora traccia.
Con riferimento ai provvedimenti immediati sollecitati da de Gennaro, il Sindaco ha ribadito che non chiuderà la strada per San Pietro Pago e quelle vicinali, poiché non intende arrecare danno agli agricoltori, che a suo avviso sarebbero gli unici a pagare, fin quando la Regione Puglia non abbia provveduto a cantierizzare quei luoghi per una loro bonifica. Inoltre Depalma ha evidenziato come sia impossibile effettuare una cosiddetta "gara ponte" comunale, ovvero un bando per la gestione del ciclo dei rifiuti che non passi dall'Ambito Territoriale di Raccolta. Nonostante vi fosse stata una richiesta al Governatore Michele Emiliano in questo senso, ha raccontato Depalma, è arrivato un diniego assoluto a procedere.
Reso pubblico tutto questo, Tommaso Depalma ha ribadito il suo punto di vista: «oggi tutti noi paghiamo dazio per un piano dei rifiuti voluto da Vendola che è fallito», rilanciando la palla nel campo degli avversari politici: «Chi - ha chiesto ironico - non si è accorto in questi anni del contratto con Daneco e dei danni che con la Regione Puglia stavano facendo alla città?».
La domanda rappresenta un atto di accusa verso la gestione della cosa pubblica di qualche tempo fa, nonostante poi Depalma abbia voluto lanciare un segnale distensivo all'Aula in cui era assiepato un discreto pubblico di cittadini: «Condivido quanto detto da de Gennaro nel finale - ha concluso -. Dobbiamo sforzarci tutti insieme, senza distinzioni, di dare un futuro migliore ai nostri figli, rispetto a chi ha distrutto questa città».
Alle ragioni dell'avvocato giovinazzese e dei suoi sostenitori, che potete leggere sul nostro portale, Depalma ha risposto con franchezza. Il suo excursus sull'annosa vicenda legata a quel sito è partita dalla consapevolezza che il proposito di de Gennaro di guardare al presente ed al futuro non possa essere sostenuto del tutto, poiché «ignorare il passato - ha detto il Sindaco - non può essere una soluzione» per spiegare quanto stia accadendo oggi.
Depalma ha così posto l'accento su quello che egli stesso ha definito un «regalo all'ARO ed alla Regione Puglia» fatto dalla passata Amministrazione. Il riferimento è alla nascita di un sesto lotto ed al sopralzo dei primi tre operato nel 2012, a suo dire, «sotto il silenzio compiacente di alcuni organi di stampa e di parte della cittadinanza oggi interessata alla competizione elettorale». Passaggio cruciale del suo intervento, su quelle che sarebbero le reali responsabilità dell'attuale grave situazione, è stato quello sull'ordinanza n.2 del 2011 con cui l'allora Governatore pugliese, Nichi Vendola, diede la possibilità di «abbancare altri 270.000 ulteriori metri cubi di rifiuti». Un provvedimento a cui, carte alla mano, secondo il primo cittadino «la Giunta comunale in carica non si oppose».
Quel passaggio, secondo Depalma, è madre di tutte le problematiche legate oggi alla discarica. Il Sindaco, però, non si è sottratto al confronto con de Gennaro ed ha ricordato che, in materia di discarica, «questa Amministrazione si è sempre opposta all'utilizzo del V lotto, quello da cui, è giusto ricordare, escono i biogas».
Inoltre Depalma ha voluto chiarire una volta per tutte la situazione relativa al Centro Comunale di Raccolta, oggetto spesso di rimostranze da parte dei suoi oppositori, fuori e dentro l'assise cittadina, e che ha rappresentato uno dei passaggi importanti dell'arringa di de Gennaro. «Riaperto l'avviso pubblico per il finanziamento - ha detto -, Giovinazzo si è candidata per 300.000 euro. Non vogliamo - ha scandito - che i cittadini paghino di tasca loro la sua realizzazione, dopo che la nostra comunità ha subito per tanto tempo i gravi disagi di avere una discarica sul suo territorio. La nostra posizione resta immutata: lo faremo, ma con i soldi che riusciremo ad ottenere, non gravando sui contribuenti già provati da una TARI aumentata per un valore complessivo di 1 milione di euro a seguito della chiusura di San Pietro Pago».
Quanto alla vicenda Daneco, il primo cittadino ha ribadito di essersi più volte attivato e che, al momento, «la revoca è totale», a fronte di un disimpegno dell'azienda. «A loro - ha ribadito - rimane l'onere post-gestione e se non vorranno provvedervi ci saranno non solo procedimenti amministrativi in materia, ma anche risvolti penali». Quanto alle polizze portate a garanzia della propria attività dalla società, Depalma ha rassicurato i presenti sul continuo lavoro dell'Ufficio Tecnico, che ha scoperto che alcune di esse sono attualmente in capo alla Città Metropolitana, mentre di altre non se ne trova ancora traccia.
Con riferimento ai provvedimenti immediati sollecitati da de Gennaro, il Sindaco ha ribadito che non chiuderà la strada per San Pietro Pago e quelle vicinali, poiché non intende arrecare danno agli agricoltori, che a suo avviso sarebbero gli unici a pagare, fin quando la Regione Puglia non abbia provveduto a cantierizzare quei luoghi per una loro bonifica. Inoltre Depalma ha evidenziato come sia impossibile effettuare una cosiddetta "gara ponte" comunale, ovvero un bando per la gestione del ciclo dei rifiuti che non passi dall'Ambito Territoriale di Raccolta. Nonostante vi fosse stata una richiesta al Governatore Michele Emiliano in questo senso, ha raccontato Depalma, è arrivato un diniego assoluto a procedere.
Reso pubblico tutto questo, Tommaso Depalma ha ribadito il suo punto di vista: «oggi tutti noi paghiamo dazio per un piano dei rifiuti voluto da Vendola che è fallito», rilanciando la palla nel campo degli avversari politici: «Chi - ha chiesto ironico - non si è accorto in questi anni del contratto con Daneco e dei danni che con la Regione Puglia stavano facendo alla città?».
La domanda rappresenta un atto di accusa verso la gestione della cosa pubblica di qualche tempo fa, nonostante poi Depalma abbia voluto lanciare un segnale distensivo all'Aula in cui era assiepato un discreto pubblico di cittadini: «Condivido quanto detto da de Gennaro nel finale - ha concluso -. Dobbiamo sforzarci tutti insieme, senza distinzioni, di dare un futuro migliore ai nostri figli, rispetto a chi ha distrutto questa città».