Cronaca
Discarica, la Procura di Bari sequestra il IV lotto
Depalma: «Decisione importante, andiamo avanti con la richiesta di chiusura e post gestione del sito»
Giovinazzo - lunedì 27 febbraio 2017
13.49
Lo scorso 21 febbraio, su disposizione del Sostituto Procuratore Renato Nitti, è stata effettuata un'ispezione da parte delle forze dell'ordine presso gli uffici della Daneco Impianti s.p.a. in località San Pietro Pago.
Nel corso dell'ispezione, all'interno del IV lotto, è stata notata una tubazione nera di pvc introdotta sul margine superiore del pozzo di percolato. Sollevando il tubo, gli agenti hanno notato la fuoriuscita di un rivolo di liquido scuro maleodorante, definibile percolato.
Seguendo a ritroso il corso del tubo, è stato rilevato che lo stesso proseguiva per l'intero IV lotto, in direzione degli uffici, e che giunta all'altezza della strada di accesso all'impianto, appariva interrato sotto il livello stradale per poi riemergere a ridosso della cabina elettrica.
Proseguendo lungo il percorso, le forze dell'ordine hanno preso atto dell'esistenza di un raccordo di tubi a cui erano applicati rubinetti con diramazione verso il III lotto per poi giungere anche al VI. Inoltre, lungo il perimetro interno del IV lotto è stata notata la fuoriuscita dal suolo di emissioni gassose.
Considerato che il IV lotto risulta ormai esaurito dal 2002, ovvero che da quella data non ci sono più stati conferimenti di rifiuti, ed essendo in stato di chiusura temporanea, è risultato ingiustificato il collettamento di percolato dal VI lotto.
Pertanto, al fine di evitare ulteriori compromissioni delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e per consentire ulteriori accertamenti da parte dei competenti uffici sulla natura delle emissioni gassose, la Procura della Repubblica Bari ha disposto il sequestro dell'intero IV lotto nonché delle tubazioni di collegamento dal VI lotto al IV.
«Quanto disposto dalla Procura rafforza la nostra posizione irrinunciabile, chiusura e post gestione del sito - commenta in una nota istituzionale il Sindaco, Tommaso Depalma -. Davanti all'inerzia di Daneco stiamo intraprendendo tutte le iniziative utili a raggiungere comunque il nostro obiettivo finale e non faremo sconti a nessuno».
Nel corso dell'ispezione, all'interno del IV lotto, è stata notata una tubazione nera di pvc introdotta sul margine superiore del pozzo di percolato. Sollevando il tubo, gli agenti hanno notato la fuoriuscita di un rivolo di liquido scuro maleodorante, definibile percolato.
Seguendo a ritroso il corso del tubo, è stato rilevato che lo stesso proseguiva per l'intero IV lotto, in direzione degli uffici, e che giunta all'altezza della strada di accesso all'impianto, appariva interrato sotto il livello stradale per poi riemergere a ridosso della cabina elettrica.
Proseguendo lungo il percorso, le forze dell'ordine hanno preso atto dell'esistenza di un raccordo di tubi a cui erano applicati rubinetti con diramazione verso il III lotto per poi giungere anche al VI. Inoltre, lungo il perimetro interno del IV lotto è stata notata la fuoriuscita dal suolo di emissioni gassose.
Considerato che il IV lotto risulta ormai esaurito dal 2002, ovvero che da quella data non ci sono più stati conferimenti di rifiuti, ed essendo in stato di chiusura temporanea, è risultato ingiustificato il collettamento di percolato dal VI lotto.
Pertanto, al fine di evitare ulteriori compromissioni delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e per consentire ulteriori accertamenti da parte dei competenti uffici sulla natura delle emissioni gassose, la Procura della Repubblica Bari ha disposto il sequestro dell'intero IV lotto nonché delle tubazioni di collegamento dal VI lotto al IV.
«Quanto disposto dalla Procura rafforza la nostra posizione irrinunciabile, chiusura e post gestione del sito - commenta in una nota istituzionale il Sindaco, Tommaso Depalma -. Davanti all'inerzia di Daneco stiamo intraprendendo tutte le iniziative utili a raggiungere comunque il nostro obiettivo finale e non faremo sconti a nessuno».