Politica
Discarica, il Comune vince l'arbitrato con Daneco e prova a rescindere il contratto
de Gennaro: «Già dal 2015 nota posizione della società». Natalicchio: «Nella vicenda incuria amministrativa e politica»
Giovinazzo - martedì 24 ottobre 2017
05.30
Un lungo Consiglio comunale, quello tenutosi ieri sera, che ha visto un prologo di assoluto rilievo nelle comunicazioni del Sindaco sulla discarica di San Pietro Pago, argomento al centro del dibattito politico in questi giorni.
Tommaso Depalma ha infatti annunciato che il 12 ottobre scorso il Comune di Giovinazzo ha vinto l'arbitrato in cui controparte era la Daneco Impianti, gestore della discarica stessa ad oggi verso il fallimento. La società è stata condannata a pagare 138.804 euro con compensazione delle spese legali.
Per quanto concerne invece il contratto in essere con la Daneco, Depalma ha sottolineato come in data 19 ottobre 2017 il Comune di Giovinazzo abbia avviato tutte le procedure affinché quel rapporto venga rescisso. Nella sua relazione, il Sindaco ha altresì ricostruito tutti i passaggi dell'azione amministrativa, passando in rassegna le ripetute diffide verso la società e le missive inviate agli Enti competenti (tra cui la Procura della Repubblica, la ASL, l'Arpa e la Regione Puglia) per far attivare il processo di post-gestione della discarica, per cui la stessa Daneco risulta inadempiente e per la cui assenza Palazzo di Città ha già chiesto 32.857.000 euro. Si tratta delle somme dovute per la fase obbligatoria seguente alla chiusura, richieste anche a Waste Italia s.p.a., gruppo madre a cui appartiene Daneco. Pesa molto nella vicenda anche la «mancanza delle polizze fideiussorie», questione che resta insoluta, come di difficile lettura per il primo cittadino restano i contratti posti in essere dalla precedente Amministrazione in relazione allo sfruttamento del biogas. Secondo Depalma troppo poco il ristoro previsto per la città di Giovinazzo a fronte di grossi introiti per il gestore.
Quanto all'avvio di una fase di post-gestione, di cui il Comune ha più volte rifiutato di essere l'unico attore, subendo una ulteriore beffa e «sottraendo fondi alle opere utili per i giovinazzesi», Depalma ha chiarito che «dalla settimana scorsa sono stati messi a disposizione dalla Regione Puglia i primi 800.000 euro. Abbiamo chiesto alla stessa Regione - ha proseguito il primo cittadino - che il Comune venga alleggerito da questo peso. Troppe le procedure, troppi i protocolli a cui il nostro personale, qualificato e preparato, deve far fronte. Vogliamo essere partecipi a tutti i tavoli - ha chiosato -, ma non intendiamo avvilire il lavoro dei nostri uffici».
Depalma ha anche avanzato l'idea di un lavoro comune con le altre forze politiche al fine di arrivare ad un unico obiettivo, che è quello della salvaguardia della salute pubblica.
Sponda raccolta da Daniele de Gennaro, che già nel comizio pubblico di domenica sera aveva lasciato da parte le bandiere per affrontare senza alcun intento speculativo il problema della post-gestione del sito di San Pietro Pago, come da egli stesso ribadito. Il Consigliere comunale di PrimaVera Alternativa ha però evidenziato il «pericoloso gioco delle scatole cinesi» a cui Daneco avrebbe abituato in altre parti d'Italia. La società chiamata a captare i biogas in discarica, e con cui il Comune non ha un contratto in essere, è la Greenup, controllata sempre dal gruppo Waste Italia. E de Gennaro ha ribadito che in questo caso c'è bisogno assoluto di trasparenza e di interrompere questa catena «rescindendo il rapporto anche con quest'ultima».
Su questo punto ci sarebbe intesa con Depalma, che ha però chiarito che tutto ciò per gli amministratori potrà avvenire solo un minuto dopo che si sarà trovato un altro soggetto capace di affrontare la situazione in discarica. E per giungere a questo, secondo Depalma, bisognerà sedersi a quei tavoli con altri Enti e far valere le ragioni della gente di Giovinazzo. Forse già dalla prossima settimana, viste le risposte positive che sarebbero arrivate anche dalla Prefettura.
L'esponente di PVA, che aveva chiesto al Sindaco di circostanziare con date puntuali il suo intervento (relative alle delibere regionali grazie a cui arriverebbero gli 800.000 euro per la discarica e quella della sentenza sull'arbitrato), ha anche sottolineato alcune grosse responsabilità dell'Amministrazione comunale in relazione all'insolvenza di Daneco. «Già dal bilancio del 2015 era nota la posizione della società - ha detto de Gennaro - ed il Comune aveva sin d'allora la possibilità di accorgersi che c'erano 8 milioni di euro per la fase di post-gestione a Giovinazzo, poi spariti nel bilancio 2016 della stessa società».
Più duri i Consiglieri Giovanni Camporeale ed Antonello Natalicchio del Partito Democratico, che hanno invece apertamente parlato di «incuria amministrativa e politica» nel seguire la vicenda.
Il secondo, in particolare, è andato ancora più a ritroso, ricordando come sin dal 2012 sarebbe stato possibile accorgersi di quale situazione vivesse Daneco. Natalicchio ha anche evidenziato come il passaggio del Sindaco su royalties e concessioni fosse inesatto o incompleto: «Non tengono conto - ha affermato il Consigliere del PD - che erano state sottoposte a gara. Peccato - ha aggiunto - che, mentre facevate i vostri conti, non abbiate visto cosa non è stato versato da Daneco per la post-gestione. C'era stata una gara - ha continuato Natalicchio per spiegare meglio - e si trattava di gare che scontavano i prezzi di conferimento che non sono quelli indicati dal Sindaco oggi. Troppo semplicistico, quindi, quanto afferma. O lei non è consapevole di questi elementi - ha detto rivolgendosi direttamente a Depalma - oppure lei bara».
Sulla procedura avviata dal Comune per rescindere il contratto con Daneco, Natalicchio ha ribadito che gli amministratori si coprono «di ridicolo quando si scopre che l'avete fatto il 19 ottobre scorso».
Quanto alle pozze di percolato eliminate in discarica la scorsa settimana, Natalicchio l'ha definita una «carnevalata», a unico beneficio degli elettori e della stampa. «Meglio non aprire un capitolo sulla vostra politica del personale - ha infine attaccato circa la difficoltà del Comune ad affrontare da solo questa emergenza -, perché vi lamentate di risorse che non ci sono, ma voi avete deciso di attuare una politica per mortificare le risorse presenti e le competenze di quelli che lavorano nella sede comunale».
Il tema resta di fondamentale, cruciale importanza per il futuro di Giovinazzo ed in cima all'agenda politica cittadina. Se ne discuterà ancora molto nei prossimi mesi. Quello che ci è sembrato però importante, nella serata di ieri, è stato il confronto anche duro, ma che sta tentando di dare soluzioni, attraverso il coinvolgimento e l'azione di tutte le forze politiche, ad unico vantaggio di una popolazione che sin qui ci ha solo rimesso.
Tommaso Depalma ha infatti annunciato che il 12 ottobre scorso il Comune di Giovinazzo ha vinto l'arbitrato in cui controparte era la Daneco Impianti, gestore della discarica stessa ad oggi verso il fallimento. La società è stata condannata a pagare 138.804 euro con compensazione delle spese legali.
Per quanto concerne invece il contratto in essere con la Daneco, Depalma ha sottolineato come in data 19 ottobre 2017 il Comune di Giovinazzo abbia avviato tutte le procedure affinché quel rapporto venga rescisso. Nella sua relazione, il Sindaco ha altresì ricostruito tutti i passaggi dell'azione amministrativa, passando in rassegna le ripetute diffide verso la società e le missive inviate agli Enti competenti (tra cui la Procura della Repubblica, la ASL, l'Arpa e la Regione Puglia) per far attivare il processo di post-gestione della discarica, per cui la stessa Daneco risulta inadempiente e per la cui assenza Palazzo di Città ha già chiesto 32.857.000 euro. Si tratta delle somme dovute per la fase obbligatoria seguente alla chiusura, richieste anche a Waste Italia s.p.a., gruppo madre a cui appartiene Daneco. Pesa molto nella vicenda anche la «mancanza delle polizze fideiussorie», questione che resta insoluta, come di difficile lettura per il primo cittadino restano i contratti posti in essere dalla precedente Amministrazione in relazione allo sfruttamento del biogas. Secondo Depalma troppo poco il ristoro previsto per la città di Giovinazzo a fronte di grossi introiti per il gestore.
Quanto all'avvio di una fase di post-gestione, di cui il Comune ha più volte rifiutato di essere l'unico attore, subendo una ulteriore beffa e «sottraendo fondi alle opere utili per i giovinazzesi», Depalma ha chiarito che «dalla settimana scorsa sono stati messi a disposizione dalla Regione Puglia i primi 800.000 euro. Abbiamo chiesto alla stessa Regione - ha proseguito il primo cittadino - che il Comune venga alleggerito da questo peso. Troppe le procedure, troppi i protocolli a cui il nostro personale, qualificato e preparato, deve far fronte. Vogliamo essere partecipi a tutti i tavoli - ha chiosato -, ma non intendiamo avvilire il lavoro dei nostri uffici».
Depalma ha anche avanzato l'idea di un lavoro comune con le altre forze politiche al fine di arrivare ad un unico obiettivo, che è quello della salvaguardia della salute pubblica.
Sponda raccolta da Daniele de Gennaro, che già nel comizio pubblico di domenica sera aveva lasciato da parte le bandiere per affrontare senza alcun intento speculativo il problema della post-gestione del sito di San Pietro Pago, come da egli stesso ribadito. Il Consigliere comunale di PrimaVera Alternativa ha però evidenziato il «pericoloso gioco delle scatole cinesi» a cui Daneco avrebbe abituato in altre parti d'Italia. La società chiamata a captare i biogas in discarica, e con cui il Comune non ha un contratto in essere, è la Greenup, controllata sempre dal gruppo Waste Italia. E de Gennaro ha ribadito che in questo caso c'è bisogno assoluto di trasparenza e di interrompere questa catena «rescindendo il rapporto anche con quest'ultima».
Su questo punto ci sarebbe intesa con Depalma, che ha però chiarito che tutto ciò per gli amministratori potrà avvenire solo un minuto dopo che si sarà trovato un altro soggetto capace di affrontare la situazione in discarica. E per giungere a questo, secondo Depalma, bisognerà sedersi a quei tavoli con altri Enti e far valere le ragioni della gente di Giovinazzo. Forse già dalla prossima settimana, viste le risposte positive che sarebbero arrivate anche dalla Prefettura.
L'esponente di PVA, che aveva chiesto al Sindaco di circostanziare con date puntuali il suo intervento (relative alle delibere regionali grazie a cui arriverebbero gli 800.000 euro per la discarica e quella della sentenza sull'arbitrato), ha anche sottolineato alcune grosse responsabilità dell'Amministrazione comunale in relazione all'insolvenza di Daneco. «Già dal bilancio del 2015 era nota la posizione della società - ha detto de Gennaro - ed il Comune aveva sin d'allora la possibilità di accorgersi che c'erano 8 milioni di euro per la fase di post-gestione a Giovinazzo, poi spariti nel bilancio 2016 della stessa società».
Più duri i Consiglieri Giovanni Camporeale ed Antonello Natalicchio del Partito Democratico, che hanno invece apertamente parlato di «incuria amministrativa e politica» nel seguire la vicenda.
Il secondo, in particolare, è andato ancora più a ritroso, ricordando come sin dal 2012 sarebbe stato possibile accorgersi di quale situazione vivesse Daneco. Natalicchio ha anche evidenziato come il passaggio del Sindaco su royalties e concessioni fosse inesatto o incompleto: «Non tengono conto - ha affermato il Consigliere del PD - che erano state sottoposte a gara. Peccato - ha aggiunto - che, mentre facevate i vostri conti, non abbiate visto cosa non è stato versato da Daneco per la post-gestione. C'era stata una gara - ha continuato Natalicchio per spiegare meglio - e si trattava di gare che scontavano i prezzi di conferimento che non sono quelli indicati dal Sindaco oggi. Troppo semplicistico, quindi, quanto afferma. O lei non è consapevole di questi elementi - ha detto rivolgendosi direttamente a Depalma - oppure lei bara».
Sulla procedura avviata dal Comune per rescindere il contratto con Daneco, Natalicchio ha ribadito che gli amministratori si coprono «di ridicolo quando si scopre che l'avete fatto il 19 ottobre scorso».
Quanto alle pozze di percolato eliminate in discarica la scorsa settimana, Natalicchio l'ha definita una «carnevalata», a unico beneficio degli elettori e della stampa. «Meglio non aprire un capitolo sulla vostra politica del personale - ha infine attaccato circa la difficoltà del Comune ad affrontare da solo questa emergenza -, perché vi lamentate di risorse che non ci sono, ma voi avete deciso di attuare una politica per mortificare le risorse presenti e le competenze di quelli che lavorano nella sede comunale».
Il tema resta di fondamentale, cruciale importanza per il futuro di Giovinazzo ed in cima all'agenda politica cittadina. Se ne discuterà ancora molto nei prossimi mesi. Quello che ci è sembrato però importante, nella serata di ieri, è stato il confronto anche duro, ma che sta tentando di dare soluzioni, attraverso il coinvolgimento e l'azione di tutte le forze politiche, ad unico vantaggio di una popolazione che sin qui ci ha solo rimesso.