Politica
Discarica, Depalma replica ai Consiglieri di PVA
Il primo cittadino: «Fatto tutto ciò che si doveva. Regione, Procura e Prefettura informate»
Giovinazzo - venerdì 28 luglio 2017
«Appare del tutto evidente che si cerchino pretesti per far polemica politica. Solo il 20 luglio è stato a Giovinazzo il Presidente regionale, Michele Emiliano, il quale ha seguito e sta seguendo tutto l'iter relativo alla discarica di San Pietro Pago insieme a noi. Ed il Comune di Giovinazzo ha posto ormai paletti chiari alla Daneco, che presto, molto probabilmente, sarà citata in un giudizio penale».
Così Tommaso Depalma nell'incipit della sua replica ai Consiglieri comunali di PrimaVera Alternativa, Daniele de Gennaro, Vincenzo Castrignano e Sabrina Mastroviti, che avevano girato un video-denuncia presso il sito giovinazzese da cui fuoriesce ancora biogas.
Depalma precisa anche che «la nostra Amministrazione sin dal 2015 aveva posto all'attenzione delle autorità competenti il problema legato alle polizze della stessa società. Non è assolutamente vero quanto affermano i Consiglieri di PVA e l'avvocato de Gennaro, circa una nostra inerzia. Mi meraviglio che un avvocato non sappia leggere le carte a diposizione di tutti - attacca il primo cittadino -. Ci sentiamo sicuri del nostro operato, in piena sintonia con gli altri Enti».
Poi il Sindaco ricorda l'iter attivato sin dal gennaio scorso: «In realtà il 17 gennaio 2017, con nota prot. n. 750 a firma del dirigente dell'Ufficio Tecnico - spiega Depalma - è stato ordinato di avviare ad horas tutte le procedure di chiusura, messa in sicurezza e post chiusura dell'impianto e si è diffidata la Daneco a eseguire tutte le procedure operative e amministrative previste. Inoltre con nota del 6 giugno 2017 (n. prot. 10508) si reiterava l'ordine e la diffida precedente e si quantificava il calcolo degli importi per i costi di chiusura e post chiusura della discarica di San Pietro Pago per una cifra di oltre 32 milioni di euro: tutto questo lavoro certosino che inizia ancor prima delle predette note include tutta l'attività di verifica delle polizze di garanzia e tutta l'attività di controllo del corretto procedimento amministrativo.
Tutta la documentazione - è l'ulteriore sottolineatura fatta davanti ai nostri taccuini -, comprese le mie note personali che denunciavano lo stato di degrado del sito, sono state inviate oltre che alla Daneco e alla Regione Puglia, anche alla Prefettura e alla Procura della Repubblica di Bari che sono dunque a conoscenza di tutto il lavoro profuso per mettere in sicurezza il sito e per avviare correttamente e senza indugio alcuno quanto era già previsto dal contratto in merito alla chiusura e alle attività di post chiusura del sito.
Mi preme inoltre precisare - ha concluso Tommaso Depalma - che l'ordinanza in oggetto è stata frutto di valutazione fatta al tavolo tecnico della settimana scorsa, perché noi ci siamo sempre mossi nell'alveo del confronto istituzionale con i soggetti competenti e titolati a discutere della vicenda».
Così Tommaso Depalma nell'incipit della sua replica ai Consiglieri comunali di PrimaVera Alternativa, Daniele de Gennaro, Vincenzo Castrignano e Sabrina Mastroviti, che avevano girato un video-denuncia presso il sito giovinazzese da cui fuoriesce ancora biogas.
Depalma precisa anche che «la nostra Amministrazione sin dal 2015 aveva posto all'attenzione delle autorità competenti il problema legato alle polizze della stessa società. Non è assolutamente vero quanto affermano i Consiglieri di PVA e l'avvocato de Gennaro, circa una nostra inerzia. Mi meraviglio che un avvocato non sappia leggere le carte a diposizione di tutti - attacca il primo cittadino -. Ci sentiamo sicuri del nostro operato, in piena sintonia con gli altri Enti».
Poi il Sindaco ricorda l'iter attivato sin dal gennaio scorso: «In realtà il 17 gennaio 2017, con nota prot. n. 750 a firma del dirigente dell'Ufficio Tecnico - spiega Depalma - è stato ordinato di avviare ad horas tutte le procedure di chiusura, messa in sicurezza e post chiusura dell'impianto e si è diffidata la Daneco a eseguire tutte le procedure operative e amministrative previste. Inoltre con nota del 6 giugno 2017 (n. prot. 10508) si reiterava l'ordine e la diffida precedente e si quantificava il calcolo degli importi per i costi di chiusura e post chiusura della discarica di San Pietro Pago per una cifra di oltre 32 milioni di euro: tutto questo lavoro certosino che inizia ancor prima delle predette note include tutta l'attività di verifica delle polizze di garanzia e tutta l'attività di controllo del corretto procedimento amministrativo.
Tutta la documentazione - è l'ulteriore sottolineatura fatta davanti ai nostri taccuini -, comprese le mie note personali che denunciavano lo stato di degrado del sito, sono state inviate oltre che alla Daneco e alla Regione Puglia, anche alla Prefettura e alla Procura della Repubblica di Bari che sono dunque a conoscenza di tutto il lavoro profuso per mettere in sicurezza il sito e per avviare correttamente e senza indugio alcuno quanto era già previsto dal contratto in merito alla chiusura e alle attività di post chiusura del sito.
Mi preme inoltre precisare - ha concluso Tommaso Depalma - che l'ordinanza in oggetto è stata frutto di valutazione fatta al tavolo tecnico della settimana scorsa, perché noi ci siamo sempre mossi nell'alveo del confronto istituzionale con i soggetti competenti e titolati a discutere della vicenda».