Attualità
Discarica, Depalma denuncia inerzia della Daneco
Il Sindaco: «La mia una pesante solitudine»
Giovinazzo - giovedì 3 novembre 2016
06.00
«In questo momento in cui la discarica continua a fumare e tutto tace, sento il dovere di denunciare la pesante solitudine alla quale è condannato un Sindaco che rappresenta una comunità di ben 21.000 abitanti».
Così Tommaso Depalma, attraverso una nota giunta dall'ufficio stampa di Palazzo di Città, denuncia l'inerzia della Daneco Impianti incaricata, durante un tavolo tecnico regionale risalente al 18 ottobre scorso, di «individuare le cause della fuoriuscita di gas dal muretto a secco confinante con la strada comunale San Pietro Pago». Quello stesso gas oggetto di denuncia pubblica delle forze politiche che si oppongono all'attuale Amministrazione comunale ed oggetto di ampio scontro nel dibattito elettorale.
Nel comunicato giuntoci in redazione si ricorda che «Tutte le autorità competenti (Regione Puglia, Commissario ad acta per la gestione ciclo dei rifiuti, Città Metropolitana di Bari, Arpa Puglia, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Asl Bari, Daneco Impianti , Procura della Repubblica, Prefettura di Bari, Presidente della Regione Puglia e Assessore regionale all'Ambiente) sono state ulteriormente allertate dal Sindaco, perché dal 18 ottobre scorso non si è ancora provveduto ad ottemperare quanto stabilito dal tavolo tecnico regionale».
«Auspico un'immediata celerità nei controlli e nelle opere risolutive del problema - ha insistito Depalma - dopo che, per tanti anni, la nostra discarica ha ospitato i rifiuti di mezza provincia. Il nostro territorio non può più subire la dimenticanza e l'inerzia dei soggetti preposti per legge alla tutela della salute pubblica. Siamo pronti a qualsiasi azione di denuncia - ha sottolineato con forza il primo cittadino - fin quando il problema non rientrerà definitivamente. Sappiamo che c'è un'indagine in corso. Pur tuttavia - è stata la chiusura -chiediamo che venga risolto immediatamente il problema della fuoriuscita di gas».
Ed a proposito di rifiuti, è raggelante quanto trapelato ieri su alcuni media regionali. La Regione Puglia, infatti, sarebbe pronta ad autorizzare lo smaltimento del 10% in più dei rifiuti organici nei centri di compostaggio, evitando di trasferirli al Nord con dei costi aggiuntivi. E se prima questi provvedimenti riguardavano discariche pubbliche, adesso, con l'emergenza rifiuti estesa a tutto il tacco d'Italia, sono coinvolte di fatto quasi esclusivamente discariche private. Segno di una situazione ormai al collasso.
Così Tommaso Depalma, attraverso una nota giunta dall'ufficio stampa di Palazzo di Città, denuncia l'inerzia della Daneco Impianti incaricata, durante un tavolo tecnico regionale risalente al 18 ottobre scorso, di «individuare le cause della fuoriuscita di gas dal muretto a secco confinante con la strada comunale San Pietro Pago». Quello stesso gas oggetto di denuncia pubblica delle forze politiche che si oppongono all'attuale Amministrazione comunale ed oggetto di ampio scontro nel dibattito elettorale.
Nel comunicato giuntoci in redazione si ricorda che «Tutte le autorità competenti (Regione Puglia, Commissario ad acta per la gestione ciclo dei rifiuti, Città Metropolitana di Bari, Arpa Puglia, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Asl Bari, Daneco Impianti , Procura della Repubblica, Prefettura di Bari, Presidente della Regione Puglia e Assessore regionale all'Ambiente) sono state ulteriormente allertate dal Sindaco, perché dal 18 ottobre scorso non si è ancora provveduto ad ottemperare quanto stabilito dal tavolo tecnico regionale».
«Auspico un'immediata celerità nei controlli e nelle opere risolutive del problema - ha insistito Depalma - dopo che, per tanti anni, la nostra discarica ha ospitato i rifiuti di mezza provincia. Il nostro territorio non può più subire la dimenticanza e l'inerzia dei soggetti preposti per legge alla tutela della salute pubblica. Siamo pronti a qualsiasi azione di denuncia - ha sottolineato con forza il primo cittadino - fin quando il problema non rientrerà definitivamente. Sappiamo che c'è un'indagine in corso. Pur tuttavia - è stata la chiusura -chiediamo che venga risolto immediatamente il problema della fuoriuscita di gas».
Ed a proposito di rifiuti, è raggelante quanto trapelato ieri su alcuni media regionali. La Regione Puglia, infatti, sarebbe pronta ad autorizzare lo smaltimento del 10% in più dei rifiuti organici nei centri di compostaggio, evitando di trasferirli al Nord con dei costi aggiuntivi. E se prima questi provvedimenti riguardavano discariche pubbliche, adesso, con l'emergenza rifiuti estesa a tutto il tacco d'Italia, sono coinvolte di fatto quasi esclusivamente discariche private. Segno di una situazione ormai al collasso.