Cronaca
Discarica al De Pergola. Anche i camion della Del Fiume
Mezzi aziendali, segnali stradali, panchine divelte e cumuli di verde e potature. Sportivi nauseati
Giovinazzo - lunedì 12 novembre 2018
20.42
Un campo sportivo, quello intitolato a Raffaele De Pergola che sorge nell'area artigianale D1.1, all'insegna dell'abbandono, dell'incuria e della spazzatura. È quello che accoglie, ormai da settimane, i dirigenti e gli atleti delle società sportive Fiamma Giovinazzo e U.S.D. Giovinazzo.
L'eterna incompiuta dello sport cittadino, diventata negli anni un pozzo mangiasoldi ed in cui ci si allena solo a sprecare denaro, ben evidenzia come lo sport, alle nostre latitudini, venga ormai trascurato. Tanto da trasformare un campo sportivo in un deposito di mezzi aziendali dell'impresa Del Fiume, la s.p.a. che gestiva il servizio di pulizia e di raccolta dei rifiuti, di segnali stradali, cordoli per piste ciclabili, panchine divelte, marciapiedi oltre a tubi, pali e reti metalliche.
Ma non è tutto. Una parte dell'area destinata alla Fiamma Giovinazzo, dove gli atleti effettuavano il lancio del disco e il getto del peso, è divenuto un maxi centro di stoccaggio di sfalci e potature da verde pubblico, diventati ben presto ricettacolo di animali di ogni genere: «Sono settimane che ci rivolgiamo al Comune di Giovinazzo e che cerchiamo di far ripulire l'area - si sfogano i vari addetti ai lavori - ma a tutt'oggi nessuno si è visto».
Ed ancora: accanto alla recinzione, quella che divide il rettangolo di gioco dallo spazio a disposizione degli spettatori, altri cumuli di erba secca sfalciata lasciata a marcire oltre a molti scarti vegetali seccati dal tempo. Sono arrabbiati, e non poco, i fruitori del Raffaele De Pergola: «Quello che noi vediamo quotidianamente - continuano - è uno spettacolo poco edificante, questa struttura è diventata un'area malsana e inospitale». Il tutto, infatti, avviene nell'incuria generale e senza preoccupazione alcuna per la salute pubblica, soprattutto di chi pratica attività sportive. E se non fosse per le società sportive che lo utilizzano, tutto sarebbe in completo degrado. Che fare? Comune di Giovinazzo, pensaci tu. Ed è proprio ai vertici di Palazzo di Città che si rivolgono i dirigenti e gli atleti che vivono, ormai da anni, il campo sportivo.
«Quale raccolta di rifiuti l'amministrazione sta operando in città se tutto viene ammucchiato, e quindi dismesso, in maniera indifferenziata e senza alcun criterio di suddivisione? Sanzionano i cittadini per il conferimento errato di rifiuti - si sfogano -, ma loro chi li controlla?». Già, chi controlla i controllori?
L'eterna incompiuta dello sport cittadino, diventata negli anni un pozzo mangiasoldi ed in cui ci si allena solo a sprecare denaro, ben evidenzia come lo sport, alle nostre latitudini, venga ormai trascurato. Tanto da trasformare un campo sportivo in un deposito di mezzi aziendali dell'impresa Del Fiume, la s.p.a. che gestiva il servizio di pulizia e di raccolta dei rifiuti, di segnali stradali, cordoli per piste ciclabili, panchine divelte, marciapiedi oltre a tubi, pali e reti metalliche.
Ma non è tutto. Una parte dell'area destinata alla Fiamma Giovinazzo, dove gli atleti effettuavano il lancio del disco e il getto del peso, è divenuto un maxi centro di stoccaggio di sfalci e potature da verde pubblico, diventati ben presto ricettacolo di animali di ogni genere: «Sono settimane che ci rivolgiamo al Comune di Giovinazzo e che cerchiamo di far ripulire l'area - si sfogano i vari addetti ai lavori - ma a tutt'oggi nessuno si è visto».
Ed ancora: accanto alla recinzione, quella che divide il rettangolo di gioco dallo spazio a disposizione degli spettatori, altri cumuli di erba secca sfalciata lasciata a marcire oltre a molti scarti vegetali seccati dal tempo. Sono arrabbiati, e non poco, i fruitori del Raffaele De Pergola: «Quello che noi vediamo quotidianamente - continuano - è uno spettacolo poco edificante, questa struttura è diventata un'area malsana e inospitale». Il tutto, infatti, avviene nell'incuria generale e senza preoccupazione alcuna per la salute pubblica, soprattutto di chi pratica attività sportive. E se non fosse per le società sportive che lo utilizzano, tutto sarebbe in completo degrado. Che fare? Comune di Giovinazzo, pensaci tu. Ed è proprio ai vertici di Palazzo di Città che si rivolgono i dirigenti e gli atleti che vivono, ormai da anni, il campo sportivo.
«Quale raccolta di rifiuti l'amministrazione sta operando in città se tutto viene ammucchiato, e quindi dismesso, in maniera indifferenziata e senza alcun criterio di suddivisione? Sanzionano i cittadini per il conferimento errato di rifiuti - si sfogano -, ma loro chi li controlla?». Già, chi controlla i controllori?