Cronaca
Diffamazione e vilipendio, Sollecito rinviato a giudizio
Il processo sarà celebrato a Firenze e riguarda alcuni passaggi del libro "Honor Bound"
Giovinazzo - giovedì 4 giugno 2015
21.33
Diffamazione del magistrato perugino Giuliano Mignini e vilipendio delle forze di polizia. Queste sono le accuse per cui Raffaele Sollecito sarà processato a Firenze. Il Gup del capoluogo toscano lo ha infatti oggi rinviato a giudizio. Il procedimento riguarda alcuni passaggi del libro "Honor Bound: my journey to hell and back with Amanda Knox" (Patto d'onore: i miei giorni all'inferno e ritorno con Amanda Knox), scritto da Sollecito e Andrew Gumbel e pubblicato negli Stati Uniti.
Il libro è il racconto della vicenda giudiziaria a partire dal novembre 2007, dopo la scoperta del cadavere di Meredith Kercher nella casa in via Della Pergola n. 7. Inedito in Italia, è uscito negli Usa nel 2013 poco prima di quello di Amanda Knox.
Raffaele Sollecito in aula al momento della decisione del Gup insieme col suo difensore, l'avvocato Alfredo Brizioli, ha respinto le accuse contestate. Nella stessa stanza c'era anche Giuliano Mignini, il magistrato che ha coordinato le indagini sull'omicidio di Meredith Kercher. Delitto al quale Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono statidichiarati definitivamente estranei dalla Cassazione.
L'indagine che ha portato al rinvio a giudizio di oggi è nata da una querela di Giuliano Mignini. Il magistrato si è ritenuto diffamato da una serie di passaggi del libro. «Con questo libro - ha detto l'avvocato Brizioli - Raffaele ha voluto dire la sua verità. Lo scrisse dopo essere stato assolto in appello e quattro anni trascorsi ingiustamente in carcere come ha poi stabilito anche la Cassazione con un verità definitiva. A questo punto nel dibattimento dimostreremo ancora una volta la sua innocenza».
La prima udienza del processo è stata fissata per maggio 2016.
Il libro è il racconto della vicenda giudiziaria a partire dal novembre 2007, dopo la scoperta del cadavere di Meredith Kercher nella casa in via Della Pergola n. 7. Inedito in Italia, è uscito negli Usa nel 2013 poco prima di quello di Amanda Knox.
Raffaele Sollecito in aula al momento della decisione del Gup insieme col suo difensore, l'avvocato Alfredo Brizioli, ha respinto le accuse contestate. Nella stessa stanza c'era anche Giuliano Mignini, il magistrato che ha coordinato le indagini sull'omicidio di Meredith Kercher. Delitto al quale Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono statidichiarati definitivamente estranei dalla Cassazione.
L'indagine che ha portato al rinvio a giudizio di oggi è nata da una querela di Giuliano Mignini. Il magistrato si è ritenuto diffamato da una serie di passaggi del libro. «Con questo libro - ha detto l'avvocato Brizioli - Raffaele ha voluto dire la sua verità. Lo scrisse dopo essere stato assolto in appello e quattro anni trascorsi ingiustamente in carcere come ha poi stabilito anche la Cassazione con un verità definitiva. A questo punto nel dibattimento dimostreremo ancora una volta la sua innocenza».
La prima udienza del processo è stata fissata per maggio 2016.