Michele Jamil Marzella. <span>Foto Giuseppe Palmiotto</span>
Michele Jamil Marzella. Foto Giuseppe Palmiotto
Musica

"Deva Project", il nuovo progetto di Michele Jamil Marzella

Il musicista di Giovinazzo sarà in concerto il 1 agosto nell'atrio dell'Istituto Vittorio Emanuele II

Il musicista del quale vi parleremo sulle pagine di GiovinazzoViva è un ottimo professionista, simpatico, energico e che ha molto da dire con la sua musica: Michele Jamil Marzella, un giovinazzese doc.

Siamo in tanti gli estimatori del suo stile e linguaggio musicale che ancora una volta con grande piacere seguiremo dal vivo a Giovinazzo nel nuovo progetto "Deva Project-Live Concert", giovedì 1 agosto nell'atrio dell'Istituto Vittorio Emanuele situato nell'omonima piazza. L'evento atteso è organizzato dall'associazione Amici della Musica ed incluso nel programma degli eventi dell'estate 2019 patrocinato dal Comune di Giovinazzo.

È un appuntamento del Summer Music Festival 2019 che si può definire una parentesi dedicata a talenti giovinazzesi, a professionisti in campo musicale (lo scorso anno è stato protagonista il chitarrista Nico Stufano, ndr) che stanno compiendo percorsi professionali nel mondo ed è una rara occasione oltre che un grande piacere farli esibire a Giovinazzo.

La chiacchierata con il gioviale musicista e artista, ci ha permesso di saperne di più su questo nuovo progetto musicale e discografico e sul concerto che si terrà a Giovinazzo.

"Deva Project" è un nuovo progetto. Di cosa si tratta?

«"Deva Project" è un progetto corale formato da me al trombone e alla tuba tibetana, da Veronica Palmisano in arte Nikaleo e da Piero Ancona. Il progetto nasce sicuramente e soprattutto dalla voglia che abbiamo dentro di noi di sperimentare e ricercare. La sperimentazione e la ricerca ci hanno fatto incontrare; il progetto ha come punto di riferimento anche l'amicizia.

Da queste identità è nato "Deva" parola che sta per devozione spirituale e laica verso la musica: si tratta di un progetto di musica inedita dove tutti e tre siamo compositori ed autori delle musiche e dei testi. Questa è una progettualità nata circa tre anni fa che ci ha permesso di partecipare a numerosi festival, ma soprattutto ci ha aperto le porte delle compilation internazionali come Radio Montecarlo e Buddha Bar, anche se ci siamo distaccati un pochino da queste identità per averne una nostra con un linguaggio più originale che attraversi le sonorità elettroniche strizzando l'occhio al mediterraneo da dove noi proveniamo.I brani sono particolari, da ascoltare con gli occhi socchiusi perché ti portano nel viaggio, in un viaggio idilliaco tra mare, sole, terra e luna».

Il concerto che si terrà a Giovinazzo?

«C'è una chicca nello spettacolo del 1 agosto, il video mapping: la nostra musica sarà accompagnata dalla proiezione di immagini molto belle con alcune rielaborazioni a cura di Piero Ancona. Portiamo sul palco della mia amata città uno spettacolo interattivo dove c'è musica, trombone e tuba tibetana, voce, elettronica e video mapping.

In programma ci saranno brani che si potranno ascoltare su YouTube e su tutte le piattaforme digitali. Il nostro singolo "Presente" è un brano importante che ha segnato l'inizio di questo nuovo progetto e tanti altri brani che sono contenuti in prestigiose compilation nazionali ed internazionali come "Cote d'Azur". È questa l'idea, un simposio di arte racchiuso in un concerto che definisco "serio" con la sperimentazione di brani dalle sonorità particolari come "Angota", "Migranti", "Colours".

Saranno riproposti un paio di brani più conosciuti secondo un nostro ri-arrangiamento che è un​ linguaggio unico in quanto non ci sono formazioni che hanno questo tipo di combo, con questi strumenti e musicisti. Il concerto di Giovinazzo non sarà difficile da ascoltare, anzi, in programma ci saranno tre brani utili a richiamare il pubblico alla danza. Ci sarà forse una sorpresa, una lettura riflessiva di un mio amico, grande artista».

C'e un nuovo disco in cantiere?

«Il disco è già pronto, lo abbiamo registrato; aspettiamo di metterlo sul mercato e capire la collocazione giusta, non del tutto italiana perché per la diffusione del nostro sound miriamo a paesi del centro Europa».

Il ritorno a Giovinazzo, grazie agli Amici della Musica è per te felicità ed emozione.

«Sì! Il luogo che ospiterà il nostro concerto è il più bello che potessi avere a Giovinazzo, è l'atrio dell'Istituto Vittorio Emanuele II intriso di storia dove l'acustica è meravigliosa. Ricordo di aver fatto lì altri concerti in passato ed aver apprezzato il fascino e la bellezza di quel luogo nonché la pietra antica che noi evocheremo con la musica.

Io ritorno a Giovinazzo con un progetto più maturo, più particolare che mette a frutto la mia passione per la ricerca di sonorità sempre nuove ed interessanti. Sono felicissimo di ritornare a Giovinazzo, particolarmente bella, ha le cronache positive dei giornali e sui social; sono felice di appartenere a questa terra attraversata dall'energia dei venti e del mare e non potevo che portare questa nuova realtà che è "Deva Project" che incarna la Giovinazzo mistica, mi piace identificarla così, con il mare e il brano dedicato ai migranti.

Mi è stato chiesto di portare un progetto nuovo. E questo è un progetto di ricerca e sperimentazione più adatto a questo tipo di richiesta. Voglio ringraziare innanzitutto gli Amici della Musica per l'attenzione nei miei confronti e soprattutto Ciccio Marolla, un amico che mi conosce da sempre, un estimatore della mia musica sin dai miei esordi musicali.

Con lui abbiamo condiviso momenti di arte, musica e goliardia perché Ciccio Marolla è una bella persona. L'atteso evento di giovedì 1 Agosto sarà di sicuro un'altra bella occasione ed un incontro con la musica da seguire e da ricordare».
  • Michele Jamil Marzella
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